NAPOLI - Entro la fine dell’anno Coastal Boat varerà un gommone tutto nuovo, molto diverso dai modelli che lo hanno preceduto e destinato a segnare una svolta epocale nella produzione del cantiere guidato da Lele Lettieri. Sarà infatti un battello di 9,50 metri costruito non in vetroresina, come tutta la gamma finora prodotta dal cantiere napoletano, ma in alluminio: materiale poco diffuso nella cantieristica, ma molto interessante per i vantaggi che assicura sia nella fase produttiva, sia nell’impiego in mare.
Costruire un’imbarcazione in alluminio assicura lavorazioni più rapide, peso ridotto (circa il 35% in meno rispetto a un battello di pari misura in vtr) e, di conseguenza, possibilità di adottare motorizzazioni meno potenti, quindi meno avide di carburante e meno inquinanti. Con l’alluminio viene annullato anche il rischio di osmosi, ma tra i tanti pregi spicca sicuramente la riciclabilità: è infatti un materiale riutilizzabile all’infinito.
Nonostante le tante qualità, in Italia sono poco diffuse le imbarcazioni con scafo in alluminio. Si contano sulle dita di una sola mano le proposte più interessanti. Tra queste spicca la gamma Highfield, battelli a chiglia rigida importati dall’Australia, dove vengono impiegati anche nelle flotte della Polizia e delle agenzie governative del Paese. In Italia si fanno apprezzare i gommoni di LTN, cantiere bergamasco titolare di una gamma da 19 a 34 piedi; i piccoli tender di Zar Formenti e, su tutti, i RIB di Bayamo, cantiere di Casarsa della Delizia (Pordenone) specializzato in prodotti costruiti artigianalmente: il più grande misura 13 metri e ha recitato un ruolo da autentica star al Salone di Venezia del maggio scorso.
Il progetto di Coastal Boat ha un nome originale: si chiama Cloud Nine, nome che richiama il concetto di “to be on cloud nine”, che in inglese significa essere in uno stato di massima felicità. Caratterizzato da un design minimalista firmato da Francesco Guida, misura 9 metri e mezzo e può assicurare buone prestazioni con un solo motore fuoribordo da 300 cavalli.
Secondo le anticipazioni del cantiere, l’imbarcazione “dispone di ampi spazi di coperta e assicurerà un eccezionale comportamento in mare”. Nonostante le dimensioni compatte, inoltre, le prime immagini mostrano un ampio prendisole a prua e una dinette a poppa trasformabile in secondo prendisole. Non mancherà un locale spogliatoio sotto la consolle di guida, che potrà essere equipaggiata come wc su richiesta. Interessante lo spazio ricavato ai lati del motore, con due plancette che si profilano sufficientemente comode. E comoda è anche la prua rigida, ideale per salire e scendere dalla barca. Per il resto, viene assicurato che “il posto di guida centrale, il tubolare portante e la carena a V profonda con pattini longitudinali garantiranno un’esperienza di guida esaltante”.
“Mettere a punto questo progetto e avviare la costruzione del nostro primo gommone in alluminio è stata un’esperienza entusiasmante” confessa il titolare di Coastal Boat Lele Lettieri. E aggiunge: “Per realizzare ciò che volevo ho potuto contare sulla collaborazione di autentiche eccellenze: lo studio di design di Francesco Guida e la Progetti & Campioni, azienda leader nello sviluppo di prodotti tecnologici, grazie alla quale abbiamo svolto un’attività di ricerca e sviluppo mai sperimentata prima”.
“C’è voluto il doppio del tempo richiesto per progettare una barca tradizionale di 60 piedi – dice ancora Lettieri - ma alla fine abbiamo realizzato qualcosa di unico, con vantaggi oggettivi in termini di peso, efficienza, dinamica, ma anche di lavorazione: dal polo tecnologico di Avellino ci arriva in cantiere il manufatto già completo di tutto, e in tal modo possiamo dedicarci, in tempi molto più rapidi, all’assemblaggio finale, preoccupandoci principalmente della perfezione del montaggio e della cura delle finiture, degne di un’automobile di classe premium”.
“Se tutto andrà come deve andare – conclude il titolare di Coastal Boat - grazie all’alluminio e a questa nuova organizzazione del lavoro, avremo la possibilità di fare 20 gommoni al mese con due persone. Una condizione ideale per affrontare nel migliore dei modi il mercato, a partire dai primi mesi del 2024”.
Nei piani c’è la presentazione in anteprima mondiale al Salone di Düsseldorf, in programma dal 20 al 28 gennaio. E non solo. L’ambizione è dare una scossa anche all’export, guardando persino agli USA e all’Australia, dove le imbarcazioni in alluminio sono molto diffuse.