Aspi mette alla prova la guida autonoma

Aspi mette alla prova la guida autonoma: test in galleria superato con automazione di Livello 3

di Patrizia Licata
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Dopo l’entrata in esercizio dei primi 50 km di Intelligent Roads in A1 tra Firenze Sud e Firenze Nord e sul nodo urbano di Bologna, Autostrade per l’Italia (Aspi) porta avanti i progetti sull’auto autonoma con la sperimentazione di un sistema che consentirà ai veicoli di comunicare con l’infrastruttura stradale mantenendo lo stesso livello automazione, anche in assenza del segnale satellitare. Due le sperimentazioni condotte con successo: in ambiente protetto e in un tratto autostradale attualmente chiuso, ovvero la Galleria “Le Croci”, posizionata fra Calenzano e Barberino. A luglio i test proseguiranno sulla A8 e sulla A26: sarà la prima sperimentazione della guida autonoma su un tratto di autostrada aperto al traffico.

I progetti Intelligent Roads rientrano nel Programma “Mercury”, in cui tutte le società del Gruppo Autostrade per l’Italia partecipano agli obiettivi di innovazione. Infrastrutture moderne si traducono in un aumento della sicurezza, grazie ai nuovi sistemi automatizzati, e in una maggiore sostenibilità ambientale, grazie a una rete stradale pronta ad accogliere le auto elettriche e i nuovi servizi di mobilità.

Movyon, il centro per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Aspi, insieme al Politecnico di Milano ha ideato e testato una tecnologia che, basandosi sulla comunicazione wireless tra il veicolo e le antenne RSU (Roadside Unit) già distribuite lungo la rete, permette all’auto di ricevere informazioni utili al posizionamento di precisione (una tecnica di rilievo satellitare) e di mantenere il livello di automazione costante lungo il percorso. Durante i test condotti nei pressi di Firenze, è stata verificata la potenziale capacità dell’auto, opportunamente allestita e supportata dell’infrastruttura, di procedere senza l’intervento del guidatore, potendo così mantenere la guida autonoma di Livello 3 anche in galleria, o comunque in assenza di segnale satellitare.

“Il settore del trasporto su gomma – afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – sta attraversando una fase di trasformazione e innovazione caratterizzata da numerosi trend in evoluzione: l’elettrificazione dei veicoli, i nuovi servizi digitali di mobilità, la connettività e la guida autonoma. Con sperimentazioni all’avanguardia guardiamo al futuro e diventiamo protagonisti del cambiamento con l’obiettivo di rendere la nostra infrastruttura sempre più sicura, innovativa e connessa. Grazie al programma Mercury, supportiamo lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma, lavorando al miglioramento continuo dei livelli di affidabilità e sicurezza”.

“Con la nostra innovazione vogliamo dare un ruolo attivo all’operatore stradale per favorire quella che sarà una grande rivoluzione della mobilità”, dichiara Lorenzo Rossi, amministratore delegato di Movyon. “Stiamo sperimentando nuove soluzioni che supportino i veicoli a guida autonoma attraverso lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie avanzate e l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione già installati lungo la rete autostradale. È infatti l’infrastruttura che, dotata di sensori e sistemi di monitoraggio per la gestione del traffico e della sicurezza, ha una visione completa e sempre aggiornata della rete stradale e può integrare o ridondare le capacità tecnologiche che i veicoli stanno acquisendo, aumentandone i livelli di affidabilità e favorendone la diffusione”.

Movyon si occupa di sviluppo e integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems (ITS) ed è in prima linea nell’implementazione di tecnologie che permettono all’infrastruttura di supportare la guida autonoma. Utilizzando i sistemi ITS cooperativi (C-ITS), spiega Aspi, è possibile garantire lo scambio continuo di dati tra i mezzi e l’infrastruttura. In questo modo le auto possono comunicare tra loro (V2V o Vehicle to Vehicle) e con la sede autostradale (V2I o Vehicle to Infrastructure) per incrementare la sicurezza e la fluidità del traffico.

Nel prossimo futuro lo sviluppo delle infrastrutture sarà fondamentale per rendere la guida autonoma ancora più efficiente, sicura e confortevole. La digitalizzazione della rete stradale consentirà di superare la fase in cui il veicolo raccoglie in autonomia i dati solo grazie ai suoi sensori, permettendogli di ricevere più informazioni, anche in presenza di condizioni di scarsa visibilità o di ostacoli.

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Lunedì 26 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 27-06-2023 08:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA