Il premio Auto dell'Anno si svolge dal 1964 e oggi conta su una giuria di 59 giornalisti di 22 paesi diversi, sei dei quali sono italiani.

Auto dell’Anno 2024, ecco le sette finaliste: nessuna italiana e tutte con la spina

di Nicola Desiderio
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Il premio “Auto dell’Anno” entra nel vivo e, dopo la prima lista di modelli 28 modelli candidati diramata lo scorso 21 novembre, è arrivata la scrematura con la quale la giuria composta da 59 membri (di cui 6 italiani) provenienti da 22 paesi ha definito la griglia di quelli che si contenderanno il titolo per l’anno 2024 succedendo alla Jeep Avenger, vincitrice del titolo “Auto dell’Anno 2023”.

BMW Serie 5, BYD Seal, Kia EV9, Peugeot 3008, Renault Scénic, Toyota C-HR e Volvo EX30 sono le magnifiche sette dalle quali verrà fuori la vincitrice che, così come accade negli ultimi anni, sarà comunicata in occasione del Salone di Ginevra, il giorno 26 febbraio prossimo. Tutte, tranne la C-HR, sono elettriche native o hanno una versione elettrica, ma tutte hanno la spina. Nella prima categoria rientrano la Seal, la Scénic e la EX30, nella seconda la Serie 5 e la 3008 che ha già vinto il titolo nel 2017 con la seconda generazione. Anche la Scénic si è già fregiata del premio nel 1997 mentre la BMW è l’unico marchio a non averlo mai vinto pur essendovi arrivato più volte ad un passo.

La Peugeot lo ha vinto invece sei volte, così come la Peugeot, Toyota lo ha vinto 3 volte mentre la Kia, prima casa coreana a riuscirci, lo ha fatto suo nel 2022 con la EV6. Va ricordato inoltre che il costruttore più titolato del premio è proprio la Fiat (9 volte) sin dalla sua istituzione nel 1964: 124, 128, 127, Uno, Tipo, Punto, Bravo, Panda e 500 sono i modelli che hanno vinto attraversando un periodo storico fondamentale per la storia dell’automobile italiana nel corso del quale anche Alfa Romeo (due volte con 156 e 147) e Lancia (con la Delta nel 1980) hanno detto la loro. L’ultima auto italiana a poter dire la sua è stata la nuova Fiat 500 nel 2021, arrivata seconda dietro la Toyota Yaris, una delle quattro auto ad avere fatto il bis del premio insieme alle suddette 3008 e Scénic, alla Renault Clio e alla Volkswagen Golf.

La BMW Serie 5 di ottava generazione denominata G60 offre, per la prima volta nella sua storia, una variante elettrica accanto a quelle mild-hybrid 48 volt e ibride plug-in ricaricabili. La BYD Seal è una berlina dallo stile sinuoso e aerodinamico (cx di 0,218) lunga 4,8 metri con dotata di una raffinata tecnologia per la batterie (cell-to-body con celle “blade” a litio-ferro-fosfato) ed è l’unica del lotto a battere bandiera cinese. Delle due francesi, la Scénic ha fatto la scelta più radicale abbandonando del tutto i motori a combustione interna: è basata sulla stessa piattaforma CMF-EV della Mégane, ma promette un’autonomia maggiore fino a 620 km. Non è ancora sul mercato e il suo prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 50mila euro.

La Peugeot 3008 ha scelto invece di non tranciare completamente i ponti con il passato. È la prima auto del gruppo Stellantis ad adottare la piattaforma STLA e avrà un’autonomia in elettrico di 700 km, ma ci saranno anche versioni con sistema full-hybrid a 48 Volt, con motore integrato nel cambio doppia frizione a 7 rapporti, e ibrido plug-in. La Kia EV9, così come la EV6 vincitrice nel 2022, è basata sulla piattaforma E-GMP, allo stato dell’arte come tecnologia, ha un abitacolo fino a 7 posti in due configurazioni e un bagagliaio che arriva a 2,3 metri cubi. Al vertice anche l’elettronica di bordo e la ricerca di riduzione dell’impatto con l’ambiente attraverso materiali riciclati di vario tipo e di origine naturale.

Batte gli stessi tasti anche la EX30 che è la Volvo più piccola mai prodotta e la prima frutto al 100% della gestione Geely. Avanzata nella sicurezza, come da tradizione, punta tutto sul minimalismo per lo stile e l’ergonomia, ma anche sulle prestazioni con la versione da 315 kW a trazione integrale che brucia lo 0-100 km/h in 3,6 secondi. L’ultima delle contendenti è la Toyota C-HR di seconda generazione. Stile d’impatto, è stata sviluppata interamente in Europa e propone tre varianti full-hybrid (anche a trazione integrale), cavallo di battaglia del marchio, e un’inedita ibrida-plug-in altamente efficiente capace di viaggiare in elettrico per 66 km con emissioni di CO2 di 19 g/km. Il 26 febbraio vedremo chi vincerà.

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Domenica 3 Dicembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 04-12-2023 20:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA