Anche il settore dei veicoli commerciali vive una transizione energetica lenta e, per quanto ci sia la consapevolezza che il diesel (anche con il mild-hybrid) sia destinato a recitare un ruolo predominante per molto tempo ancora, la quota delle alimentazioni alternative rimane bassa e anzi cala. L’elettrico infatti nei primi 4 mesi è al 2,7% rispetto al 3,4% dell’intero 2023 (la metà del 7% registrato in Europa), ma nel noleggio raggiunge il 5,7%. Una dinamica che conferma, anche in questa fascia di mercato, come le formule di utilizzo diano maggiore fiducia nelle fasi di passaggio e che per i costruttori c’è spazio per nuove iniziativa commerciali. Iveco ha rotto il ghiaccio con GATE, sigla che vuol dire Green & Advanced Transport Ecosystem.
Nei fatti, è una società separata da Iveco che ha l’obiettivo di semplificare la transizione con formule pay-per-use dedicate ai veicoli commerciali e pesanti a emissioni zero.
La prima consegna è avvenuta lo scorso febbraio con un eDaily furgone da 4,2 tonnellate dotato di motore da 140 kW e tre batterie modulari per una capacità lorda di 111 kWh (105 kWh netti), attraverso il concessionario Orecchia a Chrono Express, società che cura alcuni aspetti della logistica per lo stesso gruppo Iveco. Siamo dunque ad uno stato poco più che sperimentale, ma che coinvolge tutte le figure operative e che può fornire preziosi elementi di esperienza per affinare lo schema in vista dell’allargamento dell’offerta sia di prodotti finanziari sia di veicoli, a cominciare dall’S-eWay, elettrico e fuel cell, e proseguendo con il commerciale leggero realizzato su base Hyundai e che sarà presentato a settembre.