Tommaso Volpe (Global Motorsport Director Nissan)

Tommaso Volpe, Global Motorsport Director Nissan: «Non solo ecologia, la FE è l’essenza dell’innovazione»

di Nicola Desiderio
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Due anni fa veniva nominato Global Motorsport Director di Nissan e lo scorso anno vedeva sfrecciare per qualche giro una delle sue vetture in testa all’E-Prix di Roma, ma poi un drive-through, per aver utilizzato troppa potenza durante il giro di formazione, ha interrotto il sogno di vincere, da italiano, la gara di casa. Tommaso Volpe torna sul luogo del delitto 12 mesi dopo e, oltre alle immagini dolceamare di una possibile vittoria sfumata, ricorda di aver lavorato per ben 4 anni proprio nella zona dell’Eur dove le monoposto elettriche sfrecceranno di nuovo questo fine settimana.

«Mi piace moltissimo l’idea che un luogo normalmente trafficato come questo, dove spesso si va a passo d’uomo, diventi sinonimo di competizione e velocità». A regalargli quell’emozione passeggera c’era il britannico Oliver Rowland, ora passato dalla Mahindra, il cui volante quest’anno è andato al tedesco Maximilian Günther.
«Eravamo molto contenti di lavorare con Oliver perché è un talento naturale e con noi era cresciuto molto, ma non abbiamo trovato un accordo. Così abbiamo avviato una riflessione e ci siamo orientati verso un pilota che, oltre ad essere veloce, avesse propensione a capire la vettura, a lavorare con gli ingegneri. Negli anni scorsi siamo stati quasi sempre lì a giocarci la superpole. Vogliamo lavorare maggiormente sul passo gara».

I primi due round di Ad-Diriyah non hanno fruttato punti, a Città del Messico invece entrambi i piloti di Nissan sono finiti nei primi 10. «Sapevamo che la partenza del campionato sarebbe stata un po’ in salita, ma stiamo migliorando» ricorda Volpe che spera di fare di Roma una tappa dove ottenere il miglior risultato possibile e andare in progressione nel corso dell’anno per arrivare alla fine della stagione con un piazzamento migliore del decimo posto ottenuto dal suo team. Intanto ci sono da battere gli avversari.
«La Venturi mi ha stupito, anche se sappiamo che alle spalle ha Mercedes e già lo scorso anno aveva fatto vedere buone cose. E poi proprio la Mercedes rimane la macchina da battere» afferma Volpe che, parlando ancora del tracciato romano, afferma che è sicuramente bello, ma in qualche punto è un po’ stretto e probabilmente qualche tratto andrà adeguato per il prossimo anno quando arriveranno le più potenti e veloci Gen3.

Al momento i marchi confermati per la nuova stagione sono sette, ma si rincorrono voci che parlano di altri ingressi. «La Formula E è già la categoria del motorsport con il numero maggiore di case automobilistiche presenti ufficialmente. Credo che avere almeno un altro marchio sarebbe un beneficio per tutti, ma credo anche che sarebbe interessante se vedessimo in futuro grandi brand che non siano necessariamente automobilistici. Il motore elettrico – continua il manager italiano – sfrutta infatti un know-how che esiste in tanti altri settori dove l’elettricità viene utilizzata con un certo livello di complessità ed è una porta naturale verso altri ambiti che non partono necessariamente dai motori così come li conosciamo. Penso al mondo dell’elettronica di consumo, dell’innovazione, ma anche a realtà che non hanno nulla a che fare con la tecnologia, come fece Red Bull tanti anni fa». La nuova categoria pone anche altre problematiche come la ricarica ultraveloce a 600 kW in gara.

«Abbiamo già deciso tutte le soluzioni tecniche necessarie e, per farlo, abbiamo seguito una roadmap ben precisa insieme a Formula E, la FIA e al forte supporto dei costruttori. Molto presto vedrete la nuova vettura e tutto il resto…» afferma Volpe con il sorriso di chi vorrebbe dire di più, ma anche di chi sta già guardando oltre. Sono infatti già iniziate le consultazioni per definire la Gen4. A livello tecnico, tra le questioni sul tavolo, ci sono il traction control e la possibilità per i team – se non di svilupparla in proprio – di accedere alla batteria che oggi è unica e sigillata per tutti.

«Sicuramente questi sono alcuni dei temi fondamentali sui quali stiamo discutendo accanto ad altri come la guida autonoma. Io credo la Gen4 debba essere il banco di prova per tecnologie che sono sempre più importanti in campo automobilistico. Allo stesso tempo, credo però che non dobbiamo concentrarci solo su questione tecniche e guardare anche a quelle sportive e a ciò che può rendere sempre più avvincente e attraente la Formula E. Le soluzioni tecniche che vediamo sulle vetture sono anche la conseguenza dei regolamenti sportivi e la ricarica rapida in gara ne è un esempio. Secondo la mia opinione – conclude il capo di Nissan Motorsport – la Gen4 dovrà contemperare, ancora più di prima il formato e la tecnologia».

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Sabato 9 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 11:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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