La nuova Renault Captur

Renault, ancora più sportiva e tecnologica: arriva la nuova Captur

di Giampiero Bottino
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PARIGI - Renault Captur, si cambia. Nel segno di un decisa evoluzione stilistica che pur non rinnegando il passato ne rivisita in modo evidente i connotati e di un'iniezione di tecnologie avanzate che spesso fanno la prima apparizione nel segmento di competenza, quello dei B-Suv nel quale è entrato nel 2013 con il piglio del protagonista, come certificano i numeri e i primati conquistati.

Venduto finora a più di un milione e mezzo di clienti, Captur si è imposto nel 2018 come top seller europeo nella categoria di appartenenza, nella quale in Italia è leader per quanto riguarda sia i modelli di produzione estera, sia della graduatoria assoluta nel cumulato delle vendite ai privati che nel nostro Paese pesano per oltre il 70% sulle più di 160.000 unità consegnate finora alla clientela italiana.

Si tratta di un successo indiscutibile, reso ancora più significativo dal fatto che mentre al debutto doveva misurarsi con un solo concorrente (il Juke dei «cugini» Nissan), la platea dei competitor si è progressivamente allargata, arrivando alle oltre 20 proposte oggi disponibili, in più di un caso provenienti dal mondo premium.

Per mantenere il proprio ruolo in un contesto sempre più affollato qualcosa si doveva cambiare, pur nella linea della continuità: ecco quindi che Captur è diventato più Suv nelle proporzioni connesse con l'aumento della lunghezza, cresciuta di 11 cm a 4,23 metri, di cui 2 cm andati a beneficio del passo e quindi dell'abitabilità, soprattutto per i passeggeri posteriori che hanno guadagnato 17 mm per le ginocchia.

L'aspetto ha guadagnato in aggressività e sportività grazie al frontale caratterizzato dai nuovi gruppi ottici full Led che equipaggiano anche la versione d'ingresso e ripropongono la firma luminosa a forma di C tipica dell'attuale produzione Renault, ai fianchi scolpiti, alla linea di cintura più alta e all'andamento spiovente del tetto che ricorda molto da vicino la silhouette di un Suv-coupé e che, grazie alla disponibilità di 4 diverse tinte inedite (Nero Etoilé, Arancione Atacama, Grigio Magnete e Bianco Puro) che possono essere abbinate a contrasto con i 10 colori della carrozzeria e ai 3 pacchetti di personalizzazione esterna, offre al cliente 90 possibili combinazioni, un primato per il segmento.

Prendendo posto nell'abitacolo, caratterizzato da materiali di ottima qualità e da una grande attenzione ai dettagli e alle lavorazioni, ci ha piacevolmente sorpreso la generosa abitabilità, molto superiore a quella ipotizzabile in base al semplice aumento delle dimensioni e ben assecondata anche dal volume a disposizione dei bagagli, cresciuto di 81 litri (ora sono 536 quando a bordo l'equipaggio è al completo, ma abbattendo gli schienale posteriori i litri diventano 1.275) rispetto alla generazione precedente.

I miglioramenti connessi con l'impiego della moderna piattaforma Cmf-B dell'Alleanza Renault Nissan che Captur condivide con le nuove generazione della Clio e del Nissan Juke non si limitano però alla razionalità dell'architettura, ma coinvolgono anche l'assetto e il comportamento dinamico che nella prova su strada hanno contribuito a offrire delle sensazioni di guida piacevoli e rassicuranti, permettendo di apprezzare anche la brillantezza del turbo a benzina 1.3 Tce da 155 cv che, abbinato al cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti con cui ha instaurato un'ottima intesa, si colloca al vertice di una gamma di cui fanno parte la stessa unità declinata nella versione da 130 cv, il 3 cilindri 1.0 Tce da 100 cv, anch'esso turbo a benzina destinato a essere presto affiancato della versione bi-fuel a Gpl, e il turbodiesel 1.5 Blue dCi proposto ai fans dell'alimentazione a gasolio con potenze di 95 e 115 cv.

Sempre a proposito dei sistemi propulsione, il nuovo Captur assieme all'altrettanto recente Clio è una delle punte di diamante inserito nel piano strategico 2017-2022 «Drive the future». Un ruolo di prestigio e un'attribuzione di responsabilità destinata a fare del crossover compatto il primo modello del marchio (nonché il primo del suo segmento firmato da un costruttore generalista) equipaggiato con la motorizzazione E-Tech Plug-in, cioè l'ibrido ricaricabile sviluppato nell'ambito dell'Alleanza.

Questa versione particolarmente «green», da poco svelata in anteprima al Salone di Bruxelles e attesa sul mercato all'inizio dell'estate, abbina un 4 cilindri 1.6 a benzina di ultima generazione a due unità elettriche e a un innovatico cambio automatico.

Riconoscibile per i badge con la scritta «E-Tech» collocati sul cofano del vano bagagli e sulla consolle centrale, alla base della leva del cambio, Captur plug-in un'autonomia elettrica alla velocità massima di 135 km/orari di 50 km nel ciclo misto e di 65 km in quello urbano, con emissioni di CO2 contenute in 32 g/km secondo la modalità di prova Wltp.

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Venerdì 1 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 02-05-2020 14:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA