La nuova Kia Sorento

Il Sorento 4 in Italia sarà soltanto ibrido. L'offensiva elettrificata di Kia passa anche per il nuovo Suv

di Giampiero Bottino
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MILANO - Saldamente sulla breccia da 18 anni, il Sorento rappresenta in un certo senso il testimonial dell'escalation Kia, il simbolo di un cammino che ha portato il marchio coreano dall'iniziale presenza europea basata soprattutto sui prezzi concorrenziali agli attuali livelli di tecnologia, stile e qualità che lo collocano all'altezza della concorrenza più qualificata, giustificando il dichiarato obiettivo di voler essere un protagonista assoluto della futura mobilità elettrificata.

Un'evoluzione di cui Sorento è specchio fedele: il robusto e razionale fuoristrada del 2002 si è progessivamente trasformato in un elegante ed evoluto Suv di alta gamma che oggi – con alle spalle oltre tre milioni di unità vendute nel mondo – saluta il debutto della quarta generazione pronta a misurarsi senza complessi d'inferiorità con i più qualificati concorrenti del segmento premium rispetto ai quali, pur non avendo ancora colmato del tutto il gap (sul piano dell'immagine più che dei contenuti concreti), vanta un vantaggio incontestabile, condiviso del resto con l'intero portafoglio prodotti della Kia: la garanzia della casa di 7 anni o 150.000 km, unica nel panorama automobilistico europeo, che la dice lunga sulla fiducia del costruttore nell'affidabilità dei suoi prodotti.

Per quanto riguarda lo stile, il nuovo Sorento è il frutto della collaborazione tra i centri di design europeo, coreano e californiano del marchio che hanno puntato a conciliare il consolidato aspetto robusto con un maggior grado di eleganza e raffinatezza, condendo il tutto con un pizzico di sportività. Un obiettivo perseguito ricorrendo a linee più decise e scolpite di quelle arrotondate del modello precedente, che regalano alla vettura una presenza su strada più importante grazie anche alle nuove proporzioni connesse con l'impiego, per la prima volta, della piattaforma Kia «N3» per i Suv taglia media che ha consentito di guadagnare 10 mm in lunghezza, ora attestata a 4.810 mm, ma soprattutto di allungare il passo di 35 mm, il che ha migliorato lo spazio a disposizione di passeggeri e bagagli (fino a 821 litri per la versione a 7 posti, 910 in quella a 5) ben più di quanto potrebbe far supporre la contenuta crescita dimensionale. Merito anche dell'aumento nella stessa misura della larghezza, ora di 1.900 mm. 

Il carattere determinato del nuovo Sorento viene enfatizzato dalle generose dimensioni (da 17 a 20 pollici) dei cerchi in lega e dal frontale nel quale un'inedita interpretazione della classica griglia «Tiger nose» dal profilo che ora ingloba i gruppi ottici nei quali le luci diurne a Led battezzate «Tiger eye» completano la citazione del maestoso felino asiatico ricordando i profili netti e decisi che ne circondano gli occhi.

Per avere la dimostrazione più credibile di come Sorento stia «accompagnando» la Kia nel suo viaggio verso il futuro della mobilità bisogna dare un'occhiata dentro il cofano, dove si nascondono le due novità più significative. Entrambe parlano il linguaggio dell'elettrificazione, e contribuiscono a disegnare l'identikit di un Suv medio (almeno secondo gli standard americani, perchè sulla nostra sponda dell'Atlantico sfiorare i 5 metri di lunghezza è già una misura di tutto rispetto) realmente al passo con i tempi.

Al lancio, previsto in autunno con un listino che sarà comunicato solo in quel momento, il nuovo Sorento si presenta per la prima volta in una versione ibrida realizzata abbinando il motore 1.6 T-Gdi, un turbo a iniezione diretta di benzina da 180 cv della nuova famiglia Smartstream del gruppo Hyundai-Kia, a un'unità elettrica da 60 cv (44,2 kW). Da questo «matrimonio» nasce un sistema che dispone complessivamente di 230 cv con 350 Nm di coppia massima ed è assistito da una trasmissione automatica a 6 rapporti. 

Si tratta di un altro risultato propiziato dalla nuova piattaforma che ha consentito di alloggiare il pacco batterie ai polimeri di litio da 1,49 kWh sotto il pavimento nella zona del passeggero anteriore, riducendo al minimo il sacrificio in termini di spazio a disposizione di passeggeri e bagagli. Questa versione rappresenta solo un primo passo visto che in un secondo momento – probabilmente all'inizio del 2021 – all'ibrido standard si affiancherà anche la declinazione plug-in accreditata di 265 cv e 60 km di autonomia elettrica, sulla quale non sono per ora stati diffusi altri dettagli tecnici. 

Nell'ambito di questo «ritorno al futuro» del marchio, Kia Motors Italia ha deciso di tagliare con il passato, rinunciando a commercializzare la terza motorizzazione che invece è disponibile su altri mercati: si tratta del già noto turbodiesel 2.2 da 202 cv. Una scelta che, come ci ha spiegato l'amministratore delegato Giuseppe Bitti, è stata dettata dalla volontà di «offrire un Suv che sia grande, ma al tempo stesso verde, dotato di trazione integrale e disponibile anche con l'opzione della configurazione a 7 posti».

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Domenica 6 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 07-09-2020 17:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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