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MONACO - I ricavi del terzo trimestre di Bmw sono saliti a 27,471 miliardi di euro (2020: 26.283 milioni di euro; +4,5%; corretto per fattori valutari: +3,5%). La crescita dei ricavi nei nove mesi è stata ancora più pronunciata, salendo a 82,831 miliardi (2020: 69.508 milioni di euro; +19,2%; rettificato per fattori valutari: +20,5%). L’Ebit è salito oltre le stime degli analisti a 10,913 miliardi (2020: 2.633 milioni) per i nove mesi e a 2,883 miliardi (2020: 1.924 milioni) per il terzo trimestre. Il risultato finanziario dei nove mesi è positivo per 2,240 milioni (2020: 329 milioni; nel terzo trimestre: 534 milioni; 2020: 540 milioni). L’utile prima delle tasse è a 13,153 miliardi (+38,7%), (2020: 2.962 milioni di euro; nel terzo trimestre: 3.417 milioni di euro; 2020: 2.464 milioni di euro). Bmw ha poi confermato le stime per l’intero 2021, riviste a fine settembre, salvo fattori di rischio quali la fornitura per i componenti dei chip e eventuali ulteriori sviluppi della pandemia da Covid 19. Bmw ha confermato le previsioni annuali, recentemente riviste dopo aver registrato un utile netto nel terzo trimestre di 2,6 miliardi, in crescita del 42% su base annua, nonostante la carenza di microchip che ha rallentato le vendite. Tra luglio e settembre, il gruppo ha venduto 593.200 auto, un calo del 12% in un anno ma ha beneficiato di vendite più redditizie, mentre i problemi di fornitura dei semiconduttori «dovrebbero riguardarci anche dopo il 2021», ha osservato il chief financial officer Nicolas Peter.
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