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ROMA - Le mappe ad alta definizione per la guida autonoma fanno passi da gigante. I passi anzi saranno sempre più veloci grazie al software AMP (Automated Mapping Platform) messo a punto da Toyota Research Institute – Advanded Development in collaborazione con Dynamic Map Platform. AMP infatti permetterà di aggiornare in tempo reale le mappe rilevando la situazione effettiva ed attuale delle strade attraverso i dati e le immagini rilevate dalle telecamere e dai sensori di bordo dei veicoli.
La piattaforma ha un’importanza enorme. Al momento infatti solo veicoli specifici, dotati di sistemi sofisticati quanto costosi, possono rilevare dati utili per la correzione delle mappe. Ma questo processo ha bisogno di mesi, mentre utilizzare i dati provenienti direttamente dai veicoli accorcerebbe enormemente, nell’ordine di minuti, il processo di ridefinizione delle mappe, con benefici decisivi a favore della sicurezza, dell’affidabilità e dei costi. L’AMP permetterebbe dunque di raccogliere dati più accurati e di condividerli molto più rapidamente.
Il potenziale della piattaforma AMP è che, essendo aperta, può essere applicata a diversi tipi di mappa con una precisione che arriva a 25 centimetri. La consociata di Toyota con sede a Tokyo, nata espressamente per sviluppare la guida autonoma, è partita dalle mappe fornite dalla Maxar Technologies, ma ha dimostrato l’efficacia della AMP anche con la cartografia fornita da altri due giganti del settore come Tom Tom e Here, quest’ultima nata nel 2007 da una costola di Nokia e dal 2015 posseduta in modo paritetico da Audi, BMW e Daimler.
Per lo sviluppo di AMP, TRI-AD si sta avvalendo anche di altri partner tecnologici come Carmera, ex start-up che già fornisce sistemi di auto aggiornamento delle mappe per le flotte, e la ITT Data Corporation che, tra i vari business, ha anche quello delle mappe 3D, anch’esse fondamentali per gli ulteriori sviluppi della guida autonoma.
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