Pascal Wehrlein nella cerimonia del firma autografi

Wehrlein (Porsche): «A Roma ci sono diversi tipi di asfalto. Non è facile trovare l'assetto giusto. Ma voglio vincere i due EPrix»

di Mattia Eccheli
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ROMA - «Voglio vincere tutte e due le gare», sorride Pascal Wehrlein, che fino a qualche minuto prima ha posato per foto e firmato autografi ai bambini di una scolaresca a passeggio nella pit lane. «E voglio anche la pole e il giro veloce», precisa, sempre sorridendo. Il tedesco della Tag Heuer Porsche (che è in testa alla graduatoria a squadre) non è arrogante, ma sicuramente determinato. A Portland ha dovuto cedere il comando della classifica individuale della Formula E, della quale sabato e domenica a Roma si corrono gli ePrix numero 13 e 14.

«Non credo che cadranno i verdetti», risponde alla domanda se dalla Città Eterna qualcuno andrà a casa con il titolo. Wehrlein insegue a 16 punti Jake Dennis (Avalanche Andretti), che corre con la stessa monoposto fornita dalla casa di Stoccarda alla squadra americana. E Nick Cassidy (Envision, con la monoposto Jaguar) a 15. «Come a Jakarta – ricorda – conta la qualifica. A Roma, che ha un tracciato che mi piace molto, non è impossibile sorpassare, ma è difficile». Antonio Felix Da Costa, il compagno di squadra reduce dal terzo posto americano, si “accontenta” di vincere entrambe le gare romane: «Non so che gara sarà – dice – ma qui la gestione dell'energia sarà meno complicata rispetto a quella di altri tracciati». A Portland, ad esempio, le monoposto arrivavano spesso a ventaglio di curva: «A dire la verità – aggiunge – ho avuto anche riscontri positivi perché i tifosi mi hanno detto che era bello vedere le macchine così vicine».

Le insidie del circuito capitolino sono nelle temperature e nel fondo: «Ci sono diversi tipi di asfalto e non è semplice trovare l'assetto giusto, ma sono cose che conosciamo», concede Wehrlein. Che non nasconde che preferirebbe correre in notturna: «Come a Riad, ad esempio. E anche a Jakarta sarebbe belle gareggiare di notte perché fa sempre molto caldo», aggiunge. «Ci sono dossi e le curve sono strette – osserva invece Da Costa – qui a Roma non ti puoi permettere di sbagliare, non ci sono margini. Ma la situazione è uguale per tutti». L'obiettivo è quello di fare punti per il campionato: «Speriamo di essere davanti tutti e due, così ci possiamo aiutare perché siamo in lotta anche per il titolo a squadre», dice ancora il portoghese.

Mitch Evans, il pilota della Jaguar Tcs che ha già vinto tre volte a Roma e che è il favorito d'obbligo, avverte che «non bisogna essere ingenui» (ogni gara è un'altra storia). «Va forte in gara, ma non in qualifica e poi riesce a recuperare posizioni», ricorda Da Costa, a cui piace correre nella capitale. «È una città così ricca di storia, e non mi riferisco al motorsport – conclude – Quando sei al volante non te ne accorgi, ma lo capisci quando scendi dalla macchina. E poi vedi la gente anche sulle colline». 

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Venerdì 14 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-07-2023 11:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA