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Alimentazione elettrica e linee emozionali sono i cardini della strategia di Volkswagen, che continua ad ampliare la gamma ID. Da una parte ha aggiornato la “pionieristica” ID.3, attualmente la più piccola auto sviluppata sulla piattaforma modulare elettrica del gruppo (MEB) con la quale ha debuttato la nuova famiglia a zero emissioni, della quale nel 2020 è stata anche la prima ad arrivare sul mercato, e dall’altra ha lanciato la ID.7, la vettura più grande, almeno per ora.
La prima revisione della compatta tedesca (4,26 metri di lunghezza, 20 millimetri in meno) è importante sul fronte estetico e tecnologico, perché il costruttore ha voluto ascoltare i propri clienti. Il design è più convincente con un frontale di maggior personalità. La capacità del bagagliaio è compresa fra 385 e 1.267 litri, sufficienti per farne anche una vettura unica per la famiglia. Volkswagen è intervenuta con aggiornamenti importanti sul software, passato dalla versione 2.0 alla 3.5. Per rendere coerente la svolta ambientale, il costruttore ha escluso qualsiasi prodotto di origine animale. Il motore resta quello da 204 cavalli e 310 Nm di coppia con autonomie comprese, a seconda delle batteria (da 58 o 77 kWh), tra i 428 e i 558 chilometri. Con i suoi 4,96 metri di lunghezza, la ID.7 è la più grande della elettriche di Volkswagen: è anche la prima destinata a venire commercializzata in declinazione station wagon (è stata anticipata da poco come ID. Tourer). Il passo sfiora i 3 metri e l’altezza resta sotto i 155 centimetri (nessun altro modello della gamma ID. è così basso) per garantire spaziosità ed efficienza. La percorrenza omologata sfiora i 630 chilometri con l’accumulatore da 77 kWh, ma dovrebbe raggiungere i 700 con quello da 86 kWh. Almeno inizialmente solo a trazione posteriore, il modello ha una potenza di 286 cv.
La vettura è una sorta di versione elettrica della Passat, che sostituirà progressivamente a cominciare dai mercati più “sensibili”. Per gli altri (ma non solo per quelli) il costruttore ha appena rilanciato con la nona generazione della vettura per i grandi viaggiatori e per i lunghi tragitti. Arriverà l’anno prossimo e sarà a listino esclusivamente come Variant, ossia familiare: misura 14 centimetri di lunghezza più di prima (491 cm). Le alimentazioni sono convenzionali e, al massimo, elettrificate. Oltre ai duemila benzina da 204 e 265 cavalli, ci sono i ben più interessanti (sicuramente in Italia) diesel di analoga cilindrata da 122, 150 e 193 cavalli. L’unità turbo benzina da 1.5 litri funge da base sia per la mild hybrid da 150 cavalli sia per le ricaricabili da 204 e 272 cv che, malgrado una batteria da nemmeno 20 kWh, dovrebbero essere in grado di percorrere fino a 100 km in elettrico. Il vano bagagli dei modelli tradizionali ha una capienza che, in base alla configurazione dei sedili, oscilla tra i 690 (40 in più di prima) e i 1.920 litri.