il nuovo Fiart P54

Stile, spazio, lusso e prestazioni da grande yacht: ecco il nuovo Fiart P54 firmato dall’archistar Stefano Pastrovich

di Sergio Troise
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NAPOLI - Una cosa è aggiornare la gamma, ben altra è dare una svolta radicale alla propria produzione, con il proposito di stupire e di conquistare fasce di mercato finora inesplorate. E’ quanto sta avvenendo in casa Fiart, il cantiere di Baia (Napoli) che nel 1960 realizzò, primo in Europa, la prima barca in vetroresina; negli anni 80 fu tra i primi a sostituire le leve di comando con il joystick; nel nuovo secolo ha rivisitato lo stile delle proprie barche dai 30 ai 60 piedi e ha introdotto, primo in Italia, la divisione Fiart Rent dedicata alla locazione di imbarcazioni prodotte dallo stesso cantiere. Tra il 2019 e il 2022 le virate più significative, con il lancio di un nuovo marchio (Cetera) per uno yacht di 60 piedi firmato da Francesco Guida, e con il riassetto societario, che dal 2021 può contare su un organigramma tutto nuovo.

Ora è la volta di P54, barca planante di 16,50 metri (fuori tutto dovrebbe sfiorare i 18) progettata da un consulente esterno del calibro di Stefano Pastrovich, architetto di fama mondiale, un passato con Wally e tanti progetti firmati per yacht e superyacht che hanno scritto la storia della grande nautica. Preannunciata giusto un anno fa a Cannes, quando era stato realizzato solo un modellino in scala, la nuova barca del cantiere controllato dalla famiglia Di Luggo (Giancarlo nel ruolo di amministratore delegato, la sorella Anna Laura in quello di presidente) è stata appena varata e farà il suo debutto in anteprima mondiale allo Yachting Festival di Cannes (6-11 settembre). Subito dopo, dal 22 al 27, sarà in passerella nel salone di casa, a Genova.

Diversa da tutte le barche finora prodotte da Fiart, la nuova P54 viene descritta dallo stesso Pastrovich come “un prodotto rivoluzionario, che promette lusso, spazio, estetica e vivibilità da record in soli 54 piedi”. L’obiettivo dichiarato, del resto, era ben chiaro sin dall’inizio: assicurare in uno spazio tutto sommato contenuto, i pregi generalmente assicurati da yacht di dimensioni maggiori. Un lavoro tutt’altro che semplice, che si distingue sin dal nome, con quella P che può indicare sia Pastrovich sia un tributo alla passione che da sempre la Fiart ha messo nella realizzazione delle sue barche.

A 20 giorni dalla presentazione ufficiale siamo in grado di anticiparvi i contenuti principali di questa barca destinata a segnare una svolta nella produzione di Fiart. Come? Proponendosi come day cruiser, chase boat, mezzo da crociera ideale per i weekend, e non solo. Tutto ciò con un livello di lusso sartoriale da superyacht. Basti dire, in proposito, che la cura dei dettagli è stata maniacale e che la scelta dei materiali ha consentito di creare ambienti sofisticati con legni pregiati come rovere, frassino, ebano e ampio uso di tessuti eleganti anche alle pareti. Con l’enfasi tipica dei lanci commerciali viene ricordato dal cantiere, alla vigilia del vernissage in Costa Azzurra, che “l’armatore e le sue esigenze vengono poste al centro della scena”, e viene sottolineato che “la barca ha tutte le disposizioni e i comfort di una villa al mare, capace di scivolare sulle onde.”

Sul piano strutturale, P54 poggia su una carena sportiva, in grado di assicurare buone prestazioni, supportate dalla motorizzazione Volvo Penta IPS 900 da 700 hp (non dichiarati, per ora, velocità massima, consumi ed autonomia). Dal punto di vista estetico, la barca si distingue per una linea non convenzionale per Fiart, con la prua alta e larga, l’ancora a scomparsa, la poppa rovescia, il profilo del cavallino sbilanciato in avanti, il parabrezza a tutto baglio. In cantiere si sbilanciano nel dire che “esteticamente la barca presenta una linea innovativa, muscolosa, allo stesso tempo leggera e slanciata, ma in realtà ha molto volume e spazio al suo interno ed è in grado di regalare respiro e un insospettabile comfort”.

La finestratura laterale è importante, attraversa l’intero scafo regalando luminosità agli interni. La coperta è pensata per creare uno spazio abitativo a partire da prua, dove l’elemento caratterizzante è il “laghetto” centrale, una zona incassata, protetta lateralmente dalla murata rialzata rispetto al piano di calpestio. Nella parte centrale è stato creato un passaggio naturale tra le zone di poppa e di prua, eliminando i corridoi e le passerelle, in modo da aumentare spazio interno e sicurezza.

L’hard-top è un optional che può essere installato anche in un secondo momento. In tal modo l’armatore può decidere di avere una barca open e utilizzare i tendalini per fare ombra, oppure creare uno spazio centrale riparato, che diventa un soggiorno con un comodo divano e tavolo da pranzo. Due comodi gradini conducono alla zona di poppa, dove è installata una plancetta abbattibile con meccanismo elettro-idraulico che aprendosi permette di avere una grande “spiaggia” per immergersi in acqua. Non solo: salendo e scendendo, il portello diventa il mezzo per accedere all’altezza del garage, estrarre un tender di lunghezza fino a 2,60 metri e calarlo in mare, oppure utilizzare la piattaforma per scendere in banchina. Al di là di questi aspetti mirati ad esaltare la funzionalità, vale la pena ricordare che comodi divani e un mobile cucina esterno, sistemato dietro la consolle di comando, completano arredi e dotazioni.

Ma ciò che davvero stupirà i visitatori dei saloni di Cannes e Genova sarà la “scoperta” degli interni del P54. Per esaltare l’esclusività è stato allestito un ambiente lussuoso, arredato con pregiate finiture ed essenze nobili, come frassino fumé spazzolato, ebano con verniciatura a 100 gloss, pelle Frau, acciai lucidi e bruniti per i particolari, pannelli in tessuto sulle murate e sul cielino, parquet in rovere. Decisamente non convenzionale la zona living, con tavolo da pranzo a 6 posti e arredi di qualità eccelsa. Discorso simile per i bagni, degni di un hotel a 5 stelle. Roba da super yacht, mai vista su una barca di 54 piedi.

Il nuovo gioiello di Fiart sarà disponibile in due versioni: con due grandi cabine armatoriali, oppure con cabina armatoriale a poppa e due cabine a prua, quest’ultima divisa da un sistema di gavoni scorrevoli trasformabili in mini suite. In entrambe le soluzioni i tre bagni sono open space con doccia dedicata e wc separato. La zona della dinette si trova al di sotto della zona centrale ed è caratterizzata, come detto, da arredi e materiali simili a quelli di un loft di lusso.

Le cabine di prua possono essere messe in comunicazione tramite un sistema di armadiature scorrevoli centrali, diventando un’unica zona ampia e confortevole come una “suite” armatoriale. Dall’esterno si accede inoltre alla cabina del marinaio, anche questa dotata di un bagno privato. La zona cucina è fornita delle migliori dotazioni ed elettrodomestici: piano cottura e cappa aspirante, lavastoviglie e lavandino.

Il prezzo del Fiart P54 sarà comunicato soltanto a Cannes. Intanto è fuor di dubbio che la barca dovrà misurarsi con concorrenti italiani di grosso calibro, come Pershing e Rizzardi, che nella fascia di mercato riservata agli open tra i 16 e i 18 metri rappresentano autentiche eccellenze del Made in Italy.

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Venerdì 19 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 20-10-2022 18:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA