Veranda Deck è la novità più interessante annunciata a Montecarlo da Benetti

Dall’Oasis Deck alla Veranda Deck: l’innovazione Benetti ha conquistato la scena del Monaco Yacht Show

di Sergio Troise
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MONTECARLO - A fine settembre, da mercoledì 27 a sabato 30, si è svolta la 32esima edizione del Monaco Yacht Show, la più grande esposizione internazionale dedicata al mondo dei superyacht che si tiene ogni anno dal 1991 presso le banchine del suggestivo Port Hercule del Principato di Monaco: un evento riservato a un pubblico d’èlite, fatto di sponenti dell’industria, del jet-set, di magati provenienti dai paesi più ricchi del pianeta, in testa Emirati arabi e Stati Uniti.

Gente che si ritrova nel Principato sbarcando da jet privati, elicotteri, Rolls Royce, Bentley, Ferrari e simili: un mondo lontano anni luce dalla gente comune, eppure interessante, molto interessante, per lo straordinario livello di qualità, avanzamento tecnologico, design e capacità d’innovazione espresso dai cantieri espositori: eccellenze della grande nautica, con gli italiani in testa a tutti. Un autentico vanto per il Made in Italy.

E’ in questo scenario da favola che dopo aver fatto passerella nei saloni generalisti di Cannes e Genova, il colosso Benetti ha conquistato la scena a Montecarlo, non solo con i suoi gioielli schierati in prima fila, ma anche annunciando progetti di alto profilo, destinati a segnare nuove svolte nello yachting, sia sul fronte dello stile sia su quello dell’innovazione.

B.Yond 55M e Projet LIFE 85M le novità annunciate da Giovanna Vitelli, presidente della holding Azimut-Benetti, gruppo con 150 anni di storia alle spalle, che costruisce e commercializza, con il marchio Benetti, imbarcazioni in composito da 34 a 44 metri e imbarcazioni in alluminio e acciaio da 37 fino a oltre 100 metri.

Nel corso di un evento denominato “Shaping the future” (Definire il futuro) sono stati dunque svelati i piani di sviluppo, svelando nuovi concetti di stile e un percorso che passa attraverso la collaborazione con i più autorevoli studi di architettura e design. Se non bastasse, è stato ricordato una volta di più l’impegno sul fronte dell’ecocompatibilità ambientale, incentrato sulla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2.

“È per me un grande piacere annunciare nuove collaborazioni e nuovi progetti” ha detto Giovanna Vitelli, ricordando che proporre al mercato mondiale yacht sempre all’avanguardia è la missione dell’azienda. “Da qui – ha aggiunto - l’esigenza di ampliare ancora le collaborazioni del brand con le firme dei migliori designer al mondo e annunciare innovazioni destinate a modificare il modo di vivere la barca”.

Veranda Deck è la novità più interessante annunciata a Montecarlo. Arriva dopo l’Oasis Deck, che ha rivoluzionato lo yachting con un concetto totalmente innovativo del beach club di poppa, proponendosi come reinterpretazione del salone del ponte principale: uno spazio che non ha subìto quasi modifiche negli ultimi 50 anni e poco vissuto per la sua eccessiva formalità dalla nuova generazione di armatori che amano il contatto con l’esterno.

Il nuovo spazio si apre totalmente sui tre lati creando un ambiente continuo fra salone e poppa. Gli interni si trasformano in esterni e viceversa, fino a configurare un nuovo luogo per godere di panorami sconfinati e del contatto col mondo circostante. La novità presentata a Monaco sarà proposta per la prima volta sul Motopanfilo 45M, imbarcazione in acciaio su cui Benetti ritroverà le origini degli yacht iconici degli anni 60, quelli che hanno fatto la storia dello yachting.

Porta la firma di Igor Lobanov, alla sua prima collaborazione con Benetti, il design del nuovo B.Yond 55M, erede designato di una linea di prodotto nata dalla visione rivoluzionaria di Paolo Vitelli e dal genio creativo di Stefano Righini, che con il primo 37M hanno creato il Voyager: non un megayacht tradizionale, né un explorer estremo, ma una nuova categoria in acciaio pensata per armatori che desiderano viaggiare intorno al mondo senza rinunciare al piacere dello yachting.

Il designer di origine russa è riuscito a esaltare lo spirito Voyager della linea con ambienti pensati per offrire agli ospiti la possibilità di vivere esperienze diverse anche durante le lunghe permanenze a bordo: ognuno dei cinque ponti, infatti, è stato concepito per avere una distinta fruibilità e assicurare riservatezza e intimità a ospiti ed equipaggio.

Per offrire un maggior numero di attività da svolgere a bordo, è stato inoltre introdotto il concetto di “fluidità” del layout: abbandonando la classica simmetria e con un approccio innovativo al posizionamento delle scale, sono stati creati nuovi spazi all’interno. Per gli esterni ci si è ispirati invece alle linee pulite delle auto di lusso, concentrandosi sulla creazione di forme fluide ma massicce, robuste e arrotondate.

Nei piani futuri figura anche Project Life, nuovo 85 metri che andrà ad arricchire la flotta dei megayacht, concentrando l’innovazione su due aspetti: la ricerca dello spazio e del piacere di vivere a bordo, e la riduzione dei consumi. Con la collaborazione dello studio Espen Øino (quello che ha inventato il nuovo lifestyle nella zona di poppa) tutti gli spazi vivibili a bordo assicureranno aree conviviali e ambienti di aggregazione riconfigurabili su ogni ponte. Un esempio su tutti, un ampio salone girevole che consentirà di cambiare il punto focale a seconda delle diverse ore del giorno.

Il nuovo yacht sarà dotato, come detto, anche di tutte le più moderne tecnologie disponibili per ridurre i consumi: una carena ad alta efficienza e ottimizzata, propulsione diesel-elettrica utilizzabile anche con carburante non fossile (biodiesel HVO), trasmissione POD e pannelli solari integrati che sfruttano energia solare e termica per alimentare tender, toys e ausiliari.

Negli interni, le scelte di decor fatte dal designer francese François Zuretti sono destinate a creare un equilibrio perfetto fra i colori e l’ambiente circostante, con una maggiore apertura verso l’esterno, in modo da consentire alla luce di esaltare gli spazi e il paesaggio. Il progetto prevede infatti che vengano valorizzate le viste sul mare, con finestre a tutta altezza e con un sistema di illuminazione in grado di creare atmosfere suggestive in tutte le aree destinate al tempo libero.

Altra novità anticipata a Monaco è il progetto ORO 85M, che si distinguerà per gli interni firmati da Valentina Zannier (Nuvolari Design), alla sua prima collaborazione con Benetti, mentre design esterno e layout saranno frutto del lavoro di Giorgio Cassetta, storico collaboratore del cantiere. “Sarà come guardare un gioiello prezioso” dicono in casa Benetti, ricordando anche l’impegno messo nella scelta dei materiali e dei colori.

Dopo l’anteprima a Cannes, anche a Monaco il colosso guidato da Giovanna Vitelli (presidente) e Marco Valle (amministratore delegato) ha illustrato una volta di più la Green Route, ovvero la rotta intrapresa dall’intero gruppo Azimut-Benetti per il controllo dell’impatto ambientale e la riduzione di consumi ed emissioni: una strategia avviata oltre venti anni fa e fondata sullo sviluppo e l’implementazione delle migliori tecnologie disponibili per fare la differenza a partire dall’immediato.

E’ stato dunque ricordato che già oggi sono disponibili propulsioni ibride o diesel-elettriche sulla quasi totalità della gamma, oltre a carene ad alta efficienza che permettono di conseguire una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Partendo dalla constatazione che il 90% del tempo di utilizzo di uno yacht è all’àncora, Benetti ha annunciato inoltre un programma di soluzioni volte a ottimizzare i consumi energetici attraverso un innovativo sistema di power management: impianti di aria condizionata di ultima generazione permettono di ridurre l’assorbimento elettrico fino al 60% e un avanzato sistema di recupero del calore consente di riscaldare l’acqua dolce per i servizi di bordo.

L’impegno a procedere a una progressiva decarbonizzazione del settore e a impiegare soluzioni alternative ai combustili di origine fossile è stato ricordato anche a Monaco, dove è stato illustrato una volta di più l’accordo sottoscritto con Eni Sustainable Mobility per la fornitura di HVOlution, il biocarburante HVO prodotto con il 100% di materie prime rinnovabili. Il programma di test condotto nell’estate 2023 a bordo del nuovo Azimut Magellano 60 ha dimostrato la piena efficienza tecnica del biofuel e ha permesso di registrare una riduzione delle emissioni di CO2 superiore all’80% rispetto a uno yacht di dimensioni comparabili alimentato a gasolio fossile. “E questa – ricordano in casa Azimut-Benetti – è la conferma che il biodiesel HVO è la soluzione al momento più matura e di immediata applicazione pratica”.

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Martedì 3 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 19:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA