«Non c'è tempo da perdere quando i cinesi bussano alla porta, il tempo è una questione centrale in Europa e negli Usa. Non si può fermare la competizione». Lo ha sottolineato l'a.d di Stellantis Carlos Tavares durante la quarantesima Annual Strategic Decision Conference di Bernstein. «In Europa si sta scegliendo un protezionismo che ostacola la concorrenza, ma se si sceglie di non gareggiare è evidente che si perderà. Non si può isolare un Paese dal resto del mondo, perché stare in una bolla rende più poveri. Se non saremo in grado di competere i cinesi vinceranno. Potremmo guadagnare tempo, ma ci giocheremo il futuro», ha detto.
In Europa "tutto dipende dal supporto che i governi danno per rendere le vetture elettriche accessibili, devono prevedere degli incentivi. Se i governi, in Germania, Italia o altrove, smettono di dare incentivi, la domanda non cala, collassa, si ferma". Ha proseguito Tavares, "C’è qualcosa nella testa dei consumatori che dice ‘se non mi aiuti, non ti aiuterò a combattere il cambiamento climatico’. E’ qui che la strada si fa accidentata. In Germania quando si fermano gli incentivi la domanda collassa, in Italia succede la stessa cosa. La correlazione tra ordini e incentivi è evidente", ha detto Tavares, spiegando che "la tendenza c'è, è lì, credo che i nostri figli ci spingeranno in quella direzione e va bene, ma è tutto da capire quanti ostacoli o accelerazioni ci saranno lungo la strada". Il numero uno di Stellantis ha sottolineato che il gruppo ha "iniziato da poco l’offensiva sull’elettrico negli Stati Uniti, mentre in Europa combatte con Tesla, la competizione è molto ravvicinata, un mese siamo più avanti e un mese siamo più indietro".