La Kia EV6 dopo il trionfo al premio Car of The Year (Auto dell’Anno)

La vittoria della Kia EV6 al COTY 2022, ecco perchè l'elettrica coreana ha trionfato

di Alberto Sabbatini
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GINEVRA - È il primo successo di un’auto coreana al premio Car of The Year (Auto dell’Anno). Ha vinto la Kia EV6, elettrica di taglia medio-grande (4,68 metri) che si è aggiudicata questo ambito premio internazionale. Ma perché proprio lei e non le altre? Per capire le ragioni del successo della Kia bisogna comprendere anche il meccanismo di questo premio. Che è considerato il più autorevole al mondo per l’industria automobilistica perché non soltanto premia ogni anno la migliore automobile nuova lanciata sul mercato nell’anno precedente, ma fa tendenza del mondo automotive.

Il premio Car of the Year è organizzato da 9 riviste europee del settore motoristico, Italia compresa. Ad assegnare i voti che decretano l’auto vincitrice non sono però i giornali organizzatori, bensì 59 giornalisti specializzati di tutta Europa che compongono la giuria votante (erano 61 ma i due giurati russi sono stati sospesi dal premio in seguito alle sanzioni che hanno colpito la Russia). I giurati durante i primi mesi del 2022 hanno esaminato, guidato e giudicato le sette auto finaliste che erano uscite fuori dalla prima selezione votandole sulla base delle proprie valutazioni. La formula di votazione è molto particolare: i giornalisti non si limitano ad esprimere un voto, ma posseggono un mazzetto di 25 voti da ripartire tra le sette finaliste secondo alcune regole: ci deve essere un chiaro vincitore nella personale lista di ciascuno e il massimo punteggio di un’auto non può superare i 10 voti. Inoltre i voti devono essere motivati da giudizi che sono pubblici e appaiono sul sito www.caroftheyear.org: tutti possono leggerli e farsi perciò un’idea del perché un giornalista ha dato un voto più favorevole a un’automobile piuttosto che a un’altra. Proprio la trasparenza nei voti e nei giudizi e il fatto che i giurati non stilano il proprio voto in forma anonima ma ci mettono la propria faccia assumendosi la responsabilità delle proprie affermazioni, è la chiave dell’autorevolezza di questo premio che esiste da ben 59 anni: è nato nel 1964.

Le auto concorrenti al premio sono il frutto di un’accurata selezione e vengono giudicate da ogni punto di vista: design, tecnologia, versatilità, comfort, eco-sostenibilità e rapporto qualità/prezzo.

Nell’edizione 2022 erano in lizza ben sei auto elettriche su sette. Alla fine ha prevalso la Kia EV6 con 279 voti staccando di appena 14 volti la Renault Megane E-Tech e la Hyundai Ioniq 5 che della Kia è la “cugina” in quanto è costruita sulla stessa piattaforma ed adotta i medesimi motori. Se ne differenzia soltanto per il design. Più staccate la Peugeot 308 (191 voti), poi la Skoda Enyaq (185), la Ford Mustang Mach-E (150 voti) e infine la Cupra Born (144 voti).

Come si spiega la vittoria della Kia? Prima di tutto bisogna notare che le prime tre classificate sono tutte elettriche e questo significa che ormai l’attenzione non solo dei giurati e anche degli acquirenti si sta decisamente orientando verso le auto a batteria. La Peugeot 308, unica vettura termica in corsa, è giunta soltanto quarta; eppure è sicuramente la migliore in fatto di rapporto qualità/prezzo perché il suo prezzo di listino parte da 23.750 euro, vale a dire che costa quasi la metà di tutte le altre elettriche in lizza (la Kia vincitrice costa da 49.500 euro in su). Vuol dire che ormai è talmente importante che un‘automobile sia dotata di tecnologia elettrica per risultare al passo coi tempi e appetibile dagli acquirenti che quest’aspetto travalica ogni altra qualità dell’automobile.

La Kia vincitrice ha evidentemente convinto i giurati per il proprio contenuto tecnico d’avanguardia: intanto è disponibile con due motorizzazioni diverse, propulsore singolo o bimotore e potenze da 228 a 325 cavalli (a differenza di altre elettriche in lizza come la Renault Megane e la Cupra Born che sono soltanto monomotore). Poi, fra tutte le finaliste, la Kia è quella con le batterie di capacità più elevata (77,6 kWh) ed è inferiore soltanto alla Ford Mustang Mach-E che vanta accumulatori da 88 kWh. Questo ne decreta un’elevatissima autonomia: nei valori dichiarati, con ogni motorizzazione la Kia supera i 500 km che sono considerati il minimo sufficiente per un’elettrica moderna per vivere senza ansie da ricarica. Infine l’ha premiata sicuramente il design originalissimo ed elegante caratterizzato da un muso appiattito a squalo e una coda prominente con una fanaleria a tutta larghezza. La Hyundai Ioniq 5, che ha più o meno le stesse specifiche tecniche della Kia e un prezzo simile, è stata battuta in volata dalla cugina coreana forse proprio perché il design della Ioniq così particolare non ha convinto tutti i giurati europei.

Analizzando le votazioni, è curioso notare che la Kia ha vinto ma non è stata l’auto che ha ottenuto il maggior successo in tutti i paesi. Ben 15 giornalisti su 59 hanno messo al primo posto la Hyundai e altri 14 hanno espresso le proprie preferenze per la Renault Megane. Soltanto 12 i giurati che hanno scelto la Kia come propria vincitrice. Infine 7 preferenze sono andate alla Peugeot 308, 6 alla Ford Mustang, 4 alla Skoda Enyaq e nessuna alla Cupra Born. A livello di paesi invece (sommando cioé i voti dei giurati di ogni nazione) sempre la Hyundai è quella che ha raccolto più preferenze: ha vinto in 9 paesi contro i 6 della Kia e i 4 della Renault. Ma quest’ultima è quella che ha raccolto il maggior numero di voti in un singolo paese: ben 42 preferenze IN Francia e 38 in Germania. La Renault però è anche l’auto che ha ottenuto dai giurati il voto massimo (10 punti) in ben tre occasioni (due volte in Francia e uno in Belgio) mentre la vincitrice Kia non ha raccolto mai 10 punti da un singolo giurato.

Allora come mai ha vinto proprio la Kia e non le altre due? Perché la Kia è quella che ha ottenuto la media migliore nella maggior parte degli altri paesi dove non ha vinto. Basti un esempio:la Kia ha ottenuto in due sole occasioni un punteggio basso dai giurati (2 voti) mentre la Hyundai è stata penalizzata con il voto 2 in ben nove occasioni. Curioso anche notare che nei due paesi a maggior diffusione di auto elettriche, Norvegia e Olanda, la Peugeot abbia preso da tre giurati su quattro il punteggio minimo: zero punti. A dimostrazione del fatto che al nord di motori termici non ne vogliono più sentir parlare...

Se andiamo ad analizzare i voti in Italia, scopriamo che c’è stato un grande equilibrio. Da noi non ha stravinto un’auto in particolare come è successo in Francia o Germania, ma le prime cinque sono risultate tutte in un fazzoletto di voti. Con una prefrenza però chiare per la Kia EV6 che ha raccolto 28 preferenze contro i 24 voti della Ford Mustang, i 23 di Renault, i 21 della Peugeot, i 20 della Hyundai, i 19 della Cupra. Tutte vicinissime fra loro. L’unica veramente staccata è stata la Skoda Enyaq con 15 voti. A livello di singoli giurati, due giornalisti hanno votato la Kia al primo posto e gli altri quattro hanno scelto rispettivamente la Peugeot, la Mustang, la Hyundai e la Renault. Nessuno ha votato vincitrice la Cupra o la Skoda.

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Venerdì 4 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 07-03-2022 08:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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