Una veduta dall'alto del Circuito Internazionale di Napoli

Sarno, sotto il Vesuvio una pista gioiello:
promossa a pieni voti da Schumi e Todt

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

SARNO - Forse non tutti lo sanno, ma a Sarno, alle falde del Vesuvio, c’è uno dei circuiti di kart più importanti del mondo. Da Michael Schumacher in giù lo hanno frequentato molti dei grandi dell’automobilismo arrivati alla Formula 1 passando per il karting. Per informazioni, chiedere a Hamilton, Kubica, Buemi, Alguersuari, Maldonado, Kobayashi, Rosberg, Kovalainen, D’Ambrosio, Hulkenberg, Di Resta, Liuzzi, Verstappen. E molti altri. Si chiama Circuito Internazionale Napoli e si snoda a cavallo delle province di Napoli e Salerno. Oltre alla pista, lunga 1680,81 metri, fanno parte del complesso una attrezzata area box, un paddock molto ampio, un hotel al servizio di piloti, squadre e pubblico; bar, ristorante, tribune, sala stampa, area Vip. Insomma, un kartodromo che fa il verso ai migliori autodromi del mondo e che viene considerato un modello dai massimi vertici della FIA e della CIK.

Sarno ospita varie attività motoristiche,
comprese gare (minori) di automobilismo, corsi di guida sicura e test. Ma il top è costituito dalle gare internazionali di kart, autentico fiore all’occhiello per i propietari (la famiglia Sorrentino), che a Sarno hanno ospitato, nel weekend dal 31 agosto al 2 settembre, la Coppa del Mondo delle categorie KZ1 e KZ2: una sorta di campionato mondiale in prova unica per piloti che gareggiano su piccoli mostri con motore 125 a 2 tempi, cambio a 6 marce, potenza di 40/42 cavalli, regime di rotazione fino a 14.000 giri, velocità massima, nei rettilinei più lunghi, vicina ai 160 km/h. Telai e motori sono di varia provenienza, mentre le gomme sono Bridgestone (KZ1) e Vega (KZ2). Ampio è anche il panorama delle squadre, in qualche caso gestite da nomi illustri, come la Art Grand Prix di Nicolas Todt, e la Zanardi/Tm/Vega. Non mancano sponsor noti anche in Formula 1, come Petronas (partner della squadra Mercedes di Schumacher e Rosberg), che affianca la Tony Kart.

Molti i personaggi di spicco che si sono fatti vedere a Sarno
in occasione delle gare di Coppa del Mondo. E molti i messaggi con firme prestigiose fatti pervenire agli organizzatori e ai concorrenti. Girando nel paddock, domenica mattina s’è visto Vitantonio Liuzzi, iridato di kart nel 2001 ed ex pilota di Formula 1 attualmente impegnato nella serie internazionale a ruote coperte della Superstars con la Mercedes C63 AMG della Caal Racing, team ufficiale di Mercedes AMG Italia. Con lui, anche Andrea Bartolini: l’ex campione del mondo FIA GT con la Maserati MC12 è infatti proprietario della scuderia Formula K, con cui hanno gareggiato a Sarno Giuseppe Annunziata e il belga Yannik De Brabander. Un messaggio di incoraggiamento ai partecipanti alla Coppa del Mondo è pervenuto da Michael Schumacher, il quale non ha mancato di sottolineare come «la scuola italiana di karting sia tra le migliori del mondo» e come il circuito Napoli di Sarno sia «degno di un grande evento come la Coppa del Mondo».

Altri messaggi gratificanti sono stati inviati dal presidente della Fia Jean Todt, che ha definito il circuito napoletano «senza dubbio un impianto fantastico per intere generazioni di piloti». In sintonia il presidente della CIK-FIA, Abdullah bin Isa Al Khalifa, che ha inviato un messaggio dal Barhein in cui si parla della pista ai piedi del Vesuvio come di «una tappa quasi inevitabile per il karting internazionale». Musica per le orecchie di Giuseppe Sorrentino, proprietario dell’impianto, con il quale si è voluto complimentare anche il vice presidente della CIK-FIA, l’olandese Kees van de Grint, che a Sarno ha gareggiato negli anni 90, e non ha dimenticato le caratteristiche del tracciato napoletano.

Il presidente dell’ACI-CSAI Angelo Sticchi Damiani, da parte sua, ha dichiarato:
«Il presidente Todt mi ha dato incarico di seguire ed analizzare il karting nell’interesse dell’intera federazione mondiale dell’automobile, cioè la FIA. Posso dire che l’Italia è all’avanguardia per capacità imprenditoriale e tecnica, e Sarno è un modello per capacità organizzative, volontà, passione». In rappresentanza della sottocommissione Kart, ha presenziato alla Coppa del Mondo il presidente Vittorio Loriga, anche lui entusiasta del circuito e dei suoi servizi. Pasquale Cilento, delegato regionale CSAI Campania, ha ricordato infine anche i meriti di alcuni piloti campani come Laudato e Celenta ed ha sottolineato una volta di più come «in un momento di crisi che attanaglia l’Italia ci sia nel Sud una realtà imprenditoriale come il Circuito Napoli di Sarno che si conferma tra le eccellenze del motorismo nel mondo».

L’olandese Bas Lammers (Praga/Parilla) ha vinto la finale della KZ1, mentre l’inglese Jordon Lennox-Lamb (Crg/Maxter/Vega) si è imposto nella KZ2. Le due categorie – vale la pena ricordarlo – prevedono la medesima regolamentazione tecnica e si distinguono esclusivamente per il livello dei piloti, divisi in base al curriculum. Le giornate di gara, dal venerdì alla domenica, sono state tutte molto movimentate e spettacolari, visto anche l’alto numero di concorrenti provenienti da ogni angolo del pianeta: ben 136 i verificati, 38 impegnati nella KZ1, 98 nella KZ2. Di questi, una cinquantina gli italiani; gli altri sono arrivati a Sarno da Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca e altri Paesi, compresi Australia e Nuova Zelanda.

Deluso, in KZ2, il figlio d’arte Max Verstappen,
che si era guadagnato la pole position in finale, ma alla partenza ha avuto una esitazione che gli ha compromesso la gara, a vantaggio dell’inglese Jordon Lennox Lamb, autore di una eccellente progressione dalle retrovie. Alle spalle del britannico della squadra italiana CRG, ha occupato gli altri due gradini del podio il tandem della Dr/Tm/Vega di Danilo Rossi costituito dal danese Antonsen e dal tedesco di chiare origini italiane Riccardo Negro. Ottavo il “padrone di casa” Felice Tiene (Italcorse/Tm/Vega), che ha stabilito anche il record sul giro in 58”844 alla media di 102,077 km/h.

Anche in KZ1 un italiano protagonista:
Paolo De Conto (Birel/BMB/Bridgestone) ha infatti scalato molte posizioni, fino a insidiare la prima piazza di Lammers, che lo ha battuto in volata dopo essersi insediato al comando a spese di Hanley e Kozlinski, partiti davanti a lui in prima fila. Alla fine, l’italiano ha ottenuto, con il secondo posto, anche un fantastico record sul giro in 58”384, alla media di 103,65 km/h. Terzo il poleman Ben Hanley (Art Gp/Tm/Bridgestone), staccato di appena mezzo secondo, ma deluso per non aver centrato il bersaglio massimo, al quale dichiaratamente aspirava.

  • condividi l'articolo
Martedì 4 Settembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 30-12-2012 19:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA