La conferenza stampa di presentazione di Nauticsud

Non solo barche e gommoni alla 50ma edizione del Nauticsud: tre ministri a Napoli per gli Stati Generali del Diporto

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

NAPOLI - C’è grande fermento a Napoli in vista del Nauticsud, salone dedicato prevalentemente alla piccola e media nautica che si prepara a tagliare il traguardo della 50ma edizione. Un traguardo importante, al quale gli organizzatori di Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica) e dell’ente Mostra d’Oltremare si stanno preparando con l’ambizione di mettere in vetrina, dal 10 al 18 febbraio, il meglio della produzione cantieristica (soprattutto quella di barche tra i 5 e i 10/12 metri), ma non solo: al centro del programma c’è infatti l’organizzazione degli Stati Generali della Nautica, evento che tra il 13 e il 16 febbraio richiamerà a Napoli i ministri Musumeci (Politiche del mare), Santanchè (Turismo) e Urso (Imprese e Made in Italy).

Sarà l’occasione giusta per accendere i riflettori su questioni come la sicurezza della navigazione, l’ecosostenibilità del mondo marino, lo sviluppo della blue economy, ma soprattutto per confrontarsi sul tema della portualità turistica, che non sembra percepito nei piani alti della politica.

“Produzione, fatturati, export, crescita dell’occupazione, contributo al Pil sono noti a tutti – ricorda il presidente di Afina Gennaro Amato -. Sappiamo bene che il rapporto tra domanda e offerta, nella nautica, va a gonfie vele, e non solo per la cantieristica ma per l’intera filiera. Ciò che invece non funziona è il disinteresse per la mancanza di posti barca, soprattutto in alcuni territori come la costa napoletana. E’ davvero incredibile, ma Napoli non ha un porto turistico! Si va avanti con concessioni temporanee e insicure, dilaga l’abusivismo, e per ogni 10 barche vendute 4 non trovano un ormeggio stabile”.

Il problema, in verità, non è solo napoletano o campano. Nel rapporto tra chilometri di costa e approdi adatti al diporto l’Italia registra infatti l’indice più basso dell’intero bacino del Mediterraneo. “Ed è proprio per questo – ha incalzato Amato nel suo intervento di presentazione del Nauticsud - che abbiamo deciso di cogliere l’occasione del salone per parlarne con esponenti del Governo, per avanzare le nostre proposte e, se possibile, avviare progetti concreti. Sappiamo di avere dalla nostra il sindaco Manfredi e il presidente dell’autorità Portuale Annunziata, mentre non siamo ben visti dalle Soprintendenze, ma non per questo non intendiamo dialogare. Abbiamo invitato anche loro, per confrontarci e studiare soluzioni condivise”.

Tra le tante ipotesi sul tappeto c’è l’ampliamento dello storico porto di Mergellina, dove il sovraffollamento crea non pochi problemi e costringe molti diportisti a ricorrere ai campi boe allestiti abusivamente nei pressi dell’imbocco. “Noi – dice Amato - riteniamo che allungando il molo di sopraflutto di 250 metri si possono ricavare almeno 300/350 posti barca, sviluppando sei nuove banchine lunghe un chilometro e duecento metri. In tal modo – sottolinea il numero uno di Afina – non solo si guadagnano posti barca, ma si aumenta la sicurezza. Forse non tutti ricordano che il primo intervento a protezione del molo principale venne fatto molti anni fa per difendersi dalle mareggiate. Ma nel 2019 e nel 2022 ci sono stati autentici uragani, con danni gravi riportati anche sul lungomare Caracciolo. Ampliare il porto di Mergellina sarebbe dunque utile anche per migliorare la sicurezza, e sono certo che si possa fare senza intaccare il paesaggio. Semmai migliorandolo”.

Tra gli operatori della nautica sono forti le aspettative anche per la sistemazione degli approdi al Borgo Marinaro, a Nisida, nelle vicine Pozzuoli e Baia. Ma le autorità locali saranno davvero disposte a sostenere le loro ambiziose proposte? In casa Afina manifestano ottimismo. E infatti, in occasione della presentazione del Nauticsud è stato ricordato, facendo sfoggio di grande fiducia, che si fa molto affidamento anche sul sindaco Manfredi e sul presidente della Regione De Luca, entrambi attesi in fiera. Se non bastasse, gli operatori che si riconoscono in Afina si sentono ora con le spalle coperte anche dall’accordo di collaborazione appena sottoscritto con l’Unione Industriali. Ed è su queste basi che nel corso della conferenza di presentazione del salone Amato ha tenuto a dire che “se certi progetti del passato come Porto Fiorito e Nisida sono finiti nel dimenticatoio, oggi ci sono autorità locali dichiaratesi pronte a schierarsi dalla parte di chi non accetta di arrendersi. Perciò siamo certi che la via del dialogo e della collaborazione porterà i risultati sperati”.

Vale la pena ricordare, comunque, che la questione dei marina e dei posti barca non è l’unica al centro del dibattito. Con gli Stati Generali della nautica da diporto si intende accendere i riflettori anche su altre questioni come la sicurezza della navigazione, l’ecosostenibilità del mondo marino, lo sviluppo della blue economy.

Il tempo dirà se dopo anni e anni di attesa davvero la questione del porto turistico e dei posti barca si risolverà. Intanto vale la pena ricordare che a dare ulteriore forza a questo piccolo esercito di irriducibili “combattenti per la nautica” sono arrivate le incoraggianti “dichiarazioni d’intenti” della Camera di Commercio e della Banca di Credito Cooperativo. Per la prima si è sbilanciato il consigliere Carlo de Matteis (in rappresentanza del presidente Fiola), affermando che l’ente camerale “è pronto a sostenere l’internazionalizzazione delle aziende nautiche aderenti ad Afina e a favorire la partecipazione a fiere all’estero”. Per la BCC (banca del gruppo ICCREA) si è sbilanciato, con un intervento molto incoraggiante per gli imprenditori del settore, il presidente Amedeo Manzo, da sempre vicino al comparto.

“La nostra politica – ha detto il numero uno dell’istituto bancario napoletano - si distingue da quella di altre banche. Oggi se chiedi un finanziamento ti chiedono che cosa hai fatto in passato. Noi no. Noi chiediamo in che cosa consista il progetto da finanziare, lo valutiamo e decidiamo se sostenerlo. La nostra banca non valuta fatti avvenuti, ma fatti che devono avvenire. E per quanto ci riguarda, non ho dubbi che progettare un porto turistico, realizzare posti barca e sostenere le imprese nautiche non può essere una scelta sbagliata. Se si creano le condizioni per andare avanti con i progetti proposti da Afina siamo dunque disposti a finanziarli. Lo faremo non come mecenati visionari, ma come convinti operatori economici decisi ad avviare operazioni di projet financing”.

E’ in questo scenario che si annuncia dunque più che mai interessante la 50ma edizione del Nauticsud in programma dal 10 al 18 febbraio nei padiglioni della Mostra d’Oltremare. Padiglioni che assicurano, assieme alle aree esterne, una disponibilità di 55.000 metri quadri dedicati all’esposizione. Purtroppo una parte delle strutture della Mostra non è ancora in condizioni ottimali (“stiamo facendo il possibile per renderle più accoglienti” assicura la consigliera delegata Maria Caputo) ma in compenso i padiglioni più moderni assicurano un buon servizio a espositori e visitatori, così come gli spazi all’aperto, che in caso di bel tempo risultano ideali per girare tra gli stand.

Saranno in totale 600 i settori merceologici rappresentati, 220 gli espositori e – secondo le anticipazioni degli organizzatori – oltre 600 le barche esposte. Contrariamente al passato, questa volta ci saranno anche imbarcazioni di dimensioni medio-grandi, grazie ai distributori di marchi prestigiosi come Azimut, Riva, Itama, Rio, Cranchi, Jeanneau, Beneteau, Cayman, De Antonio, Invictus. Affollato come sempre sarà il comparto gommoni, con il Made in Campania in prima linea, rappresentato dall’intera flotta di Italiamarine (presente con 16 battelli, tra i quali il neonato Sportfish 24), Coastral Boat, SeaProp, Oromarine, Mirimare, Starmar, 2bar, Almarine, Novamares e altri.

Come consuetudine per il salone napoletano, reciteranno una parte importante anche i gozzi, con in prima linea il cantiere Mimì, presente con 9 unità, tra le quali il Libeccio 9.0 Classic recentemente rivisitato con la collaborazione del designer napoletano Valerio Rivellini. Venere presenterà il nuovo 28 Flash Open Space, mentre Esposito schiera la nota linea Positano Open, riservandosi di annunciare il varo, entro fine anno, della nuova ammiraglia di 48 piedi.

Tra i gozzi mancheranno però nomi che hanno scritto la storia della nautica e del Made in Campania, come Apreamare e Fratelli Aprea, puntualmente invitati dagli organizzatori, ma restii ad esibirsi nel salone di casa. Discorso simile, nel comparto gommoni, per nomi illustri come quelli di MV Marine e Salpa, e – tra i produttori di barche in vtr – sorprendono assenze illustri come quelle di Gagliotta e Fiart, per anni immancabili nel salone di casa. Mancherà anche EVO Yacht, una delle realtà napoletane emergenti sulla scena internazionale. In compenso debutterà nel salone di casa (dopo le passerelle internazionali a Cannes e Genova) il giovane cantiere Echo, con il suo originale America 35 progettato dall’ingegnere ex Conam Giuseppe Cimino. Tra i prodotti locali non mancherà l’Italyure 35 (ex Allure Yacht) costruito a Torre Annunziata.

Saranno molte le barche di piccole dimensioni esposte sia da cantieri che da rivenditori locali. In prevalenza natanti motorizzati con propulsori fuoribordo, rappresentati degnamente dai marchi Mercury, Suzuki, Yamaha e Selva, anche con interessanti proposte eco-compatibili. A proposito di fuoribordo e “piccola nautica”, è stato anticipato che nel corso degli Stati Generali verrà lanciata da Afina la proposta di abbassare l’obbligo di patente alle potenze inferiori ai 40 cavalli. “In nome della sicurezza – ha detto il presidente Amato – sarebbe opportuno introdurre l’obbligo di patente nautica anche per chi va in mare con un motore da 25 cv. Non si capisce perché serva il patentino per guidare un motorino e non per un gommoncino che può sfrecciare a velocità anche piuttosto elevate. La sicurezza in mare è un altro tema che dobbiamo affrontare con decisione”.

  • condividi l'articolo
Sabato 3 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 16:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA