Le gomme prodotte dopo il primo luglio dovranno essere accompagnate da etichetta

Anche gli pneumatici hanno l'etichetta:
adesso la scelta diventa più facile

di Giampiero Bottino
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MILANO - Entra in vigore il 1° novembre la grande novità introdotta dal Regolamento UE 1222/2009: l'etichetta degli pneumatici, sulla quale verranno sintetizzati - a tutela dei consumatori - alcuni parametri importanti legati all'efficienza economica, al rispetto dell'ambiente e alla sicurezza. I valori indicati sono infatti la resistenza al rotolamento, il rumore da rotolamento percepito all'esterno e l'aderenza sul bagnato.

L'obbligo.
A dover esibire l'etichetta colorata, che dovrà essere collocata in modo visibile nel punto vendita in prossimità delle relative coperture, riguarda tutti gli pneumatici per le auto e per i veicoli commerciali leggeri e pesanti prodotti dopo il 1° luglio 2012. L’etichettatura dei pneumatici non si applica invece alle gomme per moto, ai ricostruiti, agli off-road professionali, agli pneumatici racing e ad altre categorie specifiche. Si tratta di una ghiotta opportunità per il consumatore, perché gli fornisce degli elementi oggettivi di valutazione di alcune prestazioni importanti in precedenza neppure percepibili.

Rivoluzione a metà.
Ci sono comunque dei costruttori che avrebbero preferito un'etichetta più ricca, visto che quella approvata dalla UE esclude altre caratteristiche importanti per determinare le prestazioni complessive di uno pneumatico. E questo rende imprescindibile il consiglio e il supporto dei rivenditori specializzati per orientare al meglio le scelte del consumatore.

Precauzioni. Fatta la legge trovato l'inganno.
Poiché ogni etichetta si presta a possibili usi non corretti, se non addirittura alla contraffazione, sarà opportuno attivare al più un efficace sistema di controllo sul mercato per evitare abusi ai danni non solo dei consumatori, ma anche dei costruttori seri che hanno fatto propria la battaglia per l'adozione dell'etichetta. Lo sottolinea Fabio Bertolotti, direttore dell'Assogomma, l'associazione dei produttori di pneumatici: «La mancanza di controlli favorirebbe la frode in commercio, vanificando l'impegno tecnologico volto al costante miglioramento delle qualità degli pneumatici».

La pagella.
L'etichetta prevede sette classi di merito sia per la resistenza al rotolamento, sia per l’aderenza su bagnato. Le classi sono caratterizzate da una lettera compresa tra A (la più efficiente) e G. Riguardo alla resistenza, la differenza tra classe A e classe G può tradursi in un minor consumo di carburante fino al 7,5%, ma la percentuale può essere anche più elevata nel caso di mezzi pesanti. La stessa differenza in relazione all'aderenza su bagnato può tradursi in uno spazio di frenata inferiore del 30%, che a 80 km/h potrebbe arrivare a 18 mt in meno. Per quanto concerne il rumore da rotolamento i valori - espressi in decibel - sono evidenziati da barre suddivise in 3 classi. Tre barre nere indicano un valore che supera il futuro limite europeo obbligatorio. Due barre piene identificano un prodotto con rumorosità inferiore fino a 3db del limite, mentre se la differenza supera i 3 db lo pneumatico merita la promozione a pieni voti. Anche perché una riduzione di 3db significa dimezzare il rumore.

Istruzioni per l'uso.
Fedele al suo ruolo istituzionale, Assogomma non lesina consigli e chiarimenti. Ricordando per esempio che le informazioni sull'etichetta non richiedono una modifica della marcatura sui fianchi dei pneumatici. Meglio quindi confrontare le informazioni dell'etichetta con il materiale tecnico cartaceo o il sito web del costruttore degli pneumatici, al quale sarebbe opportuno segnalare eventuali difformità. L'associazione ricorda anche che l’etichetta deve informare su tutti i tre parametri previsti.

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Giovedì 18 Ottobre 2012 - Ultimo aggiornamento: 24-01-2013 03:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA