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Ferrari ha pensato a tutti quelli che vorrebbero una vita come Steve McQueen. Il gentleman driver per eccellenza, protagonista del film Le 24 Ore di Le Mans, non ha mai potuto correre realmente la famosa gara di durata. Ma si è consolato a modo suo, mettendosi in garage una vettura - la Jaguar XKSS - derivata direttamente dalla vincitrice della classica francese. Se anche a voi viene l’amaro in bocca pensando al traguardo di Le Mans, il vostro “contentino” potrebbe chiamarsi Ferrari 499P Modificata. Come fa intuire il nome, si tratta della versione rivolta ai clienti privati della Hypercar ibrida con cui la Casa di Maranello ha vinto nel 2023 la 24 Ore del centenario, nell’anno del suo ritorno alle corse endurance.
Vettura con cui, tra l’altro, Ferrari corre anche la stagione attuale del FIA WEC, dopo aver chiuso l’anno scorso al secondo posto in classifica costruttori. La 499P Modificata, tuttavia, non è destinata all’attività agonistica, né è omologata per la circolazione su strada. Si tratta dell’ultimo facoltosissimo giocattolo messo a punto dal dipartimento Corse Clienti, la divisione della Casa di Maranello che si occupa di far vivere un’esperienza racing in piena regola a pochi clienti selezionati. Le hypercar saranno gestite direttamente da Ferrari e i proprietari della 499P Modificata potranno contare sull’assistenza completa della Casa per quanto riguarda la manutenzione della vettura e il supporto – tecnico e logistico – per l’utilizzo in pista in eventi dedicati.
Quella del nuovo programma Sport Prototipi Clienti è una formula già rodata, che presenta una novità concettuale: è la prima volta che Ferrari offre ai gentlemen driver una vettura realizzata partendo da un’auto da corsa. Le precedenti FXX e FXX K, infatti, erano basate sulle supercar stradali Enzo e LaFerrari, mentre il programma F1 Clienti utilizza monoposto di F1 dismesse. La 499P Modificata rappresenta una via di mezzo fra questi due approcci, essendo una vettura da gara ripensata per un pubblico meno specializzato.
Da un lato i tecnici di Maranello hanno cercato di rendere l’hypercar più accessibile, lavorando su assetto ed elettronica, dall’altro – liberi dai lacci del regolamento FIA WEC – hanno potuto sviluppare a pieno il potenziale della 499P. Come risultato, la Modificata è più potente della sua controparte da corsa (707 cavalli contro 680), oltre a presentare una modalità “Push to pass”, attivabile tramite un tasto dietro il volante, che innalza per 7 secondi la potenza a 870 cavalli.
Una belva che promette di essere più veloce nel tempo sul giro, ma anche più agile e facile da guidare, grazie a un’erogazione più lineare del propulsore e alla possibilità di chiamare in causa l’assale anteriore elettrico sin dalle basse velocità, ottenendo un sistema a trazione integrale (mentre sull’auto da gara questo è possibile solo oltre la velocità imposta dalla FIA in base al Balance of Performance). Quello che non cambia è lo schema elettro-meccanico, che fa perno sul V6 biturbo da 3 litri a carter secco, di derivazione Ferrari 296 GT3, e sul pacco batterie a 800 Volt.
ll motopropulsore, che beneficia di turbine riviste per adattarsi alle benzine non di tipo racing, è accoppiato poi a un cambio sequenziale a sette rapporti. Praticamente immutata rispetto alle vetture degli equipaggi 50 e 51 è l’aerodinamica, definita in collaborazione con il Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni, mentre gli pneumatici sono stati sviluppati da Pirelli privilegiando la fruibilità della prestazione attraverso un’ottimizzazione della fase di warm up. Quanti esemplari di Ferrari 499P Modificata saranno realizzati? Pochissimi, e a un prezzo di 5,1 milioni di euro l’uno, tasse escluse.