Opel Astra 2012

Opel, ecco il piano per tornare in utile:
GM rilancia e si impegna in Germania

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

MILANO - Anche nella superba (e a volte arrogante) Germania che sembra immune alla crisi e guarda dall'alto in basso i Paesi in difficoltà non tutto fila per il verso giusto. Nel settore automotive, il buco nero si chiama Opel. Eppure la casa di Russelsheim ha tutto per avere successo: ottimi prodotti, tecnologia d'avanguardia, stile accattivante. Ma i conti restano inesorabilmente in profondo rosso, a causa soprattutto di una presenza commerciale confinata in quello che oggi è l'anello più debole dell'auto mondiale: il mercato europeo.
Bisogna dunque correre ai ripari: ne sono perfettamente consapevoli sia nella cittadina alle porte di Francoforte, sia nella lontana Detroit, dove pulsa il cuore della General Motors di cui Opel è dal lontano 1929 il braccio europeo.

La mossa più recente è il piano appena annunciato che punta a ristrutturare le operazioni in Germania allo scopo di evitare fino alla fine del 2016 i paventati licenziamenti e di ritardare l'entrata in vigore, stabilita per quest'anno, degli aumenti salariali contrattati a livello nazionale per gli addetti del settore metalmeccanico. Come vuole la cultura tedesca dei rapporti tra impresa e dipendenti, la delicata discussione in atto coinvolge il sindacato nazionale del settore IG Metall e le organizzazioni aziendali dei lavoratori.
Tra i temi più delicati sul tavolo, c'è senza dubbio il futuro dello stabilimento di Bochum per il quale non sono previste ulteriori allocazioni una volta terminata l'attuale produzione della Zafira Tourer destinata a lasciare le linee di montaggio nel 2015.
Il tentativo di salvare lo storico impianto non esclude la necessità di garantire una serena sopravvivenza alle altre fabbriche di Rüsselsheim, Eisenach e Kaiserslautern, magari con l'inserimento nelle linee produttive di modelli non necessariamente Opel, nell'ottica di una sempre più stretta integrazione tra i vari marchi del primo gruppo automobilistico mondiale, oltre che della messa a frutto della recente alleanza stipulata con il gruppo Psa Peugeot-Citroën.

A fronte dei sacrifici inevitabili in una situazione così drammatica, l'azienda è pronta a mettere sul tavolo gli investimenti necessari a sviluppare un'autentica offensiva di prodotto destinata a mettere sul mercato entro il 2016 23 nuovi modelli, 13 propulsori, di cui tre famiglie completamente nuove, e una gamma più articolata di vetture ad alimentazione alternativa. Tra le novità annunciate c'è l'ingresso in segmenti mai frequentati prima dal marchio: è il caso del Suv compatto Mokka, della city car Adam e di una cabrio premium ancora in attesa del battesimo ufficiale.
Un impegno finalizzato anche a conquistare posizioni sui mercati che - a differenza dell'Europa - vantano ampi margini di crescita. Tra gli obiettivi qualificanti del piano - che il 28 giugno sarà sottoposto al vaglio del Consiglio di Sorveglianza Opel - figurano l'aumento delle quote in Russia e Turchia, la crescita dalle attuali 5 mila da almeno 20 mila vendite annue in Cina e lo barco in nuovi mercati come l'Australia.

  • condividi l'articolo
Giovedì 14 Giugno 2012 - Ultimo aggiornamento: 19-06-2012 19:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA