Opel, il ritorno del Frontera: un Suv innovativo e tecnologico Elettrico o ibrido 48 V, nel segno della sostenibilità
Opel, Grandland e new Frontera pronte allo show. Importante il debutto delle versioni mild hybrid
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PARIGI - I governi di Francia e Germania esprimono il proprio sostegno all'acquisizione di Opel, gruppo General Motors, da parte di Psa: lo hanno comunicato in una mail congiunta, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Entrambi i governi vogliono "chiarezza, il più presto possibile, sul future delle due società" anche per i lavoratori e per i siti di produzione. Entrambe le società, si legge nella nota, dovrebbero mantenere ciascuna il proprio brand e disporre di un adeguato management e il gruppo post-fusione ha bisogno di una "strategia percorribile di lungo termine".
Il numero uno di Peugeot-Citroen-Ds, Carlos Tavares, presentando i risultati del gruppo a Parigi aveva detto che la possibile fusione tra Psa e Opel genererebbe "valore". E' la «soluzione di cui hanno bisogno. Penso che Opel sarà contenta dell'offerta di Psa», ha aggiunto.
«Se riusciamo a chiudere questo deal - ha poi assicurato Tavares - il piano di risanamento di Opel sarà costruito dalla direzione e dagli impiegati di Opel. Non sarà Psa ad imporlo, noi proporremo obiettivi, metodologia, benchmark, ma li lasceremo sviluppare il loro piano». E ancora: «L'immagine di Opel è buona, allo stesso livello di Peugeot. Insieme - ha spiegato - si potrebbe puntare a un obiettivo di vendita di oltre 5 milioni di veicoli». Psa ha annunciato oggi un aumento del 79% dell'utile netto, a 2,15 miliardi di euro. Nel 2015, erano stati di 1,2 miliardi di euro.
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