La Seat Leon di nuova generazione: la parentela con sua maestà Golf è evidente

Seat Leon, la tedesca di Spagna:
l'unica della classe con i fari tutti a Led

di Nicola Desiderio
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MALAGA - La nuova Seat Leon arriva sul mercato per dire la sua meglio di quanto sia riuscita a fare finora e ci prova con le armi migliori messe a disposizione dal gruppo Volkswagen cui la casa spagnola appartiene. La base tecnica è infatti identica a quella della nuova Golf – e dell’Audi A3 – con la quale condivide buona parte dello sviluppo e la piattaforma modulare MQB, con tutto il suo carico di innovazioni costruttive e di tecnologia per la sicurezza e non solo.

Vice Golf per tradizione.
Vero anche che la Leon è stata sempre una Golf sotto mentite spoglie, ma stavolta lo dà molto di più a vedere, soprattutto nello stile che esprime il nuovo posizionamento di Seat, dunque meno spazio all’originale e al lato latino e più invece alla razionalità teutonica. Lo si vede dalle linee meno ardite. Certo la Leon precedente era figlia della matita di Walter de’ Silva, quando però si voleva fare del marchio iberico l’Alfa Romeo di Spagna. Oggi invece la compatta di Martorell ha un carattere più familiare, meno ardito, fatto più per rassicurare che per sedurre. Lunga 4,26 metri, ha un passo di 2,64 metri dunque è più corta di 5 cm e la distanza tra le ruote è invece cresciuta di 6 cm e questo vuol dire che gli sbalzi sono diminuiti. A spiccare sono in particolare i fianchi con i due tagli sopra i parafanghi e il montante posteriore triangolare mentre il frontale ha la calandra più ampia che porta il nuovo logo e i nuovi gruppi ottici anteriori caratterizzati dalla linea inferiore spezzata e da una novità tecnica assoluta.

Solo lei ha lo sguardo a Led.
La Seat Leon è infatti la prima vettura in assoluto di questo segmento a poter montare i fari interamente a Led, una particolarità tecnica che non possono vantare neppure auto molto più costose. Dunque al posto delle lampadine – alogene o allo xeno che siano – ci sono diodi luminosi di potenza. La cornice è tubolare e in mezzo ci due Led preposti alle luci di posizione e diurne e due parabole. In quella superiore ci sono 6 Led e servono per gli anabbaglianti, quella inferiore con 3 led funge da rinforzo per gli abbaglianti. Il pregio dei fari a Led sono molteplici. Il primo è la temperatura della luce di 5.500 Kelvin, talmente bianca da rendere la visione notturna più efficace e riposante. Il secondo è la durata, quanto la vita dell’intera vettura. Il terzo è il consumo: solo 20 Watt complessivi e questo vuol dire anche minore consumo di carburante. Inoltre, quando si viaggia oltre i 110 km/h per più di 30 secondi, il fascio luminoso viene automaticamente alzato per migliorare la visibilità.

Tecnologia made in Wolfsburg.
La nuova Leon prende dalla Golf anche gran parte della sua tecnologia visibile e invisibile. Cominciando da quest’ultima, la scocca costituita quasi completamente da acciai speciali, il 38% lavorati a caldo. Così la Leon può essere più leggera di 90 kg (-8%) e più rigida del 15%, fattori che, insieme ai progressi sui motori e a un’aerodinamica migliorata del 10%, determinano un’efficienza migliorata in media del 15% con punte del 22%. Questo fa sì anche che la Leon sia più sicura di suo, senza considerare tutta l’elettronica presente. Per quanto riguarda quella che si vede, basta scorrere la lista dei dispositivi presenti – di serie o in optional – sulla vettura. Insieme ai 7 airbag ci sono infatti l’assistenza per il cambio corsia, il controllo della stanchezza, il controllo di stabilità dotato di programma per evitare la collisione multipla e più avanti ci saranno anche frenata automatica, cruise control adattativo e riconoscimento automatico della segnaletica stradale. Ci sono anche i fari anteriori a commutazione automatica, il sistema di parcheggio semiautomatico e il nuovo sistema infotelematico con schermo da 5 o 5,8 pollici con sensore di prossimità.

La maturità si vede dentro.
Dopo averla vista da fuori e aver scorso la lista delle doti tecnologiche della nuova Leon, vediamone l’abitacolo. Grazie al passo allungato e agli sbalzi accorciati, la spagnola ha più spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli. Per le gambe infatti ci sono 14 mm in più, 10 mm anche per le spalle e il risultato è che dentro la Leon si sta davvero bene, anche in 5. Il vano bagagli cresce da 341 a 380 litri e, abbattendo il divano posteriore 60/40, si arriva a 1.210 litri. Certo il rivestimento non è eccellente e la soglia presenta un grosso scalino con il piano, ma è regolare. Nettamente migliorate invece la sensazione di qualità e la luminosità. La Leon precedente aveva una finestratura ridotta al minimo con montanti enormi e lunotto piccolo, questo influiva anche sulla visibilità. Oggi invece si rimane stupiti per quanto sottile sia il montante anteriore e quanto bene si veda dietro sia in marcia sia in manovra. La plancia poi è evidentemente figlia di quella della Golf e, se la qualità di esecuzione non è pari, finalmente si vedono plastiche morbide ed opache persino in tinta bicolore, parti in metallo, superfici in nero piano e altre attenzioni che danno alla spagnola un tono decisamente più maturo. La sportività rimane nella grafica della strumentazione mentre il posto guida è caratterizzato da una pedaliera leggermente spostata verso il centro e da un volante che avremmo voluto un po’ più verticale.

A tutta diretta per i motori.
Per i motori la scelta è sconfinata e tutti sono ad iniezione diretta con turbocompressore. Al lancio ci sono l’1.4 TSI da 122 cv con stop&start e i diesel 2 litri da 150 cv e 1.6 da 90 o 105 cv che nella migliore configurazione assicurano un consumo di 3,8 litri/km e 99 g/kmm di CO2. In arrivo l’1.2 TSI da 86 o 105 cv e i cambi DSG a doppia frizione a 6 o 7 rapporti mentre per le versioni FR ci saranno l’1.8 TSI da 180 cv un 2 litri TDI potenziato a 184 cv. Ma non è finita qui perché ci sarà un 1.4 TSI da 140 cv con disattivazione selettiva dei cilindri e un altro a metano da 110 e 89 g/km di CO2. Ancora meglio farà la versione Ecomotive 1.6 TDI. Tecnicamente bisogna anche dire che le versioni con potenza fino a 150 cv hanno il retrotreno ad assale torcente mentre quelle più prestanti hanno quello più sofisticato con 4 bracci per ruota che prima era generalizzato su tutta la gamma. Esigenze di costo e anche di peso – l’assale torcente pesa 13 kg in meno – hanno portato a fare questa scelta, del tutto analoga a quella della Golf dove però la soglia è stata fissata a 120 cv. Le FR inoltre hanno l’assetto sportivo ribassato di 15 mm.

Su strada è tutta sua cugina.
Retrotreno a 4 bracci o a ponte torcente, una cosa è sicura: in entrambi i casi su strada la Leon si comporta in modo esemplare. Davvero silenziosa anche a velocità oltre il codice, la spagnola ha uno sterzo preciso e omogeneo nella risposta e si appoggia sulle ruote esterne in modo rapido e convinto con un rollio e un beccheggio davvero minimi dando una grande sensazione di sicurezza. La si guidi sul misto o si affrontino in velocità i curvoni, la Leon si fa trovare sempre pronta coniugando al meglio agilità e stabilità. A sottolineare questo carattere poi ci sono i motori. L’1.2 da 105 cv che abbiamo provato sorprende per l’elasticità e il brio dando la sensazione di essere decisamente più grande di quello che è. Questo lascia immaginare che la guida della Leon con gli altri motori in gamma possa essere ancora più gratificante. Molto buono anche l’assorbimento sullo sconnesso e potenti e modulabili i freni.

Led per tutte al lancio.
La nuova Seat Leon è già in prevendita, ma le consegne partono il 19 gennaio prossimo. Il listino prevede tre allestimenti (Reference, Style e FR), tutte con ESP, 7 airbag, chiusura centralizzata e climatizzatore. I prezzi partono da 17.370 euro, ma per chi la ordina entro il 31 dicembre c’è uno sconto di 1.200 euro e in omaggio ci sono i fari anteriori a Led, una chicca che porta il vantaggio per il cliente fino a 2.390 euro. Per fare un esempio, la 1.6 TDI Style ordinata da qui alla fine dell’anno costa 20.450 euro e ha: fari anteriori Full Led, cerchi in lega da 16 pollici, climatizzatore bizona automatico, sistema audio evoluto, vivavoce Bluetooth, specchietti riscaldabili, cruise control, bracciolo centrale regolabile, rivestimento in pelle per volante, pomello del cambio e leva del freno a mano, ed ESP completato dall’assistenza alla partenza in salita e dal differenziale autobloccante elettronico. E non è finita qui perché il 2013 porterà due grandi novità per Leon: la coupé 3 porte SC e la station wagon ST. Più avanti sarà invece il turno della Cupra.

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Domenica 18 Novembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 03-02-2013 07:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA