Le auto blu saranno sempre meno

Auto Blu, in arrivo nuovi tagli: censimento
per i Ministeri, Viminale caso a parte

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ROMA - Un'altra scure si sta per abbattere sulle auto blu, entro giugno viene infatti a scadenza il secondo round di tagli. E intanto viene resa nota l'informativa messa a punto dalla Funzione Pubblica sulla base delle informazioni trasmesse da ciascun ente, in particolare dai ministeri che contano nei loro parcheggi, bocce ferme a fine febbraio, 148 auto.

Una cifra che però non include il Viminale. Al check-up hanno reagito anche alcune amministrazioni centrali diverse dai ministeri, che segnalano la presenza nei loro garage di altre 45 vetture. Quindi dal primo monitoraggio ne sono emerse circa 200. Il dato più solido è quello dei ministeri, sotto i riflettori sin dalle fasi iniziali della cura dimagrante.

Nell'informativa, presentata in Cdm a metà marzo, si sottolinea come «tutti» abbiano risposto alla chiamata della titolare della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che a inizio febbraio aveva chiesto di essere aggiornata sullo stato dell'arte, vista la roadmap stabilita per i tagli (la prima tappa, già passata, per i parchi auto più piccoli; la seconda fissata al 30 giugno per gli enti da 50 a 100 vetture; e l'ultima a conclusione d'anno). L'obiettivo è arrivare a massimo 5 per ciascuna amministrazione centrale (un'auto in più, a uso esclusivo, può essere prevista solo per il premier o il singolo ministro).

Dalle risposte ricevute dai ministeri emerge, si legge nel dossier, «la tendenza alla riduzione», in particolare, «tutti» quelli che dovevano rispettare la scadenza di febbraio «risultano conformi». Nei casi in cui si sorpassa il limite è solo perchè il decreto consente «di mantenere il noleggio delle vetture in essere sino alla naturale scadenza» del contratto. Nel documento si dà anche conto delle questioni aperte. Ecco che per gli Affari Esteri (7 auto), si spiega come rimanga da definire il calcolo di vetture adibite a specifiche unità di crisi.

Il dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti (5 auto), si precisa, sta provvedendo al ritiro delle vetture destinate, «in base a precedenti convenzioni, a tutte le alte cariche dello Stato». Il ministero dell'Economia (13 auto) «ha già operato una significativa contrazione» ma ha contratti che verranno a maturazione solo a «novembre 2016». La Difesa (30 auto) ha invece comunicato le riduzioni fatte in «tutti gli uffici di diretta collaborazione» avendo dato ordine all'intera amministrazione di rientrare sotto il tetto stabilito.

E, ancora, la cifra venuta fuori dal ministero dei Beni culturali (32) sconta le vetture presenti nelle sedi distaccate (le sovraintendenze), e lo stesso varrebbe per la Giustizia. Un discorso a parte viene fatto per il Viminale. «Rimane poi da definire», sottolinea l'informativa, «la situazione del ministero dell'Interno» per cui non sono disponibili cifre, dato che sarebbero «in corso scelte organizzative» volte proprio «ad assicurare la piena conformità» alle norme.

Tuttavia il ministero ha pronto un «piano di riduzione trasferendo 114 auto sul territorio e vendendo 70 auto di rappresentanza su E-bay; inoltre, altre 30 auto verranno destinate alla Digos e altre 40 al controllo del territorio». Non solo per fine anno tutti dovranno essere in regola, ma ciascuna amministrazione, compresi gli enti locali, dovrà dare conto delle auto blu in suo possesso (se non saranno fornite le informazioni scattano le sanzioni), così da rendere possibile il censimento permanente, che sbarcherà online da inizio 2016.


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Domenica 7 Giugno 2015 - Ultimo aggiornamento: 24-06-2015 13:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA