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MILANO - Mille unità prodotte. Una miseria, se stessimo parlando di un'utilitaria. Se invece l'argomento è una supercar tra le più muscolose e feroci disponibili sul mercato come la Lamborghini Aventador - 12 cilindri, 6.5 litri, 700 cv, 316.000 euro di listino - il discorso cambia radicalmente. Si tratta di un risultato da segnare sul calendario, in termini di successo di vendita ma anche (e soprattutto) di contribuzione ai risultati finanziari della casa di Sant'Agata Bolognese.
Il telaio numero mille appartiene a una LP 700-4 nel caratteristico color arancio Argos destinata a un cliente tedesco, un noto architetto bavarese appassionato del marchio - possiede anche (beato lui) una Diablo - che si è recato a ritirarla personalmente in fabbrica, ricevendone le chiavi dalle mani del presidente Stephan Winkelmann, che non ha nascosto la propria soddisfazione. In effetti si tratta di un risultato importante non solo per i conti, ma anche per la tempistica: la Murciélago aveva impiegato due anni e cinque mesi per raggiungere il traguardo che la sua erede ha tagliato dopo un anno e tre mesi di vita. E la storia non è che agli inizi: nonostante la cadenza produttiva quotidiana sia passata dalle tre vetture del terzo trimestre del 2011 alle attuali 4,5, il portafoglio ordini è talmente pingue da assorbire già oggi l'intera produzione dei prossimi 18 mesi.
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