Un'evoluzione da stuntman sulla Ford Focus RS

Un giorno da stuntman. Con il “Go Faster” di Ford si prova l’emozione di essere protagonista di un film

di Nicola Desiderio
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LONDRA - Motore... azione e ancora motore. Soprattutto se di fronte alla cinepresa ci sono le automobili, quegli esseri nel cui petto di metallo si muovono pistoni ed emozioni. Ed è con quello che recitano insieme a chi ne tiene il volante, ne muove la leva e ne spinge il pedale. Così si sono consegnate al mito decine e decine di auto che, al di là dei plateali product placement – vedasi: pubblicità occulta – figli del vil denaro, sono entrate nel cuore del pubblico con la sincerità di una storia vera o di un film da amare più della realtà stessa. Questa è la magia del cinema, questa è la magia dei motori. Se poi le unisci e fai pagare il biglietto a chi vuole essere il protagonista di questo magico incrocio, ecco che entri nel cinema, non quello dove i film si vedono, ma si fanno; anche se solo per gioco, anche se solo per un giorno. Comincia il gioco.

Mettiamo che c’è un “chase movie” da girare e siete stati scritturati per esserne il protagonista, mettiamo che per girare tutte le scene di inseguimento ci voglia un’abilità da stuntman e mettiamo che alla fine della giornata possiate mostrare ai vostri amici il manifesto del film con la vostra faccia e il trailer che vi vede come star assoluta in tutte le azioni salienti, manco foste Paul Walker in uno dei tanti “Fast and Furious”. È questa la formula di “Go Faster”, un’esperienza messa a punto da Ford che l’ha battezzata evidentemente in assonanza con il proprio claim di comunicazione (“go further”). Altro che “product placement”: qui parliamo di “product setting” ovvero della costruzione di un ambientazione filmica artificiale incentrata sul prodotto e sul cliente. Volendo fare un parallelo sul terreno della teoria della comunicazione, potremmo parlare di “filmoide”, cioè di un film che non esiste, ma così verosimile nelle sue manifestazioni esteriori ed emotive, da sembrare tale. Non a caso, l’inventore del neologismo “fattoide” fu lo scrittore Norman Mailer sulla biografia “Marilyn” definendolo come «fatto che non esiste prima di apparire in una rivista o un giornale».

Ecco: chi partecipa a Go Faster diventa l’attore che non è mai stato e mai sarà di un film che non andrà mai in sala. La casa dell’Ovale Blu ha compiuto questo esperimento dal 13 al 22 di ottobre a Barking, nelle periferia Est di Londra: con 99 sterline si diventa Wheels, il protagonista di Go Faster. Wheels è stato incastrato dai suoi compagni di banda dopo un colpo al casino e dopo 5 anni è uscito di galera e vuole fargliela pagare. Come andrà a finire? Non importa, qui il divertimento è vivere in poche ore il “making of” della pellicola facendo tutta la trafila dell’attore nella quale è compreso un addestramento da vero stuntman. Nella trasmutazione della realtà è prevista anche quella delle professionalità: per un attore che non è attore, ci sono invece gli attori che fanno il regista, il produttore, il direttore della fotografia e tutte le altre figure presenti sul set.

Gli unici che fanno se stessi sono gli stuntman e – guarda caso – le automobili: la Ford Focus RS, spinta da un 2,3 litri turbo da 350 cv con trazione integrale a controllo elettronico, e la Ford Mustang con motore V8 5 litri da 421 cv con cambio automatico. Prima di mettersi al volante e affidarsi alle loro cure, l’interprete di Wheels deve studiarsi un breve copione, posare per la foto che apparirà sul manifesto promozionale e recitare un paio di brevissimi scene in un piccolo studio di posa. Poi si va in pista per imparare a fare tre manovre: il drifting, ovvero la sbandata controllata, il parcheggio in testa coda e infine il cosiddetto “J turn” ovvero l’inversione di marcia in retromarcia.
Una volta terminato questo corso accelerato nel vero senso della parola, si gira la scena che passa al montaggio.

Il divertimento è assicurato, ma ancora più sorprendente è il risultato: un vero trailer e un manifesto con la vostra faccia ambientata. Provate a mostrare entrambi ai vostri amici e tutti, senza alcuna distinzione, cadranno nel tranello: penseranno che siete diventati attori veri di un film che sarà a breve nelle sale. Tale è il tasso di verosimiglianza con un film vero che tutti saranno portati a pensare che quello che state mostrando loro è la verità invece è un fattoide, anzi un filmoide. Go Faster arriverà a breve anche in Spagna e si sta studiando anche come portarlo in altri paesi. Italia compresa.

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Giovedì 26 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 10:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA