Franzetti (Ds): «C'è grande equilibrio, la prossima stagione sarà la più difficile di quella disputate finora»
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Germania, ripresa in ottobre per il mercato dell'auto: +6%, ma elettriche al palo -4,9%. “Decolla” la Lucid Motors
SAN PAOLO – Il quarto ePrix della decima stagione della Formula E, il mondiale Fia riservato alle monoposto elettriche che arriva in Europa il 13 e 14 aprile (a Misano Adriatico), dovrebbe essere il più spettacolare di quelli corsi finora nel 2024. Dopo il debutto in pista a Città del Messico e le due gare saudite di Diriyah, per ragioni diverse caratterizzate da pochi sorpassi, a San Paolo, in Brasile, sabato è lecito attendersi una gara movimentata. Tra le 20.30 e le 21.00 italiane di venerdì sono in programma le prime libere, seguite dalle seconde nella mattinata di sabato (11.30-12.00). Le qualifiche si disputano tra le 13.40 e le 15 di sabato, mentre l'ePrix parte poco dopo le 14 locali, ossia qualche minuto dopo le 18 in Europa.
La pista, ricavata nel sambodromo di Anhembi che per quattro anni aveva ospitato anche le prove dell'IndyCar oltre ad essere il palconoscenico del suggestivo carnevale, ha 11 curve e misura quasi 3 chilometri, una versione accorciata di oltre mille metri del tracciato "originale". I lunghi rettilinei imporranno ai piloti una più attenta gestione dell'energia, che costringerà agli “straordinari” anche gli ingegneri e gli strateghi ai box. Le esigenze collegate alla rigenerazione, con staccate più “prudenti” e "veleggi", comportano sempre un maggior numero di sorpassi.
Se poi il biglietto varrà il suo prezzo, questo è impossibile da dire, anche perché le scuderie hanno approfittato del mese e mezzo di pausa (forzata per via della cancellazione della gara indiana di Hyderabad) per lavorare sia sul software sia sull'ottimizzazione del recupero dell'energia: la Formula E è ormai sempre più una questione di frazioni di secondo. La Pole Position, che un anno fa era andata a Stoffel Vandoorne (poi sesto al traguardo alle spalle del compagno di squadra Jean Eric Vergne) con la monoposto della Ds Penske, è importante per muovere la classifica (vale 3 punti), ma non troppo ai fini dell'ordine d'arrivo.
In Brasile sono di casa sia l'“italiano” della Abt Cupra Lucas Di Grassi (ha anche il passaporto del Belpaese grazie alle origini pugliesi del nonno), che è di San Paolo, e Sergio Sette Canara. In qualche modo anche il pilota della cinese Ert è legato all'Italia o, almeno, alla sua industria automobilistica. Sette Camara, che a differenza di di Grassi ha già mosso la classifica (2 punti), arriva da Belo Horizonte, capitale dello stato di Minais Gerais, dove si trova Betim, la città che ospita quello che per anni è stato il più grande stabilimento Fiat al mondo e che nel 2023 ha celebrato il (primo) mezzo secolo.