La SC63 è il prototipo ibrido con il quale la Lamborghini correrà nelle massime categorie dei campionati di durata WEC e IMSA

Lamborghini SC63, ecco la LMDh per entrare dal 2024 nei campionati di durata WEC e IMSA

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

Si chiama SC63 la nuova auto da corsa LMDh con la quale la Lamborghini correrà dal prossimo anno nella classe Hypercar del WEC e GTP nel campionato IMSA. La casa di Sant’Agata Bolognese l’ha svelata ufficialmente a Goodwood, dove è in corso il Festival Of Speed, lanciando in occasione dei suoi 60 anni un programma tecnico e sportivo mai così ambizioso e che vedrà il prototipo italiano battagliare per la vittoria finale di gare come la 24 Ore di Daytona e la 24 Ore di Le Mans.

La SC63 significa Squadra Corse e 63 fa riferimento all’anno di fondazione del casa emiliana da parte di Ferruccio Lamborghini. La SC63 correrà con un esemplare nel WEC e uno nell’IMSA, in entrambi i casi con la gestione sportiva della Iron Lynx, già partner di Lamborghini e non solo, nei campionati GT e con la quale ha raccolto già numerosi successi. La scelta di un prototipo ibrido risponde invece alla generale strategia di Lamborghini, denominata Cor Tauri, che punta all’elettrificazione di tutti i modelli continuando nel solco della nuova Revuelto con motore V12, della Urus ibrida plug-in, della sportiva chiamata a sostituire la Huracàn e dell’inedito crossover elettrico a 4 posti atteso per il 2028.

La SC63 è la prima e unica LMDh basata su telaio Ligier, uno dei quattro costruttori ammessi dalla FIA insieme a Dallara (BMW e Cadillac), Multimatic (Porsche) e Oreca (Acura e Alpine). La costruzione è opera della HP Composites di Ascoli Piceno e la veste è stata curata insieme al centro stile per dare alla vettura l’aspetto di una vera Lamborghini attraverso la giusta dose di spigoli e la forma ad Y dei gruppi ottici. I colori nero e verde per la livrea riprendono la tradizione di Lamborghini nelle corse ed è completata dal Tricolore longitudinale, dal logo di Iron Lynx e da quello della casa di orologi Dubois. Come da regolamento, sono standard il cambio XTrac a 7 rapporti, la batteria Williams mentre Bosch fornisce il motore elettrico da 50 kW con la centralina di controllo da accoppiare all’unità termica. La Lamborghini ha optato per un V8 3.8 biturbo sviluppato da zero insieme con lo specialista Autotecnica Motori di Casalamaggiore (CR). La potenza totale del sistema è di 500 kW salvo modifiche imposte dal Balance of Performance (BoP)

Il V8 ha le bancate a 90 gradi e i due turbocompressori posizionati esternamente con l’obiettivo di abbassare il baricentro. Le sospensioni sono a puntone di spinta (push-rod) sulle quattro ruote, anteriormente infulcrate direttamente al telaio e posteriormente sulla campana del cambio che ha anche funzione portante contribuendo dunque alla rigidità complessiva della vettura. Molta attenzione è stata prestata al raffreddamento con l’impiego di 8 scambiatori di calore per motore, freni, climatizzatore, batteria e motogeneratore. L’obiettivo è garantire il miglior equilibrio tra l’affidabilità, l’efficienza aerodinamica, la costanza delle prestazioni in ogni condizione e la possibilità di gestire al meglio i diversi tipi di pneumatici e le modifiche imposte eventualmente dal BoP. Tutti elementi fondamentali per le gara di durata.

«Quest’anno non solo ricorre il 60esimo anniversario della nostra Casa, ma anche il decimo anniversario della fondazione di Squadra Corse, il reparto motorsport di Lamborghini» ha detto Giorgio Sanna, Head of Motorsport di Lamborghini. «Nel corso della scorsa decade abbiamo ottenuto ottimi risultati. Partendo da un foglio bianco abbiamo vinto alcune delle più prestigiose gare di durata nella categoria GT, riservata alle auto derivate dalla serie. Questi successi includono tre vittorie di classe alla 24 Ore di Daytona e due vittorie di classe di fila alla 12 Ore di Sebring. Ora siamo pronti per affrontare quello che sarà il nostro più grande passo verso il futuro del motorsport, andando a misurarci contro alcune delle Case più prestigiose al mondo».

«La SC63 è la vettura da corsa più avanzata mai progettata da Lamborghini e segue la strategia Direzione Cor Tauri definita dalla Casa per l’elettrificazione della gamma» ha dichiarato Stephan Winkelmann, Lamborghini Chairman e CEO. «L’opportunità di competere in alcune delle più importanti corse di durata al mondo con un prototipo ibrido rientra nella nostra visione della mobilità ad alte performance, come dimostrato anche nel prodotto di serie con il lancio della Revuelto. La SC63 rappresenta per la nostra Squadra Corse l’ingresso nei massimi livelli del motorsport e un passo molto importante verso il futuro».

La responsabilità tecnica della SC63 è stata affidata Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer, dello stile si è occupato Mitja Borkert, Head of Design presso il Centro Stile Lamborghini e il team principal sarà Andrea Piccini, CEO di Iron Lynx. Già noti i nomi di quattro dei sei piloti necessari: Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli, Romain Grosjean e Daniil Kvyat ai quali saranno affiancate altre due unità i cui nomi saranno comunicati dopo la fine della stagione. Lo shakedown della vettura avverrà tra qualche giorno a Vallelunga mentre sono già previsti test in agosto ad Imola, a due passi dalla Iron Lynx, che ha sede a Cesena e avrà a Detroit la testa di ponte per gestire il programma per il campionato IMSA.

  • condividi l'articolo
Giovedì 13 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-07-2023 11:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA