MONTECARLO - La nautica responsabile ha una capitale mondiale nel cuore dell’Europa: è il Principato di Monaco, sede dell’Energy Boat Challenge, evento internazionale dedicato ai temi della sostenibilità e della transizione energetica organizzato dallo Yacht Club di Monaco e trasformato per qualche giorno in hub dove le energie alternative e la ricerca sui materiali green si sono integrate con la creatività, il talento e le sfide in mare.
In mare per competere e a terra per discutere di nautica green: è in questa chiave che si sono ritrovati dal 5 all’8 luglio 50 team in rappresentanza di 31 università e 25 nazioni. In primissima linea si sono schierati alcuni dei cantieri più in vista del panorama internazionale, come Monaco Marine, Lürssen, Oceanco, Palumbo, Sanlorenzo e Ferretti Group. Quest’ultimo ha colto l’occasione per dominare la scena con il Riva El-Iseo, il suo primo motoscafo a emissioni zero che sta ultimando i collaudi in vista della commercializzazione.
Ma al di là dei cantieri più blasonati del panorama internazionale, l’evento monegasco ha offerto ancora una volta l’occasione a team di ricerca e sperimentazione di mettere in pratica ciò che il principe Alberto, presidente dello Yacht Club di Monaco, richiese a suo tempo ai partecipanti: “Meno promesse e più fatti concreti”. Ed è in questa chiave che Uniboat, team tutto italiano della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna, ha vinto per la terza volta la Classe Energy, dedicata a imbarcazioni sperimentali in grado di abbattere le emissioni nocive.
L’Energy Boat Challenge ha dato indicazioni su quali siano le tendenze. Lo ha ricordato il segretario generale dello Yachting Club Monaco Bernard d’Alessandri, sottolineando che l’evento del Principato “si sta concentrando non solo sulla propulsione e sulle energie alternative, ma si sta allargando anche alla sostenibilità in generale, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli yacht, introducendo soluzioni sempre più efficienti, capaci di ridurre l’impatto ambientale di tutti i componenti del progetto di una nave”.
E’ in questa prospettiva che la decima edizione dell’evento monegasco ha evidenziato la tendenza verso la sobrietà dell’intero ciclo di vita. E infatti si sono visti progetti che hanno utilizzato più idrogeno e materiali riciclati, e più biomateriali e supercondensatori. Risultato: sensibile riduzione di consumi e abbattimento di emissioni nocive. Tanto che il presidente della giuria internazionale Jérémie Lagarrigue ha parlato di “rendimenti impensabili fino a poco tempo fa”.
Il futuro della nautica green sembra ormai scritto e, sia pure ad un ritmo più lento e prudente rispetto alla “fuga in avanti” dell’automotive, le imbarcazioni a propulsione elettrica si moltiplicano di giorno in giorno. Tra le tante proposte spicca quella di Riva, il brand di Ferretti Group famoso nel mondo per i capolavori in mogano che hanno scritto la storia del made in Italy di qualità.
A settembre dello scorso anno venne presentato in anteprima mondiale l’El-Iseo, versione full electric del motoscafo entry level della gamma, un runaboat di quasi 9 metri, dalle linee classiche e di straordinaria eleganza. Il cantiere di Sarnico lo ha mostrato a Montecarlo in vista della commercializzazione, che sarà avviata a breve, a conclusione di un ciclo di test che ha interessato mari e laghi di mezzo mondo.
Secondo le anticipazioni del cantiere, l’El-Iseo utilizza batterie con una capacità 150 kWh divide in due blocchi indipendenti, posizionati tra il motore e le sedute di poppa. La motorizzazione è Parker GVM310 con potenza di 250 kW (300 di picco) con tradizionale sistema di propulsione a piede poppiero “in grado di assicurare prestazioni senza precedenti in termini di velocità e accelerazione”. La velocità massima dichiarata è di 40 nodi (autolimitata) “con una curva di accelerazione – viene sottolineato dai progettisti - nettamente superiore a quella di uno scafo tradizionale di pari dimensioni”.
A tutto ciò si contrappone però il problema dell’autonomia, che non può essere risolto contando esclusivamente sulle proprie forze. E infatti nelle scorse settimane Ferretti Group ha siglato con Enel X Way un protocollo d’intesa per lo sviluppo di soluzioni e servizi strategici nell’ambito della nautica sostenibile da diporto in Italia. Il primo tassello di questa collaborazione prevede l’installazione di stazioni di ricarica di Enel X Way presso i cantieri del Gruppo in Italia, a partire proprio da Sarnico, sul lago d’Iseo. Meno facile sarà vedere un Riva elettrico in mare, a meno che non venga utilizzato per brevi percorsi, magari come tender di grandi super yacht.