La nuova Audi A1 Sportback

Audi show, la nuova A1 Sportback è un gioiello. La compatta si rinnova radicalmente

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

INGOLSTADT -  Nativa digitale. Il claim scelto da Audi per sintetizzare il carattere della nuova A1 Sportback (denominazione che nella «grammatica» di Ingolstadt indica la declinazione a 5 porte) la dice lunga sul target al quale si rivolge la berlina più piccola della sua gamma. Si tratta di una vettura completamente nuova, che sembra tagliata su misura per soddisfare le esigenze dei «millenials», la generazione dei giovani che – nati e cresciuti nell’era di internet – anche quando si mettono al volante ritengono la possibilità di restare sempre connessi più importante delle prestazioni pure e del piacere della guida pur dispensati generosamente dalla nuova A1, come si conviene a un’auto il cui frontale esibisce orgogliosamente l’emblema dei quattro anelli.
 

 

Un temperamento evidenziato dal look, che è stato radicalmente rivisitato rispetto a quello della prima generazione. I tratti più incisivi, le linee tese, la presenza su strada resa più aggressiva dalle nuove proporzioni (la lunghezza è cresciuta di 76 mm a 4,03 metri, la larghezza di 31 a 1,74 metri mentre l’altezza è calata di 13 mm, attestandosi a 1,41 metri) parlano di un’auto che, pur senza trascurare l’altra metà del cielo, si rivolge adesso a un pubblico prevalentemente maschile, più sensibile al richiamo della sportività. Per accentuare la sensazione di dinamismo gli stilisti del marchio non nascondono di essersi ispirati ad alcune icone del passato agonistico della «signora degli anelli»: nella vista laterale l’ampio montante posteriore inclinato in avanti e le linee delle fiancate che salgono a cuneo verso la coda ricordano la leggendaria coupé Ur-quattro che nel 1980 inaugurò l’era delle vetture stradali di serie a trazione integrale, mentre nel frontale – reso particolarmente aggressivo dalla grande calandra «single-frame» e dalle prese d’aria laterali – le tre sottili fessure sotto il bordo del cofano rendono esplicito omaggio alla Sport quattro che nel triennio 1984-86 tenne alta la bandiera del marchio nel Campionato mondiale Rally.

Un carattere che si ritrova in modo coerente nell’abitacolo, sviluppato con l’obiettivo di realizzare gli interni più sportivi del segmento. Un ambiente elegante e accogliente, tipicamente Audi nella qualità dei materiali e nella cura delle finiture, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non sacrifica l’abitabilità sull’altare della sportività. Anzi, è vero esattamente il contrario: grazie gli sbalzi estremamente ridotti portati in dote dalla nuova architettura è stato possibile aumentare il passo di 95 mm, e di conseguenza la lunghezza dell’abitacolo, cresciuta di 4,3 cm a beneficio del maggior comfort di tutti i passeggeri. La «conquista dello spazio» non ha trascurato il bagagliaio, che guadagna 65 litri rispetto alla generazione precedente portando la capacità standard, quando l’equipaggio è al completo, a 335 litri che possono diventare 1.090 abbattendo lo schienale posteriore. A rendere più confortevoli le operazioni di stivaggio concorre poi la soglia d’accesso, posizionata a soli 67 cm da terra.


Per quanto vengano enfatizzate tecnologia e connettività, un’auto sportiva non può prescindere dalle motorizzazioni, a cominciare da quella disponibile al lancio in dicembre (ma la prevendita è in corso da settembre): il 3 cilindri 30 Tfsi turbo a benzina 1.0 da 116 cv, il cui listino parte da 22.500 euro con il cambio manuale a 6 marce e da 24.350 euro se si opta per la trasmissione automatica S tronic a 7 rapporti. Nel test sulle strade del Trevigiano, tra raffinate ville palladiane e brumosi corsi d’acqua, questo propulsore si è rivelato silenzioso, equilibrato e privo di vibrazioni. Buone anche le prestazioni, considerata la potenza a disposizione, non esagerata ma comunque sufficiente per affontare con buon passo anche i lunghi trasferimenti, mentre nel traffico urbano l’A1 ha manifestato eccellenti doti di brillantezza e agilità.

A completare la gamma, e a soddisfare chi da un’Audi – per quanto compatta – si aspetta comunque un pizzico di pepe in più, sono in arrivo il 35 Tfsi 1.5 da 150 cv e il 40 Tfsi 2.0 da 200 cv, abbinato solo al cambio S tronic a 6 rapporti, mentre successivamente arriverà anche il 3 cilindri 25 Tfsi nella versione da 95 cv con cambio manuale a 5 marce, destinato a collocarsi alla base dell’offerta. Grazie alla presenza del filtro anti-particolato per motori a benzina, l’intera gamma è in regola con le normative Euro 6. A completare il panorama di un modello che punta molto sul dinamismo la A1 viene offerta con tre possibili varianti dell’assetto. Alla configurazione standard si può infatti aggiungere il setup sportivo, le cui perfomance possono essere ulteriormente amplificate ricorrendo agli ammortizzatori regolabili. A richiesta è disponibile anche l’Audi drive select, il sistema di selezione della dinamica di marcia che offre quattro modalità di regolazione: auto, dynamic, efficiency e individual.

  • condividi l'articolo
Lunedì 24 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 26-12-2018 17:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA