Frecce tricolori, show sull'autodromo di Imola prima del Gp di Formula 1 Video e foto da primato La passione della Motor Valley

Frecce tricolori, show sull'autodromo di Imola al Gp di Formula 1. Video e foto da primato, la passione della Motor Valley

di Paolo Ricci Bitti
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Frecce Tricolori a Imola dopo 40 anni: che spettacolo a pochi minuti dal via del Gran Premio di Formula Uno all'autodromo Enzo e Dino Ferrari.  Decine di migliaia gli imolesi che hanno atteso il passaggio della Pan: molti di loro, non potendo accomodarsi sulle tribune per le norme anti Covid, si sono schierati ugualmente lungo il tracciato sulle rive del Santerno o sulle colline per vedere le Frecce e per sentire i rombi dal tracciato che dovrebbe diventare il cuore della Motor Valley italiana.

Nonostante condizioni meteorologiche che peggiori non avrebbero potuto essere, la Pattuglia acrobatica nazionale ha disegnato in cielo il Tricolore più vasto del mondo sorvolando oggi il circuito una prima volta arrivando alle spalle dei piloti già sulla griglia di partenza. Poi un secondo passaggio infilando un looping molto largo chiuso con la virata che ha riportato i velivoli in direzione della base di Pisignano di Cervia, dove in questi giorni la Pan si è rischierata. La pioggia, l'elevatissimo tasso di umidità, le nuvole basse e scure e l'assenza di vento sono i peggiori nemici di queste esibizioni a forte tasso di difficoltà non solo perché rendono meno visibili le evoluzioni dei 9 velivoli Aermacchi Mb339, ma perché "zavorrano" a mezz'aria le scie dei fumi tricolori diluendole in nebbia. Che differenza con le prove di venerdì, quando i piloti, a pattuglie di tre, hanno potuto prendere confidenza con la zona di Imola solcando un cielo azzurro brillante con visibilità fino all'orizzonte e nubi alte e candide come le scie tracciate dai jet sul filo dei 600 kmh: il massimo. 

Dai video girati oggi dagli stessi piloti, ben visibili sotto i tettucci sferzati dalla pioggia, si notano i continui aggiustamenti di assetto per conservare i parametri (distanze) fra un velivoli e l'altro: meno di due metri quando la squadriglia assume la formazione a diamante. Servono anni di addestramento per volare in questo modo e in queste condizioni con un gruppo di 9 velivoli che sembrano uno solo. Assetti mantenuti anche grazie alle indicazioni da terra del comandante, il tenente colonello Gaetano Farina, piazzatosi sulla "torre di controllo" sulla linea di partenza dell'autodromo.

Dalle emozioni delle Frecce a quelle della gara, con un gran premio avvincente come capita non di frequente in molti degli attuali circuiti "robotizzati" in cui la Formula Uno viene allestita lontano da tracciati carichi di storia e passione come quello di Imola e come raccontato nei video di Motor Valley. 

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Paolo Ricci Bitti

L'attesa

Le Frecce Tricolori  nel cielo di Imola per celebrare il Gran Premio di Formula Uno e il legame della Pattuglia Acrobatica Nazionale (Pan) con il cavallino rampante della Ferrari e, prima ancora, dell'asso Francesco Baracca, di Lugo, a 25 chilometri dal circuito. L'appuntamento per il doppio sorvolo è per le 14.45 di domenica 18 aprile, con le cinque luci rosse sul rettilineo dell'autodromo, ancora senza pubblico, che si spegneranno alle 15 facendo partire la gara. In realtà già venerdì gli Aermacchi MB 339 hanno effettuato numerosi passaggi sul circuito romagnolo calamitando l'attenzione a ogni virata: a tre per tre, anche con l'uso dei fumi bianchi, i piloti hanno preso punti di riferimento sul territorio come fanno sempre prima di ogni esibizione. Addestramento favorito da condizioni meteo fantastiche, cielo terso, nubi alte e visibilità fino all'orizzonte.

Un altro video: Looping tricolore su Imola

La Pan, per il primo sorvolo di oggi, con un po' di foschia annunciata, arriverà alle spalle dei piloti già sulla griglia di partenza, poi, per il secondo, un incrocio rispetto a quello precedente in base anche alla direzione del vento che condiziona l'assetto delle scie di fumo. I nove velivoli saranno coordinati da terra dal comandante Gaetano Farina (Pony zero, Pony come il cavallino rampante della "rossa"): il tenente colonnello si piazzerà sulla "torre di controllo" dell'Enzo e Dino Ferrari e controllerà innanzitutto che i parametri (le distanze fra un aereo e altro, inferiori ai due metri durante le esibizioni acrobatiche) siano rispettati. Al suo fianco lo speaker, il maggiore Riccardo Chiapolino.

La Pan, che nei 60 anni di attività ha meritato riconoscimenti internazionali più di ogni altra pattuglia, è arrivata in Romagna giovedì da Rivolto e si è rischierata sulla base di Pisignano di Cervia, compiendo già in quel giorno un addestramento completo sul mare. Poi venerdì i sorvoli di Imola.

Appuntamento allora a oggi pomeriggio con i due passaggi, che sulle città avvengono di solito alla quota di 2.000 piedi, poco meno di 700 metri, disegnando nel cielo il tricolore verdebiancorosso lungo 5 chilometri: una bandiera vasta come 72 campi da rugby allineati, la bandiera più grande del mondo che sarà visibile da ogni zona di Imola. Dopo i sorvoli il ritorno a Cervia e quindi il rientro a Rivolto (Udine) sede del 313° gruppo dell'Aeronautica militare.

Le Frecce tricolori, come spiega in una nota la stessa Am, sono particolarmente fiere di sorvolare Imola come non avviene da quasi 41 anni, quando la Pan impiegava il velivolo G91 e una formazione a 7 per questi passaggi con i fumi tricolori. L'occasione era il Gp di Italia valido per il Mondiale che nel 1980, caso unico, venne "soffiato" a Monza. Vinse Nelson Piquet su Brabham e agli organizzatori imolesi della gara venne attribuito, al termine della stagione, il premio per il Gp meglio organizzato del campionato. Questa volta l'amarezza per la mancanza del pubblico per la pandemìa da Covid, senza la quale non sarebbe stato tuttavia possibile ottenere il ritorno della Formula Uno in riva al Santerno già l'anno scorso, verrà metabolizzata almeno in parte con il lancio di un video con cui Imola, con il suo autodromo completamente riqualificato e con tanto di museo, si candida capitale della nascente Motor Valley emiliano-romagnola i cui confini vanno da Misano (diciamo pure Tavullia) a Parma, con i rombi dei motori per le due e le quattro ruote raccontati nelle immagine girate in città nelle settimane scorse.

Paolo Ricci Bitti

Le foto e i video delle Frecce tricolori passate ieri su Imola provengono in gran parte dalla pagina Facebook SeidiImolase... Tra coloro che hanno postato le magnifiche immagini ci sono Stefano Uzzo, Onorio Tagliaferri, Pietro Aloisi, Riccardo Neri, Mauro Gnugnoli, Gianni Poli, Danilo Fisichella e Marco Bandini.

 

Imola e la Motor Valley

Una foto d'archivio dell'edizione 1980

Pubblicato da Marco Panieri su Lunedì 12 aprile 2021

Frecce Tricolori Aeronautica militare, oggi i 60 anni dei campioni del mondo del volo acrobatico, testimonial delle eccellenze italiane. Presto il nuovo aereo

La formazione Pan 2021: Pony 0 Tenente Colonnello Gaetano FARINA; Pony 1 Maggiore Stefano VIT; Pony 2 Capitano Alfio MAZZOCCOLI; Pony 3 Capitano Federico DE CECCO; Pony 4  Capitano Pierluigi RASPA; Pony 5 Capitano Alessio GHERSI; Pony 6 Maggiore Franco Paolo MAROCCO; Pony 7 Capitano Oscar DEL DO’; Pony 8 Capitano Simone FANFARILLO; Pony 9 Capitano Alessandro SOMMARIVA; Pony 10 Maggiore Massimiliano SALVATORE; Pony 11  Maggiore Emanuele SAVANI. 

F1 a Imola, passaggio delle Frecce tricolori prima dell’inizio del Gran premio: Domenica 18 aprile il Gran premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna in Autodromo a porte chiuse.

Pubblicato da Pattuglia Acrobatica Nazionale frecce tricolori fans page su Lunedì 12 aprile 2021

La nota dell'Aeronautica militare

Formula 1, le Frecce Tricolori volano sul Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 2021

La Pattuglia Acrobatica Nazionale stende il Tricolore sull’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola

Ancora una volta si rinnova il connubio tra il mondo dei motori della Formula 1 e l’Aeronautica Militare. Domenica 18 aprile le Frecce Tricolori sorvoleranno verso le 14.45 la griglia di partenza dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione del Formula 1 Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2021, prima tappa europea del campionato mondiale di Formula 1. 

“Stendere il Tricolore sul Gran Premio del Made in Italy per noi è motivo di forte orgoglio” ha detto il Tenente Colonnello Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori. “Da sessant’anni siamo fieri di essere un simbolo dell’Italia intera rappresentando le capacità, la tecnologia e i valori dell’Aeronautica Militare e di tutto il Sistema Paese.”

“Da sindaco di Imola sono orgoglioso che nel loro 60.o anniversario le Frecce Tricolori, che rappresentano in tutto il mondo l’emblema del Made in Italy, effettuino il sorvolo della griglia di partenza, per il Gran Premio di F.1, a testimoniare il valore delle eccellenze italiane e come simbolo di ripartenza” sottolinea il primo cittadino, Marco Panieri.

Le Frecce Tricolori tornano dopo più di 40 anni nei cieli di Imola: era il 14 settembre del 1980 quando i velivoli G91 della Pattuglia Acrobatica Nazionale si esibivano con il loro programma acrobatico sopra il circuito di Imola in occasione del primo ed unico GP d’Italia valido per il campionato mondiale a non disputarsi a Monza.

Aeronautica Militare e scuderie Formula 1, due realtà che hanno come comune denominatore la tecnologia: sviluppo di motori ad alte prestazioni, aerodinamica, elettronica ed innovazione sempre proiettati verso il futuro e alla ricerca di nuove soluzioni per ottimizzare le prestazioni ed essere sempre più competitivi nel proprio settore. Tutto accomunato da velocità e adrenalina, sensazioni che i piloti delle monoposto ed i piloti militari provano ai comandi dei propri mezzi, e da un fortissimo spirito di squadra dove professionalità ed eccellenze lavorano insieme con l’unico scopo di raggiungere i propri obiettivi. 

Frecce Tricolori e Cavallino Rampante: un legame lungo 60 anni.

Sul finire degli anni ’20 sull’aeroporto di Campoformido (UD), situato pochi chilometri ad est della base di Rivolto, i primi pionieri del volo acrobatico dimostrarono come l’acrobazia aerea costituisse l’essenza stessa della caccia militare ed il suo esercizio fosse in grado di migliorare le prestazioni nel combattimento aereo. Da lì prese vita una tradizione di acrobazia aerea collettiva che culminò con le formazioni acrobatiche collettive degli anni ’50 individuate a turnazione annuale presso i Reparti Operativi dell’Aeronautica Militare: Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche, Getti Tonanti e Cavallino Rampante.

Proprio da quest’ultima, pattuglia di riserva nel 1960 e successiva titolare nel 1961, venne individuato il nucleo di piloti che andarono a costituire un gruppo che stabilmente si occupasse di acrobazia aerea collettiva e che rappresentasse in tutti gli eventi, in patria ed all’estero, l’Aeronautica Militare e tutta l’Italia. 

Il 1° marzo 1961 giunsero a Rivolto, provenienti dalla 4^ Aerobrigata di Grosseto (oggi 4° Stormo, base della Difesa Aerea nazionale su velivolo Eurofighter) i primi 6 velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante” che recava l’emblema dell’Asso Francesco Baracca, simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca, direttamente a Enzo Ferrari per la casa automobilistica di Maranello.

In ricordo ed in onore di quel "Cavallino Rampante" le Frecce Tricolori acquisirono come nominativo radio l'appellativo di Pony. Ogni pilota delle Frecce Tricolori corrisponde ad un Pony. Da Pony 0 che è il Comandante passando per Pony 1 che è il Capo Formazione arrivando fino a Pony 10 che è il solista.

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Domenica 18 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 19-02-2023 00:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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