Il salone di Bologna dedicato alla piccola nautica

Chiuso il Salone di Bologna: decollo mancato, ma gli organizzatori annunciano “progetti arditi per l’espansione della fiera”

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Dopo nove giorni di esposizione si è conclusa la terza edizione del Salone di Bologna, manifestazione fieristica dedicata alla piccola nautica, ovvero a imbarcazioni di misura compresa tra i 6 e 15 metri. Dopo le temerarie sfide dei primi due anni, con la pandemia che ha condizionato il decollo di questa manifestazione tutta nuova, nel 2022 era lecito attendersi il definitivo decollo, con numeri finalmente congrui per espositori e visitatori. Purtroppo non è stato così.

Nonostante l’enfasi con cui gli organizzatori della SNIDI (Saloni Internazionali d’Italia) e i partner di BolognaFiere hanno manifestato la propria soddisfazione “per l’aumento di espositori e visitatori”, in realtà il salone non ha riscosso il successo che era lecito attendersi. E infatti gli stessi organizzatori, BolognaFiere e le istituzioni locali hanno già messo mano ad un progetto di rilancio che scatterà dal prossimo anno, quando andrà in scena la quarta edizione, dal 21 al 29 ottobre.

“Abbiamo trovato un accordo importante con il Comune di Bologna e la Regione Emilia Romagna per programmare azioni di supporto per il prossimo anno – ha dichiarato l’instancabile presidente di SNIDI Gennaro Amato - . Con BolognaFiere – ha aggiunto - è stato ribadito il comune interesse di rendere il quartiere fieristico protagonista della nautica internazionale, perciò sul tavolo ci sono progetti arditi di programmazione ed espansione della fiera”.

C’è dunque la volontà di sfruttare al meglio il potenziale di Bologna, città baricentrica rispetto a varie località del CentroNord e facilmente raggiungibile sia in auto che in treno. Ma con il numero di visitatori dovrebbero aumentare anche il numero e la qualità degli espositori: meno di 150 imbarcazioni esposte, l’assenza di molti marchi importanti, e persino di tanti produttori di fuoribordo (i motori da 40 cv, utilizzabili senza patente, dovrebbero rappresentare il clou di un evento dedicato alla piccola nautica) non rappresentano al meglio il boom del settore, che da 4 anni registra invece aumenti di fatturato e produttività. Se a tutto questo aggiungiamo la sfortunata circostanza della concomitanza con il periodo elettorale, che ha impedito lo svolgimento degli “stati generali della nautica” programmati sin dal 2021 con il presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, si avrà chiaro il quadro di un ridimensionamento che ha condizionato anche la possibilità di discutere dei problemi del settore, in testa la mancanza di posti barca.

Un problema grave, quello della portualità turistica, che andrebbe affrontato in particolare al Sud, come sa bene il presidente napoletano di SNIDI (e di AFINA) Gennaro Amato. Napoli è infatti città di mare priva di un vero porto turistico, e questo grave problema provoca il dilagare di ormeggi abusivi e violazioni della legge. E’ in questa ottica che Amato ha dichiarato, nelle ore conclusive del Salone di Bologna, che urge una svolta. “Confido in questo nuovo Governo, ed in particolare nel ministro Adolfo Urso, per affrontare questo annoso problema che mina sviluppo, posti di lavoro e mercato di uno dei maggiori segmenti produttivi del made in Italy”. Confidiamo – aggiungiamo noi – anche nel neo ministro Musumeci, al quale è stato affidato il ministero del Mare e del Sud.

Concluso il salone “a secco” di Bologna, la nautica si prepara ora ad altri due appuntamenti in acqua: Navigare a Napoli e Salone di Marina d’Arechi a Salerno. L’evento napoletano (pomposamente definito Salone Internazionale, nonostante sia una piccola manifestazione cittadina con ingresso gratuito, dedicata a una settantina di imbarcazioni) è in programma dal 12 al 20 novembre nelle acque del porto di Mergellina, lungo le banchine del Molo Luise; la kermesse salernitana è in programma invece nei due weekend del 5-6 e 12-13 novembre.

Abbastanza strano che due eventi simili, organizzati nella stessa regione, si svolgano in concomitanza, sovrapponendosi nel weekend del 12-13 novembre. D’altra parte Navigare viene allestito in proprio da AFINA, l’Associazione Filiera Internazionale della Nautica, mentre la manifestazione salernitana è organizzata da Marina d’Arechi con il patrocinio di Confindustria Nautica. E le due associazioni – com’è noto – non hanno rapporti. Anzi, si guardano in cagnesco. A tutto danno della nautica.

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Mercoledì 26 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA