La Lotus Emeya, anticipata da foto e filmati che la mostrano in penombra. Di sicuro sarà una grande berlina con prestazioni e una tecnologia al vertice della produzione mondiale.

Lotus Emeya, ecco il nome della Type 133, la nuova super gran turismo elettrica da oltre 900 cv

di Nicola Desiderio
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Si chiamerà Emeya e sarà presentata il prossimo 7 settembre la nuova Lotus finora nota semplicemente come Type 133, la berlina gran turismo che affiancherà la Eletre nella rivoluzione elettrica che la casa di Hethel, dal 2007 di proprietà d Geely, sta affrontando con l’ambizione di tornare ad essere uno dei punti di riferimento della sportività con volumi e numero di modelli mai visti prima.

La Emeya segue la filosofia più recente del naming di Lotus applicata alla già citata Eletre, all’Emira (unica ancora con motore a combustione interna) e all’ipersportiva Evija. In attesa di sapere le ragioni che hanno portato al nome Emeya, c’è da verificare che tutti iniziano per la lettera E di elettrico. Quel che è sicuro è che la Emeya sarà basata sulla stessa piattaforma EPA (Electric Premium Architecture) della Eletre condividendo, con ogni probabilità anche l’architettura elettrica e i sistemi di propulsione. Parliamo dunque di una lunghezza di circa 5 metri, una scocca che mescola acciaio ed alluminio e una batteria da 112 kWh di capacità allo stato dell’arte, visto che parliamo della Qilin di CATL con tecnologia cell-to-pack.

Tutto il sistema funziona ad 800 Volt e i motori sono accoppiati a inverter al carburo di silicio. La Eletre è offerta con potenza di 450 kW e 675 kW che dovrebbero essere confermati visto che parliamo di una vettura più leggera ed aerodinamica. Dunque possiamo immaginare uno 0-100 km/h ancora più rapido dei 2,95 secondi garantiti dalla Eletre R e un’autonomia sicuramente superiore ai 495 km e ai 600 km offerti dalla versione meno potente. Ad esaltare la guidabilità dovrebbero essere sicuramente confermato il sistema a 4 ruote sterzanti mentre è da verificare la presenza delle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico.

E a proposito di aerodinamica, la Emeya seguirà sicuramente i dettami applicati alla Evija e alla Eletre, ovvero la cosiddetta “porosità aerodinamica”, lo sfruttamento dei flussi d’aria convogliandoli all’interno del corpo vettura attraverso prese e sfoghi. Lecito attendersi un coefficiente di penetrazione migliore dello 0,26 della Eletre ottenuto anche grazie ai retrovisori sostituiti da telecamere e a sistemi di aerodinamica attiva. Dal filmato in penombra pubblicato dalla Lotus si vede infatti uno spoiler posteriore mobile. Altri elementi visibili sono i gruppi ottici: quelli anteriori formati da due segmenti luminosi sovrapposti e quello posteriore unico composto da una linea unica che si estende per tutta la larghezza della vettura.

La Emeya sarà prodotta a Wuhan, sulle stesse linee dalle quali escono già le Eletre e dalle quali usciranno anche le Type 134, il suv che si posizionerà poco al di sotto e, insieme agli altri modelli in arrivo, darà un’ulteriore spinta alle vendite di Lotus che, nelle intenzioni di Geely, dovrebbero raggiungere le 100mila unità entro il 2028.

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Venerdì 1 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 02-09-2023 10:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA