La Mini Electric concept

MINI Electric Concept: la cittadina stilosa che anticipa il modello di serie atteso nel 2019

di Giampiero Bottino
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FRANCOFORTE - A quasi dieci anni dalla costituzione della flotta di 600 prototipi a batteria distribuiti sulle strade di tutto il mondo per un impegnativo ciclo di test in condizioni d'impiego reali, l'era dell'elettrico in casa Mini è finalmente iniziata. Lo ha fatto un paio di mesi fa con l'avvio delle vendite della Cooper S E Countryman All4, primo modello ibrido plug-in del marchio, entra nel vivo al Salone di Francoforte dove ha debuttato la Mini Electric Concept.

Basata sulla versione a 3 porte, questa concept car propone una livrea grigia vivacizzata da numerosi dettagli gialli che vuol essere un esplicito omaggio al prototipo del 2008 che con la sua esperienza worldwide permise di ottenere informazioni e valutazioni tecniche rivelate preziose non solo per la Mini E di serie che arriverà nel 2019, ma anche per lo sviluppo delle Bmw della famiglia «i», il sub brand riservato alle vetture ad alimentazioni alternative dell'elica biancoblù.

La mobilità urbana, saldamente radicata nel Dna del marchio britannico, rappresenta l'ambiente ideale per una piccola auto a batterie, come ricorda con decisione il numero uno del gruppo Bmw Harald Krüger: «L’elettrificazione sistematica del marchio e della gamma è un pilastro fondamentale della nostra strategia Number one > Next. La Mini Electric Concept offre un’anteprima entusiasmante del veicolo di serie completamente elettrico, perché Mini e l’elettrificazione costituiscono un abbinamento perfetto».

Caratterizzata da un design che non lascia adito a dubbi per quanto riguarda il marchio di appartenenza, la Mini Elettrica è stata progettata e sviluppata ricorrendo alle più moderne tecnologie di costruzione leggera utilissime per il contributo che possono dare all'aumento dell'autonomia, a cui concorrono anche i vantaggi aerodinamici apportati dallo spoiler anteriore che in un certo senso diventa l'espressione della «doppia anima» della vettura.

Per quanto pulita e rispettosa dell'ambiente, anche una Mini elettrica non può e non vuole rinunciare al go-kart feeling e al temperamento vivace che da sempre rappresentano gli elementi caratterizzanti del brand. Per non stravolgerne l'inconfondibile fisionomia, non si è neppure voluto rinunciare alle prese d'aria sullo spoiler, del tutto superflue in un veicolo a propulsione elettrica. Le prese d'aria ci sono, ma le loro feritoie scure sono sigillate. Anche la griglia del radiatore dal disegno inedito è chiusa, proprio allo scopo di soddisfare le esigenze aerodinamiche e minimizzare i «consumi».
 

 


 

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Martedì 7 Agosto 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-08-2018 16:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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