NAPOLI - Si è conclusa la 20ma edizione di Vele d’epoca a Napoli, manifestazione magistralmente organizzata dal Reale Yacht Club Savoia con la collaborazione dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e del Riva Historical Society presieduto da Piero Gibellini: per la prima volta, infatti, l’evento dedicato alle barche a vela d’epoca, storiche e classiche, è stato aperto anche ai motoscafi Riva, una dozzina di autentici gioielli del mare che hanno dato vita, in un’atmosfera di grande charme, al primo raduno “I Riva nel golfo di Partenope”.
Come per le barche a vela, anche i motoscafi si sono esibiti in concorsi d’eleganza e prove di abilità tra Napoli e Capri. In un’atmosfera da Dolce Vita hanno conquistato la scena alcuni dei modelli più affascinanti della produzione di Sarnico, dal Tritone all’Aquarama, dall’Ariston all’Olympic, fino al piccolo Florida degli anni 50.
Vincitore assoluto è stato l’Ariston Vittoria III della famiglia Martinelli (marito, moglie e figlio 13enne) che per conquistare la scena si sono letteralmente inventati dei parabordi speciali, costituiti da… sacchetti a rete contenenti limoni di Sorrento. Idea geniale, premiata dalla giuria, che ha comunque riservato riconoscimenti anche agli altri partecipanti.
Di assoluto prestigio, nel parterre Riva, la presenza dell’Aquarama Special numero 784 del 1986, l’ultimo costruito dal cantiere di Sarnico. Lo hanno portato a Napoli il presidente della RAM (Revisione Assistenza Motoscafi) che cura il restauro dei Riva, e il pr del cantiere Giacomo Gessa. Di spicco anche la presenza del Super Ariston di Ferdinando Zanoletti, che a dire il vero non rispetta i colori originali, ma per un motivo ben preciso: va salvaguardato il rosso-blu scelto a suo tempo da Gianalberto Zanoletti, fondatore del Museo della Barca Lariana (400 barche esposte a Pianello del Lario).
Molto interessante anche il fronte della vela, con alcune presenze di straordinario prestigio. Tra queste il Manitou, yacht a vela appartenuto alla Coast Guard Usa e utilizzato dal presidente americano John Fritzgerald Kennedy: un capolavoro di stile, a bordo del quale si è fatto notare un equipaggio capace di conquistare la scena esibendo, accanto alla bandiera a stelle e strisce, quella… azzurra del Napoli, con la dedica alla vittoria del terzo scudetto!
Tra i velisti, la competizione non si è limitata alla qualità del restauro e all’eleganza delle barche e degli equipaggi, ma ci sono state anche sfide in mare, alla ricerca del vento e delle rotte giuste tra Napoli e Capri e lungo la costa partenopea.
Nella classe Yacht Classici la vittoria è andata a Crivizza, imbarcazione del 1966 di Ariella Cattai e Gigi Rolandi; seconda classificata Ojalà II di Susan Carol Holland e Michele Frova, che si sono accaparrati anche il trofeo Lattarulo, assegnato al primo classificato in tempo reale nella regata costiera disputata nella domenica conclusiva. Terza Don Quijote di Lodovico Visone, fierissimo socio del club “padrone di casa” che esibisce bandiera argentina: la barca, infatti, è appartenuta in passato nientemeno che a Evita Peron. A Don Quijote è andato, tra l’altro, anche il premio Eleganza.
Tra gli yacht d’epoca, primo posto per Zenith, dei vicini amici-rivali del Circolo Italia, davanti agli inglesi di Argyll di Griff Rhys Jones (British Classic Yacht Club) e Mariska del comandante sloveno Dan Polisak. Il premio Spirit of Tradition è andato invece ad Albelimar III dell’armatore Marco Claudio Corneli. Il trofeo Ventrella, infine, è stato assegnato a Mariska, prima nella classifica overall.
Un premio è andato anche a Barbara, l’imbarcazione viareggina dell’armatore Roberto Olivieri (Vele Storiche Viareggio) che ha festeggiato a Napoli il traguardo dei 100 anni! E’ un magnifico yacht a vela in legno costruito in Inghilterra nel 1923 dal famoso cantiere inglese Camper & Nicholsons.
A differenza che in precedenti edizioni, quest’anno Pilgrim, il ketch in legno di 14 metri appartenuto allo storico presidente del Savoia Pippo Dalla Vecchia (velista campione del mondo Tempest) non ha primeggiato. Tuttavia i tanti protagonisti della manifestazione napoletana hanno voluto ricordarlo con un applauso interminabile, che ha finito col commuovere un po’ tutti, in testa il figlio Emanuele, che utilizza la barca anche per il charter.
A conclusione della manifestazione il presidente del Savoia, Fabrizio Cattaneo della Volta, ha tenuto a manifestare tutta la propria soddisfazione per la buona riuscita della manifestazione, al cui successo hanno collaborato anche Marina Militare, Capitaneria di Porto, Aive, V Zona Fiv, Comune di Napoli, Università Parthenope, Yacht Club Capri, i Circoli Italia, Rari Nantes e Nautico e gli sponsor del Centro Porsche-Napoli Del Priore e Ventrella.