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«Se dovessi riassumere, direi che gli Stati Uniti tendono a stimolare l’attività economica, la Cina tende a guidarla, e l’Unione europea tende a regolamentarla. Regolamentare, tuttavia, non basta per creare una strategia o una politica». Così sul Sole 24 Ore Luca De Meo, amministratore delegato di Renault, e alla guida dell’Associazione europea dei costruttori di auto (Acea). «In questo contesto, l’Acea vuole essere parte della soluzione. Siamo a favore della transizione ambientale - aggiunge - ma si tratta di avere una strategia complessiva».
Al momento il manager individua due nodi: il primo è l’accordo Ue-Uk sulla componentistica: «Sono regole impossibili da rispettare oggi» e dunque Acea chiede un rinvio di tre anni. L’altro è quello delle emissioni auto con motori Euro 7, che aumenterebbe i costi di produzione con vantaggi ambientali, dice, «limitati». «Non stiamo rifiutando il progresso, al contrario - precisa -. Con le auto elettriche è iniziata una nuova partita. I cinesi hanno una generazione di vantaggio». Renault intanto sta lavorando «alla nascita del »più grande ecosistema europeo per la produzione di auto elettriche. Stiamo lottando come leoni. Vogliamo difendere la produzione europea, ma per questo abbiamo bisogno dell’appoggio dei regolatori e dei politici, anziché dover affrontare scadenze e punizioni».