McLaren W1, con i suoi 1.275 cv è l’hypercar più potente di sempre del marchio inglese
Kubica: «La F1 mi manca, sono stato molto fortunato nella vita. McLaren sta facendo un lavoro straordinario»
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SAN PAOLO – Ancora meno indicative del solito perché l'ultimo quarto è stato caratterizzato dalla bandiera rossa (la Mahindra di Edoardo Mortara era ferma in pista e andava spostata), le libere molto mattutine (tra le 7.30 e le 8 brasiliane) che anticipano la quarta gara della decima stagione della Formula E hanno stravolto i risultati di ieri. Mitch Evans (Jaguar Tcs), il più veloce di venerdì, ha chiuso con il peggior crono, anche perché la sua macchina ha avuto quasi subito un problema. Lo stesso Mortara e, soprattutto, Robin Frijns (Envision) sono stati protagonisti di un paio di “dritti”, peraltro in settori liberi da ostacoli.
Il migliore è risultato il rinato Sam Bird (Neom McLaren) al volante della monoposto Nissan, praticamente con lo stesso tempo del secondo di ieri, Nick Cassidy (Jaguar Tcs), 1:12.773. Alle sue spalle un orgoglioso Stoffel Vandoorne (Ds Penske), staccato di appena 99 millesimi e sua volta tallonato da Oliver Rowland con una Nissan ufficiale (1:12.937). Si sono riviste davanti le Porsche, sia quelle della scuderia tedesca Tag Heuer, sia quelle della squadra cliente, la Andretti: tutte e quattro fra le prime nove.
Il quarto crono è stato contabilizzato dal campione del mondo in carica Jake Dennis (1:12.943), il quinto da Pascal Wehrlein (1:13.001) e il sesto da Antonio Felix Da Costa (1:13.003), che dopo tre gare è ancora senza punti in questa stagione. Norman Nato con l'ultima 99X Electric ha il nono tempo (1:13.173). Nei 10 si sono inseriti anche Nick de Vries, l'olandese della Mahindra (1:13.093), Sergio Sette Camara, il brasiliano della Ert (1:13.125) e l'indiano della Maserati Jehan Daruvala (1:13.225), che ha così piazzato una seconda macchina Stellantis fra le migliori.
Le qualifiche sono in programma tra le 9.40 e le 11.03 locali, vale a dire tra le 13.40 e le 15.03 italiane, con temperature in crescita, che non saranno tuttavia quelle con i quali i piloti dovranno fare i conti alle 14 di San Paolo, quando supereranno i 30° (sopra i 50° per l'asfalto) e accompagneranno l'intero ePrix. Tutto da rifare, quindi. O quasi. Per la prima volta dall'inizio della stagione la gestione della batteria sarà fondamentale: sia dal punto di vista dell'energia, sia dal punto di vista delle temperature.