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In principio era l’E-tron come la madre di tutte le Audi elettriche. Oggi si chiama invece Q8 E-Tron ed è il suv ad emissioni zero più grande che la casa di Ingolstadt abbia in gamma declinandolo anche nella carrozzeria Sportback e nella sua variante più potente SQ8 E-tron che si ricollega alla tradizione delle prestazioni delle versioni S ed mostra le possibilità dell’elettrificazione per la dinamica del veicolo.
Per capire di che cosa stiamo parlando, diciamo subito che la SQ8 E-tron è lunga 4,91 metri e la variante Sporback si riconosce subito per l’andamento di tetto e lunotto da coupé. Si vedono anche gli elementi tipici delle Audi più aggiornate ovvero la nuova calandra single frame ottagonale, il logo dei quattro anelli bidimensionale e la denominazione del modello stampigliata alla base del montante centrale. Di rilievo il cx di 0,25 della Sportback grazie anche ai retrovisori sostituiti da telecamere e alle sospensioni pneumatiche che abbassano la vettura in velocità di 13 mm nella modalità di guida Efficiency e di 26 mm in autostrada. La coupé è solo leggermente più bassa (1.617 mm contro 1.631) e meno capiente di bagagliaio (528 litri conto 569) mentre è identico il “frunk” anteriore da 62 litri.
L’abitacolo è il trionfo del digitale, ma anche della sostenibilità. La strumentazione ad alta definizione può essere abbinata all’head-up display e i due schermi centrali da 10,1” e 8,6” restituiscono un feeling aptico ogni volta che si azionano i comandi. Il sistema MMI offre la navigazione in cloud e interagisce con il recupero di energia, i dispositivi di assistenza alla guida e persino con i fari se, in alternativa a quelli a matrice di led di serie, si scelgono i DMD dotati di microchip da 1,3 milioni di microspecchi. Sono infatti capaci di creare un potente fascio luminoso ad alta definizione disegnando sull’asfalto informazioni utili sia per i pedoni sia per il guidatore tenendo conto anche delle informazioni provenienti dall’infrastruttura e da altre vetture grazie al Car-to-X.
Tutte le Q8 E-tron sono costruite presso lo stabilimento di Bruxelles e sono carbon neutral, come tutte le Audi elettriche. I tappetini e i rivestimenti insonorizzanti e antivibranti sono realizzati con materiali riciclati e anche l’inserto sulla plancia e i rivestimenti in microfibra Dinamica derivano da bottiglie in PET e senza utilizzare solventi chimici. Altre parti sono in plastica riciclata utilizzando un processo innovativo. C’entra la chimica anche con la nuova batteria che utilizza celle prismatiche al posto di quelle a sacchetto e, grazie anche ad una loro diversa disposizione, la capacità è cresciuta a 114 kWh, dei quali 106 kWh netti ovvero 20 kWh in più di prima. Cresciuta anche da 150 kW a 170 kW la potenza di ricarica in corrente continua, in alternata si va a 11 kW o 22 kW.
La SQ8 E-tron, più che sulla potenza massima di rifornimento, punta su una curva di ricarica sostenuta e supporta anche il plug&charge presso le stazioni Ionity, e presto lo potrà sfruttar anche presso le reti Enel X Way, la rete Ewiva e i punti HPC da almeno 150 kW che si trovano presso la rete dei concessionari Audi. Il servizio Audi Charging è attivo in 31 paesi europei per oltre 400mila punti con un unico contratto e tre tariffe differenti con prezzi estremamente convenienti per i punti di ricarica ad alta potenza. Altra evoluzione è rappresentata dall’E-tron trip planner che permette di organizzare il percorso sfruttando nel modo ottimale la rete di ricarica, sia dal sistema infotelematico di bordo sia in remoto dall’app sullo smartphone.
Ma la parte più interessante della SQ8 E-tron è il suo sistema di propulsione a tre motori, con un sincrono a magneti permanenti anteriore da 124 kW e due asincroni posteriori da 98 kW, uno per ogni ruota. In questo modo, non c’è bisogno di differenziale e si può imprimere il cosiddetto torque vectoring, ovvero la gestione attiva della coppia in curva aumentando, se necessario, quella sulla ruota esterna in modo da aumentare la direzionalità della vettura e avere una guida più agile, pronta e sicura. Il sistema è il triplo più veloce di qualsiasi differenziale meccanico grazie alla gestione individuale dei singoli motori. Un aiuto sostanziale arriva anche dallo sterzo rapporto variabile e dalle già citate sospensioni pneumatiche a controllo elettronico che, in caso di Offroad, sono pronte a sollevare la vettura di 35 mm.
Dal punto di vista delle prestazioni pure, le SQ8 E-tron possono contare su una potenza totale di 370 kW e soprattutto fino a 973 Nm per prestazioni formidabili per un’auto che alla bilancia sfiora 27 quintali: 210 km/h di velocità massima e da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. L’autonomia è di 458 km che crescono a 471 per la Sportback in virtù della già citata aerodinamica. Dal punto di vista dell’utilizzo quotidiano, per ricaricare dal 10% all’80% ci vogliono 31 minuti mentre se ne avete solo 10, farete rifornimento per almeno 100 km. Abbiamo provato la SQ8 E-tron tra Trieste, la Slovenia e la Croazia e, oltre alla enorme spinta dei suoi tre motori, abbiamo potuto apprezzare il comfort offerto dalle sue raffinate sospensioni e il comportamento quando la strada diventava più tortuosa. In quel caso, l’enorme coppia dei motogeneratori dà un aiuto decisivo, ma praticamente invisibile perché la loro azione è efficace senza farsi notare. Va detto che, se fossimo in pista, potremmo innescare sovrasterzi spettacolari.
Quello che si sente nella guida normale è un’enorme motricità e la possibilità di governare con la massima naturalezza una vettura di questa stazza senza sentirne troppo l’enorme massa. Il baricentro basso aiuta, ma si sente quel qualcosa in più che permette di guidare in modo vivace e appagante. Se si forza un po’ di più, l’assetto sa perdonare qualche errore e lo sa comunicare bene al guidatore attraverso lo sterzo, ma occhio a non frasi prendere la mano dall’esuberanza dell’elettrico perché l’inerzia della vettura è sempre in agguato. Una dose di sicurezza la danno anche i freni, con dischi anteriori da 400 mm e pinze a 6 pistoncini, fermo restando che fino a 0.3 G di decelerazione a rallentare sono solo i motogeneratori che recuperano energia, ed alla potenza si somma anche una modulabilità del pedale non comune per un’auto elettrica. Il quadro dinamico è dunque appagante per l’equilibrio tra prestazioni, guidabilità e comfort di viaggio.
I prezzi sono a sei cifre. La SQ8 E-tron parte da 104.550 euro e arriva a 122.000 euro per l’allestimento Sport Attitude. Per la Sportback dovete mettere in conto 2.300 euro in più, ma se non avete bisogno di tre motori e una valanga di chilowatt e newtonmetri ci sono anche le versioni a due motori 50 E-tron da 250 kW e le 55 E-tron da 300 kW che, secondo Audi, rappresenteranno il 60% delle vendite mentre per la variante di carrozzeria ci sarà una leggera prevalenza della Sportback (55%). La gamma elettrica della casa di Ingolstadt è destinata a un deciso irrobustimento. Entro l’anno infatti arriveranno la Q6 e la A6, i primi modelli basati sulla piattaforma PPE a 800 Volt, e dal 2026 assisteremo al debutto di novità con i Quattro Anelli unicamente elettriche.