il nuovo Arcadia Sherpa Owner’s Suite

Varato il nuovo Arcadia Sherpa Owner’s Suite: una cabina in meno, ma spazio e comfort da record

di Sergio Troise
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NAPOLI - Nel mondo della nautica di lusso c’è un Made in Sud che continua a stupire per coraggio imprenditoriale, fantasia progettuale, tecnologia avanzata, conquista di mercati internazionali. Come l’Australia, dove l’esemplare numero 9 dello Sherpa di Arcadia Yacht raggiungerà l’armatore che l’ha ordinato in una nuova versione battezzata Owner’s Suite, la terza dopo Sun Lovers e Black Tie.

Prodotto nel cantiere di Torre Annunziata, alle porte di Napoli, anche questo nuovo Sherpa si distingue per la filosofia progettuale fondata su alcuni valori imprescindibili, come il rispetto per la natura e la capacità di porre l’uomo, ovvero l’armatore e i suoi ospiti, in contatto costante con l’ambiente circostante.

Proprio per questo anche la nona unità del fortunato modello di Arcadia prescinde totalmente dalla pura ricerca stilistica (assomiglia più a un rimorchiatore che a uno yacht) ma propone soluzioni mirate alla conquista di spazi vivibili, all’aperto e al chiuso, inimmaginabili su imbarcazioni tradizionali di pari dimensioni.

Soprattutto, viene confermato l’impegno ecologista, dimostrato dall’ampio uso di pannelli solari integrati nella sovrastruttura, allo scopo di ridurre l’uso dei generatori, e l’impiego di vetrature ad altissimo isolamento termico. Se a tutto ciò si somma la carena semidislocante ad alta efficienza, che consente di ridurre considerevolmente i consumi, si avrà chiara la vocazione di questo yacht che nessuno definirebbe bello, ma tutti non possono che apprezzarne i valori di efficienza, sostenibilità, funzionalità, comfort, convivialità, per non dire della sicurezza e della facilità di utilizzo (si può governare senza il supporto di un marinaio).

Rispetto agli altri Sherpa fin qui prodotti, questa versione Owner’s Suite conserva le misure di 18 metri per la lunghezza e di 5,60 per il baglio massimo, ma qui è stata eliminata una delle due cabine, su richiesta dell’armatore, il quale può contare ora su una suite di grandi dimensioni e su un’ampia zona salotto/lounge. Ciò favorisce il relax personale, ma migliora anche ospitalità e convivialità. Per gli ospiti è stato ricavato, tra l’altro, anche un utile day-toilet e, se non bastasse, a conferma della vocazione conviviale di questo nuovo modello sono state introdotte novità nelle dotazioni come il doppio frigorifero, un icemaker e una cantina dei vini.

Oltre alla impareggiabile area di 50 metri quadri destinata a fare da terrazza sul mare, tra i punti di forza di questo nuovo Sherpa si segnala l’ineguagliabile spazio di stivaggio: 23.000 litri sotto il ponte principale. La soluzione di un flush deck per l’area del main deck permette di stivare tutto e lasciare l’intero ponte libero e facilmente equipaggiabile per i più diversi utilizzi. E’ possibile dunque ospitare contemporaneamente tender e moto d’acqua, lasciando ancora ulteriore spazio per i giochi d’acqua e riserve di cibo, acqua e bibite. Inutile dire che per movimentare i toys ci sono un grande portellone idraulico d’accesso e una gru espressamente progettata.

Questa versione Owner’s Suite dello Sherpa, come detto, è destinata all’Australia. Ma Arcadia ha già in lavorazione un identico esemplare, il decimo della linea Sherpa, destinato all’area mediterranea: un chiaro segnale di vitalità del cantiere partenopeo, che ha tagliato il traguardo dei dieci anni di attività superando indenne le crisi post 2008 e post Covid 2020.

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Martedì 28 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-07-2020 11:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA