La cattivissima Fiat 500 del 1967 che è stata equipaggiata con motore Lamborghini della Murcielago

La vecchia 500 più potente del mondo:
4x4 e V12 Lamborghini da 600 cv

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

ROMA - Era il 2004. Gianfranco e Leonardo, padre e figlio, si recarono insieme al Motor Show di Bologna. Grandi appassionati, si fermavano davanti agli stand più emozionali e cominciavano a fantasticare. Soprattutto, non perdevano una corsa tra quelle allestite nella mitica Area 48, l’arena della velocità dove le auto da competizione sprigionano tutta la loro potenza. Titolari di un’officina meccanica ad Acquapendente, provincia di Viterbo, avevano gli strumenti necessari per “interpretare” lo spettacolo. E magari sognare di diventarne protagonisti.

Nacque così, quasi per caso, l’idea di cimentarsi in una elaborazione estrema.
Gianfranco la buttò lì con nonchalance: “Vogliamo creare un’auto?”. Il figlio, incuriosito, replicò: “Ok, ma su quali basi?”. “Partiamo da una fiat 500 e”… “E che facciamo – disse il ragazzo - ci montiamo su un motore Porsche?”. Il papà rimase in silenzio, meditabondo. Ma dopo appena quattro giorni aveva già portato a casa un motore 6 cilindri boxer, il 3.2 litri della Carrera. E un anno dopo era in strada la 500-Porsche delle Officine Oemmedì, fino ad allora conosciute per i classici lavori di meccanica (riparazioni, rettifiche, elaborazioni), ma anche per il trattamento di metalli, galvanica, cromatura, per le lavorazioni alle macchine utensili, il restauro di auto e moto d’epoca. L’auto, realizzata sulla base di una vecchia 500 F del ‘67, superò il collaudo e venne ben presto omologata come esemplare unico, conservando tra l’altro i quattro posti originali. Incredibile.

Da quel momento le sfide non hanno conosciuto pause.
Dopo la 500-Porsche è arrivata la 500-Ferrari, con motore V8 3.0 litri, montato sempre sulla stessa scocca. Al Motor Show del 2012 venne presentata invece la versione con motore Lamborghini V12 6,2 litri, che tra qualche giorno dovrà superare i test per l’omologazione come esemplare unico. Il propulsore è quello della Murcielago, un gigante da 580 cv, collegato al sistema di trazione integrale 4WD adottato sulle auto di Sant’Agata Bolognese con ripartizione 60/40. Da lì provengono anche il cambio a sei marce, i dischi freno, le pinze e altri particolari. I cerchi, invece, sono quelli della Diablo.

La carrozzeria è realizzata in lamiera battuta e saldata a mano.
Lo stile non è un capolavoro di design, ma sprigiona una fortissima personalità, sottolineata dalle gigantesche bombature, dalle maxi prese d’aria laterali e dalla novità della coda allungata, in cui è alloggiato il propulsore, in posizione posteriore/centrale. L’installazione del V12 ha previsto l’adozione di una piattaforma polifunzionale strutturale che permette una elevata rigidità in relazione alla potenza. Per ospitare il super motore e sostenerne tutta la potenza, la scocca della vecchia 500 è stata dunque rinforzata, appesantita e fortemente allargata. Tutto, ovviamente, è stato fatto per assecondare le esigenze della meccanica. La vettura, inoltre, ha quattro ruote indipendenti e sistema di sospensioni a doppi bracci oscillanti trapezoidali, ma sono possibili soluzioni personalizzate per compressione, posizione ed estensione. I pneumatici misurano 335/30 18” al posteriore e 245/35 18” all’anteriore.

Per la realizzazione sono state necessarie oltre 3000 ore di lavoro.
Ora l’auto è completa e, come detto, sta ultimando i test prima di affrontare la prova dell’omologazione come esemplare unico. L’auto sarà acquistabile presso le Officine Oemmedì, che tuttavia mantengono una certa riservatezza sul prezzo, parlando di “trattative riservate”. Non comunicate ufficialmente neanche le prestazioni, ma si ipotizzano accelerazione e velocità massima al di fuori della norma.

  • condividi l'articolo
Giovedì 18 Aprile 2013 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA