MILANO - Si rinnova la Splash, la monovolume da città della Suzuki lanciata nel 2008, salutata da ampi consensi e buoni risultati di vendita e ora, giunta a metà del ciclo di vita, reduce da un passaggio in sala-trucco che ne ha ritoccato i lineamenti nel tentativo di renderla ancor più giovane e sbarazzina rispetto al modello che sostituisce. Come sempre accade in questi casi, al centro delle attenzioni dei visagisti del marchio è stato il frontale, ora caratterizzato dalla griglia del radiatore diventata più ampia e connotata dal disegno a nido d'ape e dai fari multiriflesso che le regalano una sguardo hi-tech di buon impatto visivo.
Pur con dimensioni leggermente aumentate (è più lunga di 4,5 cm) a tutto vantaggio dello spazio disponibile a bordo, la Splash non ha perso nulla della sua prevalente vocazione cittadina, visto che la lunghezza complessiva non raggiunge la soglia dei 3,8 metri.

Due le motorizzazioni disponibili, entrambe a benzina con cilindrate e potenze adeguate al tipo d'impiego tutt'altro che sportivo di un'auto del genere. Si tratta del 3 cilindri 1.0 da 68 cv accreditato di 109 g/km di CO2 e del 4 cilindri 1.2 da 94 cv con 118 g/km di CO2 che diventano 131 se al posto del cambio meccanico si opta per la trasmissione automatica.

Dei due allestimenti previsti, il Gl base è disponibile solo con la motorizzazione da un litro, mentre il più ricco Gl Style è offerto con entrambi i propulsori, che posso essere anche equipaggiati a richiesta con lo Start&Stop che riduce ulteriormente i consumi nel traffico urbano.
A questa versione si aggiunge quella a Gpl - che in Suzuki hanno scherzosamente ribattezzato Guida più leggero - disponibile con un sovrapprezzo di 1.700 euro.

Per tutto il mese di giugno è previsto un prezzo di lancio leggero che per la variante con il 3 cilindri nell'allestimento Gl è fissato in 8.990 euro. La promozione comprende anche, per tutti i neopatentati ai quali la rinnovata Splash guarda con grande attenzione, un corso di guida sicura che potrebbe essere particolarmente apprezzato soprattutto dai genitori degli ancora inesperti piloti.