Colonnine elettriche per la ricarica a Roma

Auto elettriche, sos ricarica pubblica: inutilizzabile o mai collegata. Inchiesta su rete colonnine a Roma e Milano

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Installare le colonnine di ricarica non basta: bisogna attivarle e tenerle libere dalle soste ‘abusive’. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Quattroruote a Milano e a Roma, raccontata nel nuovo numero in uscita sabato. In particolare, a penalizzare la rete nella Capitale è il mancato allacciamento dei punti di ricarica alla rete di distribuzione dell’energia: alla fine di aprile, infatti, soltanto per gli impianti dell’operatore Enel X, 130 delle 300 infrastrutture installate risultavano scollegate dalla rete e, quindi, inutilizzabili a causa di iter burocratici interminabili. Possono, infatti, servire anni prima che le pratiche di autorizzazione ai lavori di scavo, complesse e per nulla digitalizzate, ricevano il via libera dai Municipi, le autorità amministrative territoriali competenti in materia.

Ma la burocrazia non è l’unico ostacolo alla mobilità digitale: l’indagine rivela, infatti, come in un giorno qualsiasi a Milano il 50% degli stalli presso le colonnine di ricarica (26 su un totale di 51 visitate, sia nel centro storico, sia in aree più periferiche) fossero occupati abusivamente da auto con motore a combustione o elettriche e ibride non connesse all’impianto. Colpa della maleducazione degli altri utenti della strada, nei confronti dei quali la polizia municipale non attua efficaci azioni di contrasto: soltanto su una delle vetture in sosta abusiva era, infatti, presente l’avviso d’infrazione. Tutto questo - come sottolineato nell’inchiesta - rischia di vanificare l’efficacia del piano di sostegno alla mobilità elettrica annunciato dal governo Draghi nel quadro del Pnrr, che prevede un parco di 6 milioni di auto elettriche e 21.250 nuovi punti pubblici di ricarica veloce e ultraveloce. 

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Sabato 29 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 31-05-2021 09:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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