Honda svela i concept per la mobilità del futuro. Tra motorizzazioni EV e un'innovativa combustione interna
Concept Emblème illustra il futuro decarbonizzato di Renault. Demo-car sarà esposta allo stand del Salone di Parigi
Nissan Leaf diventa un Suv per la sua terza generazione. Potrebbero prendere ispirazione dal concept Chill-Out
Una volta si chiamava Salone di Tokyo e, dopo lo iato della pandemia, è tornato come Japan Mobility Show. La sostanza, però, non cambia: stesso periodo, stessa sede e soprattutto stesso enorme carico di novità che riguardano tutte le forme con le quali persone e merci si muovono. Da questo punto di vista, il salone che si tiene al centro fieristico Big Sight ha avuto sempre uno sguardo ampio e, per paradosso, trova con questa nuova denominazione la sua giusta dimensione. Dunque non solo automobili, ma anche mezzi commerciali e per il tempo libero, strumenti di mobilità individuale, motocicli, robot e persino eVOTL ovvero gli aerocotteri elettrici che ci permetteranno di muovere in aria ad emissioni zero su distanze medio-brevi.
Ci stanno lavorando Honda, Subaru e Suzuki, con quest’ultima che mette nel proprio padiglione anche l’E-Outboard, motore fuoribordo elettrico, accanto all’interessante EVX, Suv elettrico lungo 4,3 metri che arriverà sul mercato nel 2025, e alla nuova Swift, modello apprezzato nei quattro angoli del mondo, compreso il nostro. C’è anche l’E-Burgman, scooter elettrico con batteria estraibile, soluzione alla quale stanno lavorando insieme tutte le principali case motociclistiche mondiali, Honda compresa. Frutto di un lavoro congiunto tra più costruttori (Honda, Kawasaki, Suzuki Toyota e Yamaha) è anche la HySE-X1, buggy con motore 4 cilindri mille di origine motociclistica alimentato ad idrogeno che parteciperà alla prossima edizione 2024 del rally Dakar. Tra le proposte più interessanti della casa della grande H ci sono la Cruise Origin, mezzo a guida autonoma frutto di una joint-venture con General Motors, la Prelude concept, la biposto CI-MEV e la Sustaina-C, prototipo di auto costruita in resina acrilica riciclata e riciclabile, in modo da rendere l’automobile sempre più ecocompatibile e “circolare”. Honda è presente anche con Afeela, il brand di mobilità creato con Sony e che debutterà presto con una berlina elettrica lunga 4,9 metri basata su un’inedita piattaforma definita da software che permetterà un’integrazione superiore tra sistemi di propulsione, sicurezza, comfort e intrattenimento. Alla ricerca di un nuovo stile e di una clientela sempre più giovane è Nissan che a Tokyo ha presentato ben cinque concept, tutti accomunati dalla propulsione elettrica con sistema di ricarica bidirezionale V2X, dall’ispirazione per il mondo dei manga e dalla parola Hyper.
La Hyper Urban è un Suv di segmento B, la Hyper Punk un crossover sportivo con due porte che si sollevano in avanti, L’Hyper Force fa sognare gli appassionati delle grandi prestazioni, l’Hyper Adventure sembra fatto apposta per chi ama la vita all’aria aperta e infine l’Hyper Tourer per chi ha bisogno di un ufficio viaggiante o ha una famiglia numerosa. E allo stesso target guarda la Mitsubishi D:X, concept di veicolo multiruolo con abitacolo a 6 posti a trazione integrale e sistema di propulsione ibrido plug-in, ovvero due dei cavalli di battaglia tradizionali del costruttore dei Tre Diamanti. Dimostrazione di visione e di forza arriva anche dal gruppo Toyota che al Big Sight ha portato, tra le tante novità, ben quattro prototipi elettrici destinati ad un sicuro avvenire tra i prodotti di serie come la sportiva FT-Se e il crossover compatto F3-Se accanto al Land Cruiser Se e al Land Hopper. In quest’ultimo, un pick-up lungo 5,07 metri, non è difficile immaginare l’Hilux del futuro mentre l’altro ha un nome troppo famoso per nascondersi ed è un grande Suv lungo 5,15 metri con abitacolo a 7 posti. Tra le altre novità di rilievo ci sono l’IMV 0, mezzo commerciale altamente flessibile e destinato al mercato asiatico, e il Neo Steer, un volante a cloche che, oltre allo sterzo, allarga il numero dei comandi by-wire integrando anche l’acceleratore e il freno.
Lexus pensa alla sua ammiraglia di prossima generazione con la LF-ZL, crossover lungo 5,3 metri con le porte posteriori scorrevoli e un’autentica ospitalità omotenashi grazie ad un’elettronica di bordo in grado di farne una “realtà interattiva in movimento”. Ma il pezzo più interessante è sicuramente la Lexus LF-ZC, berlina elettrica lunga 4,75 metri che nel 2026 diventerà un modello di serie portando al debutto una nuova piattaforma definita da software, il sistema operativo Arene OS e nuovi metodi di produzione. Tra questi, la guida autonoma, che permetterà alla vettura stessa di spostarsi da sola da una stazione di lavoro all’altra, e il gigacasting, il metodo di pressofusione che permetterà di ricavare la parte inferiore della scocca con soli tre pezzi stampati al posto dei circa 140 oggi necessari, a tutto vantaggio dei costi e della rigidità strutturale.