Eugenio Franzetti, a capo della divisione motorsport di DS

DS è sempre protagonista, Franzetti: «Siamo la sola squadra che mette in pista due campioni di FE»

di Alberto Sabbatini
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Nella Formula E che approda a Roma, lui è uno dei soli due italiani che sarà al muretto dei box a guidare una squadra in lizza per la vittoria. Eugenio Franzetti, milanese, ed è il capo della divisione motorsport di DS, la squadra francese che partecipa al mondiale delle monoposto elettriche. DS è uno dei tanti marchi della galassia Stellantis ed è quello più dedicato all’elettrificazione. Da quest’anno DS si è legata alla squadra americana Penske con ambizioni ancora maggiori. Uno squadrone fortissimo che sulla carta abbina la tecnologia delle monoposto DS, che hanno vinto numerosi titoli in passato, con l’esperienza di due ex piloti di F1 nonché già campioni del mondo di Formula E: il francese Jean-Eric Vergne, iridato nel 2018 e 2019 e il belga Stoffel Vandoorne campione lo scorso anno. Eppure dopo 12 gare di campionato, la squadra DS non ha concretizzato le ambizioni con cui era partita.

«Abbiamo pagato l’apprendistato con le nuove monoposto di Generazione 3», spiega Franzetti. «Da quest’anno la Formula E ha cambiato il regolamento tecnico e sono state introdotte nuove vetture nel campionato, quelle chiamate in gergo Gen3”. Si tratta di monoposto molto più performanti del passato, che per la prima volta montano due motori elettrici: uno anteriore utilizzato esclusivamente per la rigenerazione della frenata e uno posteriore, che spinge e rigenera fino a 350 kW che corrispondono a 480 cavalli. Queste nuove monoposto si sono rivelate però molto più difficili a mettere a punto. Noi abbiamo faticato molto a trovare la competitività nelle prime tre gare stagionali, e lì abbiamo perso punti preziosi rispetto agli avversari. Poi dal quarto round del campionato le cose hanno cominciato ad andare meglio: Vergne ha vinto una gara, in un’altra è andato a podio. E da lì in poi siamo sempre stati al vertice, a parte alcuni imprevisti che ci hanno tolto punti importanti». Ora Vergne è 5° in campionato con 97 punti. Roma è l’ultima spiaggia per DS per togliersi buone soddisfazioni. «È una pista difficile, ma ora abbiamo ritrovato la competitività. Ci sono ancora quattro gare da disputare e matematicamente Vergne può ancora giocarsela».

Ma avere due piloti velocissimi e blasonati è proprio determinante in Formula E? Oppure conta molto di più la macchina come in F1? Franzetti ha un’opinione precisa. «Se in F1 la monoposto conta molto più del pilota, in Formula E i rapporti si invertono: il pilota è molto più determinante dell’auto. Direi che conta per il 70%. Per andare forte in Formula E contano due cose: l’aggressività nella guida perché le prestazioni delle auto sono simili, e la corretta gestione della frenata. Per questo il pilota è così importante. La frenata di una monoposto Formula E non è come quelle classiche perché le auto non si fermano solo mediante i tradizionali dischi freno, ma con l’utilizzo dei motori elettrici che in frenata girano al contrario rallentando la macchina. Si chiama rigenerazione. Oltre a rallentare l’auto, questo fenomeno genera energia che viene riaccumulata nelle batterie e può essere usata per prolungare l’autonomia della vettura. L’abilità del pilota nella difficile fase della frenata diventa perciò determinante». Tra l’altro questa caratteristica tecnica della Formula E è quella che può essere più utile per migliorare le auto elettriche tradizionali.


«In un’auto elettrica raggiungere la massima efficienza è fondamentale», conclude Franzetti. «Le Formula E gen.3 hanno fatto progressi enormi. Le nostre monoposto hanno un motore elettrico che sviluppa 350 kW ma è piccolo come una bottiglia del latte, le batterie da 48 kWh sono molto più leggere e compatte di prima. Fa impressione pensare che una Formula E oggi, può recuperare fino al 45/48% dell’energia utilizzata durante la gara! Perciò queste corse diventano una formidabile palestra tecnologica per migliorare le auto elettriche del futuro e serviranno a costruire auto stradali molto più efficienti e leggere di quelle attuali».

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Sabato 15 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-08-2023 18:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA