MG4 Electric

MG4 Electric, il modello della riscossa di uno storico brand. Ora guarda al futuro con ritrovato ottimismo

di Giampiero Bottino
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Dopo decenni di problemi e di continui cambiamenti di proprietà raramente forieri di risultati confortanti, sembra tornare il sereno nel cielo della MG. Il cambio di bandiera – dal blu, bianco e rosso della “Union Jack” alle cinque stelle gialle in campo rosso del vessillo cinese – apre infatti interessanti prospettive per il brand che nella prima metà del XX Secolo, con le sue agili e compatte spider, ha scritto pagine importanti nella storia dell’auto “made in England”.

L’ingresso nell’orbita della Saic (Shanghai automotive industry corporation) permette alla marca nata a Oxford 101 anni fa di guardare al futuro con ritrovato ottimismo, giustificato dall’accesso alle risorse finanziare e tecnologiche di un colosso che occupa il quarto posto tra i giganti dell’auto cinese. Un futuro magari lontano dalla creatività pionieristica delle origini, ma in linea con le nuove tendenze che stanno ridisegnando il mondo delle quattro ruote.

Lo conferma la composizione di una gamma prevalentemente orientata al mondo dei Suv-crossover, cioè alla fascia di mercato che soprattutto in Europa oggi raccoglie i maggiori consensi, lo ribadisce le scelta delle motorizzazioni che prevede quattro modelli 100% a batteria, un ibrido plug-in e due sole unità a benzina per coloro che non intendono rinunciare alla propulsione esclusivamente termica.

“Full electric” è per esempio la più recente proposta del marchio, battezzata in Europa MG4, che dal punto di vista dimensionale si colloca, con i suoi 4.287 mm di lunghezza, alla base dell’offerta. La silhouette filante che si raccorda a una coda non priva di tratti abbastanza spigolosi disegna una vettura nella quale alcuni tratti caratteristici di un crossover si mescolano con le linee tipiche di una hatchback a due volumi e cinque porte.

Un risultato gradevole, che conferisce alla MG4 un aspetto aggressivo ed è frutto della collaborazione tra il centro di design Saic di Shanghai, quello di design avanzato di Londra e il prestigioso Royal College of Arts che ha sede sempre nella capitale britannica. L’aggressività non si ferma al look, ma ha trovato conferma anche su strada, dove la nuova vettura ha esibito un carattere deciso ed equilibrato, un buon comfort e un’apprezzabile agilità. Il tutto condito ovviamente con accelerazioni brucianti, probabilmente il dono più gradito che la propulsione elettrica offre agli amanti delle prestazioni, generalmente piuttosto scettici nei confronti dei motori a elettroni.

A definire la personalità della vettura contribuiscono anche i giochi di luce nei quali i gruppi ottici anteriori, dal disegno fin troppo complesso, si caratterizzano per i 28 Led suddivisi in 6 strisce verticali sotto i quali si trova il tris che vede affiancati i fendinebbia, gli anabbaglianti e gli indicatori di direzione, anch’essi a Led. Altrettanto elaborate, soprattutto alle estremità, le luci posteriori che si caratterizzano per la striscia di 172 Led che corre a tutta larghezza. 

Nonostante le dimensioni abbastanza contenute, il passo lungo (2.705 mm) della MG4 ha consentito di realizzare un abitacolo in grado di accogliere comodamente cinque persone, oltre che un bagagliaio non enorme, ma dalla configurazione razionale, il cui volume varia da 350 a 1.165 litri. La buona qualità dei materiali e la generosa imbottitura delle sedute contribuiscono a rendere confortevole la vita a bordo, mentre la sobria semplicità degli interni ha “contagiato” anche il disegno minimalista della plancia, sulla quale svettano i due “indicatori” tecnologici, entrambi flottanti, e cioè il quadro strumenti digitale da 7 pollici e il più grande (10,25”) display dell’infotainment che consente di gestire, tra l’altro, il sistema di connettività MG iSmart grazie al quale è possibile utilizzare in viaggio le funzioni del proprio smartphone, come prevede la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay.

Disponibile soltanto con la trazione posteriore, la MG4 è stato il primo modello del brand a portare in Europa la piattaforma elettrica Msp del gruppo Saic, di cui è parte integrante l’innovativa batteria “One pack” che, essendo alta solo 11 cm grazie alla disposizione orizzontale delle celle, è la più compatta del settore e ha contribuito in modo sostanziale a ottimizzare lo sfruttamento dello spazio interno in una vettura di altezza piuttosto contenuta (1.504 mm).

Nel caso della MG4, questa evoluta batteria è disponibile nelle versioni da 51 e da 64 kWh. La meno potente equipaggia l’allestimento Standard che si colloca alla base dell’offerta con un prezzo che parte da 30.790 euro. In questa configurazione, la vettura dispone di 125 kW (170 cv) che la spingono fino a una velocità massima di 160 km orari, con un’accelerazione 0-100 in 7,7 secondi e la promessa di un’autonomia che può arrivare a 350 km.

Le due varianti più ricche – la Comfort che parte da 34.790 euro e la Luxury che ne costa 2mila in più – condividono invece la batteria da 64 kWh e la potenza di 204 cv, ma differiscono per quanto riguarda l’autonomia, che è rispettivamente di 450 e 435 km. Identica la velocità massima di 160 km/h, mentre pagano qualcosa rispetto alla versione base nell’accelerazione 0-100 che sale a 7,9 secondi proprio a causa del maggior peso della batteria, 

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Lunedì 12 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 15-06-2023 09:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA