MODENA - Voluto da Sergio Marchionne nel 2015, l’Innovation Lab di Modena occupa un’area di 33.744 metri quadri (14.000 coperti), ospita 1100 addetti provenienti da 17 Paesi, di età media attorno ai 37 anni (il 20% ne ha meno di 30) e opera in collegamento anche con le sedi di Grugliasco e Balocco. I simulatori rappresentano il cuore delle attività, ma “l’uomo rimane al centro di tutto sin dalle prime fasi di progettazione”.

Il lavoro nell’Innovation Lab è stato mai reso pubblico. Il nuovo corso della trasparenza è stato affidato dal ceo di FCA Manley ad Harald Wester (executive chairman)e Davide Grasso, ad della “nuova” Maserati. Joe Grace ricopre il ruolo di DT, Guglielmo Caviasso (processi digitali),Luca Dusini(dinamica), Andrea Floccardi (Adv Lab) e Vincenzo Petrella (ergonomia e qualità percepita) si occupano dei programmi di simulazione.

La visita all’Innovation Lab non ha svelato nulla della prima Maserati del nuovo corso. E’ trapelato però che l’auto sarà una 2 posti compatta, con motore posteriore-centrale e che un muletto su base Alfa 4C (uscita di produzione) ha già avviato i collaudi del nuovo propulsore: è ipotizzabile che sia di cubatura e potenza superiore a quello dell’Alfa (1750 Turbo) e che sarà predisposto anche per l’elettrificazione.

Gli ingegneri dell ’Innovation Lab non si occupano solo di auto ma anche di barche, nel caso specifico del trimarano Maserati Multi 70, imbarcazione laboratorio in continua evoluzione affidata a Giovanni Soldini, che nel 2020 tenterà il record della Manica. Sono state individuate possibili aree di miglioramento mediante simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) in grado di predire il comportamento del flusso che si instaura intorno alla barca.