Il marchio Renault è cresciuto nelle vendite del 9,4% globalmente e l'Italia ha dato una grossa spinta tanto da avere messo a segno il miglior progresso tra i paesi dell'Unione Europea.

Renault cresce del 9,4% globalmente, del 19,3% in Europa e del 37% in Italia generando più valore

di Nicola Desiderio
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Renault ha chiuso il 2023 con 1.548.748 unità vendute e una crescita del 9,4% diventando la prima marca francese per volumi nel mondo e mettendo a segno un +19,3% in Europa che le permette di correre più veloce del +14% dell’intero mercato e di salire dal quinto al secondo posto, contando sia le vetture sia i veicoli commerciali. E ancora meglio è andata in Italia dove, a fronte di un mercato di che è cresciuto del 20%, Renault è salita da 59.731 a 80.947 auto immatricolate con un progresso del 35,5% e una quota salita dal 4,5% al 5,2% che ne fa la numero 6 del mercato.

Il progresso di Renault Italia in termini di vendite sale al 37% contando anche i mezzi commerciali con i quali la marca francese è cresciuta a livello globale del 19,9%, un ritmo quasi doppio rispetto al +10,4% generale, e addirittura del +25,7% in Europa, grazie soprattutto al +32,4% di Kangoo e al +14,5% di Master, dove le vendite degli LCV sono saliti del 15,3%. Oltre alla quantità, c’è stata anche maggiore qualità nelle vendite. I clienti privati hanno coperto almeno il 50%, i nuovi modelli di segmento C (Arkana, Austral, Espace E-Tech e Mégane E-Tech Electric) sono cresciuti del 26% e funzionano gli allestimenti superiori come Esprit Alpine che copre il 51% di Austral e il 44% di Espace.

A questo proposito, sale anche la parte di elettrificato (mild-hybrid, full-hybrid, plug-in hybrid ed elettrico): +19,7% che porta la quota del totale vendite al 39,7% che per l’Europa sale al 53% facendo di Renault il terzo costruttore continentale per numero di vetture che hanno a bordo almeno una batteria e un motore elettrico. Salgono in particolare le versioni full-hybrid (+62%) che pesano per il 26,3% del totale e hanno portato Austral, Clio e Captur alla Top 10 tra le ibride più vendute in Europa. L’elettrico pesa per l’11,4% con Megane E-Tech Electric che ha portato a casa 47.504 unità, e l’offensiva è destinata a continuare nel 2024 con la Scénic e la nuova R5 elettriche, tre nuovi ibridi e il nuovo Master, disponibile anche in elettrico.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati e della performance dell’Italia che in Europa è superiore a quella di tutti i paesi tranne il Regno Unito (+50,1%). Per questo faccio i complimenti a Raffaele (Fusilli, ceo di Renault Italia, ndr) e alla sua squadra. Alla base di questi risultati ci sono quattro elementi: il lancio di nuovi modelli, il successo delle versioni full-hybrid e l’adozione di tecnologie differenzianti come Google, la nuova politica commerciale e distributiva e l’attrattiva crescente verso il brand» ha dichiarato Fabrice Cambolive (foto sopra), ceo del brand Renault dal febbraio 2023. Il manager francese ha poi sottolineato per la Mégane tre concetti: ha preso da sola il 2,2% del mercato dell’elettrico, oltre la metà dei suoi clienti è di conquista ed è sul podio tra le BEV di segmento C.

Continuerà il processo di democratizzazione dell’elettrico che riguarderà tutta la gamma, grazie soprattutto all’abbattimento dei costi fissi industriali, delle economie di scale e la riduzione dei costi di distribuzione. Oltre alla Renault 5 il cui prezzo annunciato è di 25mila euro, la nuova Scénic partirà in Italia da 40mila euro, come ha confermato Raffaele Fusilli (foto sopra). Il numero uno di Renault Italia ha sottolineato, oltre ai volumi, il valore generato. «A livello globale, abbiamo venduto un veicolo su due attraverso il canale retail, ma l’Italia e a due su tre». Parlando invece della fatica che le BEV fanno al di sotto delle Alpi, ha detto: «Se guardo all’elettrico nel nostro paese, non si può essere soddisfatti, però in questa porzione di mercato ancora piccola vedo due informazioni importanti».

«La prima – spiega Fusilli – è che sul canale dei privati Renault è il secondo brand elettrico, la seconda è che la Mégane è l’elettrica di segmento C più venduta. Vedremo come e quando partiranno gli incentivi, ma io vedo una Renault posizionata molto bene quando il mercato dell’elettrico partirà. Nel 2024 avremo un’offerta assai abbondante di nuove vetture da parte di tutti i player, però potranno trasformarsi in mercato vero solo se avremo supporti significativi. Penso che ormai il tema delle infrastrutture sia in via di risoluzione e l’unico che rimane ancora da risolvere è quello del costo, la madre di tutti i problemi dell’elettrico».

Sia Cambolive sia Fusilli, secondo le loro competenze, non si sbilanciano sulle previsioni per il 2024. «Le faremo in febbraio, in concomitanza con la presentazione dei dati finanziari. Dobbiamo ancora analizzare l’andamento iniziale di quest’anno sui mercati principali come Francia, Germania e Italia» facendo anche un cenno al leasing sociale lanciato dal governo francese con grande successo. «È la riprova – ha commentato Fusilli – che la questione del costo è attualmente il collo di bottiglia a questo stadio di sviluppo del prodotto. In Italia è in discussione una griglia che può arrivare a 13.700 euro sommando tutti i vari incentivi e questo potrebbe dare una spinta decisiva allo sviluppo dell’elettrico».

«È previsto un tavolo di lavoro per l’inizio di febbraio ed è possibile che si giunga ad una decisione nel giro di pochi giorni. Me lo auguro – ha concluso – perché sarebbe davvero una grande opportunità per l’Italia e per Renault per fare molto meglio con l’elettrico, senza alcun dubbio». E anche Cambolive è d’accordo: «Non sta a me dare un giudizio politico sulla misura, ma questa è la conferma che, quando il prezzo è competitivo, le persone sono pronte a cambiare la tecnologia della loro autovettura. Devo però dire che non ci aspettavamo neppure noi una risposta di questo livello».

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Giovedì 18 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA