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AUSTIN - «Non basta uno schiaffetto sulla mano». Anche Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, si unisce al coro di quanti appaiono delusi dalla mano morbida della Fia sul caso dello sforamento del tetto ai costi da parte della Red Bull. Alla vigilia del Gp degli Usa ad Austin, Hamilton si è detto convinto che sull’argomento «si debba fare qualcosa per il futuro». «Se si mostra lassismo su questo argomento - ha sottolineato Hamilton - tutti i team in futuro infrangeranno il budget cap. Spendere milioni in più del consentito e vedersi dare solo uno schiaffetto sulla mano non sarebbe nulla di buono: nelle prossime stagioni potrebbe non esistere più un tetto ai costi».
Dopo il Gp del Giappone che ha laureato Max Verstappen campione del mondo con la Red Bull per la seconda volta di seguito, la Fia ha reso noto che l’indagine aveva accertato violazioni ‘minorì del tetto da parte del suo team, e al momento non sono state decise ancora le sanzioni, che si preannunciano di lieve entità. «Io credo si debbano prendere decisioni giuste - ha concluso Hamilton - Al momento sono concentrato esclusivamente sulla mia monoposto e su come migliorarla. Ma quanto alla Fia, sono certo che il presdiente Mohammed Ben Sulayem e il suo team faranno la cosa giusta. Voglio crederlo, fino a prova contraria».
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