Stoffel Vandoorne guiderà per la prima volta la Peugeot 9X8 per sostituire l'infortunato Nico Müller alla 6 Ore del Fuji. L'hypercar francese cerca conferme dopo il primo podio conquistato a Monza.

Peugeot 9X8 alla 6 Ore del Fuji per bissare il podio di Monza. Vandoorne al posto dell’infortunato Müller

di Nicola Desiderio
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La Peugeot punta a confermare i progressi nel WEC con la sua 9X8 e a bissare, se possibile, al Fuji il podio conquistato alla 6 Ore di Monza, il primo ottenuto dalla sua LMH (Le Mans Hypercar), e magari fare anche meglio proprio in casa della Toyota, con l’ausilio di un nuovo pilota.

Il circuito del Fuji infatti è di proprietà della casa di Nagoya dal 2000 e la 9X8 numero 94 avrà al volante per la prima volta Stoffel Vandoorne (nella foto), chiamato a sostituire come pilota di riserva Nico Müller, infortunatosi con la frattura di una clavicola durante un allenamento. Il belga, campione di Formula E nel 2021-2022 con la Mercedes, guida ora una DS Penske e si è fatto anche valere nelle gare di durata con un secondo posto al WEC per la categoria LMP2 nel 2021 e un analogo piazzamento nello stesso anno alla 24 Ore di Le Mans mentre nel 2019 aveva conquistato un 3° posto assoluto a bordo di una BR1. In Formula 1 ha corso con la McLaren tra il 2016 e il 2018 partecipando a 42 gran premi e conquistando complessivamente 26 punti.

Vandoorne avrà come compagni di vettura Gustavo Menezes e Loïc Duval che in Giappone è di casa avendo corso qui per diversi anni nei campionati Nippon e Super GT. I tre avranno sicuramente voglia di dare il loro meglio, per dimostrare di essere almeno pari all’equipaggio della numero 93, formato da Mikkel Jensen, Jean-Éric Vergne (compagno di squadra di Vandoorne in Formula E) e Paul di Resta. Il terzetto è stato capace di far conquistare alla Peugeot il primo podio nella categoria Hypercar dove hanno fatto il loro ingresso lo scorso anno, proprio a Monza. La 9X8 dunque sembra in crescita dopo i numerosi problemi di affidabilità, soprattutto al cambio il cui sistema di attuazione inizialmente elettrico è stato sostituito da uno pneumatico, e per le difficoltà di messa punto dovute all’audace impostazione aerodinamica, priva dell’alettone posteriore.

D’altro canto, la LMH francese ha goduto di un BoP (Balance of Performance) molto favorevole, soprattutto fino alla 24 Ore di Le Mans, e che, pur se modificato a luglio, rimane ancora vantaggioso. Il peso è infatti di 1.046 kg, la potenza è di 520 kW, ha 914 MJ di energia per ogni stint e può attivare il motore elettrico anteriore sin da 150 km/h contro i 190 km/h di Toyota e Ferrari. La 499P di Maranello pesa infatti 1.069 kg, ha solo 497 kW e 893 MJ per ogni stint mentre la GR010 giapponese è zavorrata fino a 1.080 kg, ha 908 MJ di energia per stint e 507 kW per il sistema ibrido. La 9X8 avrà però la difficoltà di trovare la giusta messa a punto su un circuito fatto di saliscendi e che di converso, su 4.563 metri in totale (il più corto del calendario), ha 1,5 km di rettilineo, ideali per far valere l’aerodinamica e la potenza in più assegnata.

Proprio per questo, il Fuji sarà l’occasione per verificare se la 9X8 ha imboccato definitivamente la strada verso la competitività o il risultato di Monza è dovuto alle caratteristiche della pista italiana, che esaltano la velocità e la possibilità di ricorrere al motore elettrico in uscita dalle curve più spesso rispetto alle altre vetture. L’appuntamento è al Fuji per il 10 e 11 settembre mentre l’ultimo atto del WEC 2023 si terrà in Bahrain l’11 novembre con l’assegnazione dei titoli per i quali la lotta sembra riservata solo a Ferrari e alla detentrice Toyota. Il Bahrain sarà anche l’ultima gara per le LMP2 e le GTE, rimpiazzate il prossimo anno rispettivamente dall’arrivo di altre Hypercar come Alpine, BMW e Lamborghini e dalla GT3.

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Mercoledì 30 Agosto 2023 - Ultimo aggiornamento: 21:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA