Si intravede il nuovo concept che la Volvo esporrà al salone americano

Volvo Concept, dopo la Coupé il Suv:
pezzo da 90 per efficienza e sicurezza

di Nicola Desiderio
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DETROIT - Volvo presenterà in occasione del prossimo Salone di Detroit il concept XC Coupè, anticipazione della XC90 e seconda puntata, dopo la Coupé concept presentata allo scorso Salone di Francoforte, dell’antipasto che preannuncia il nuovo corso della casa di Goteborg basato sulla cosiddetta SPA o Scalable Platform Architecture sulla quale saranno basati tutti i prossimi modelli Volvo.

Nuova, ma inconfondibilmente Volvo. Prima di entrare nel tecnico, va detto che per il momento della nuova XC Coupé ci sono solo 3 immagini e il frontale replica i temi già visti sul concept precedente, dunque gruppi ottici dal disegno “perimetrico”, con altri che mettono il prossimo prototipo in continuità con lo stile Volvo che conosciamo. Dunque linea di fianchi marcata, con gruppi ottici posteriori verticali che ne seguono l’andamento e la forma rastremata dell’abitacolo, come quella della indimenticata 480 e della meno fortunata C30. Un insieme reso sicuramente più sportivo dalla carrozzeria 3 porte che ovviamente non troverà seguito sulla XC90 di serie, un modello che nel 2002 segnò l’ingresso di Volvo nel settore dei Suv cambiando i destini del marchio di Goteborg, in particolare in Nordamerica dove il suo enorme successo creò liste di attesa assolutamente non previste alla vigilia.

La sicurezza “olistica”. Ma la Volvo, se deve introdurre qualcosa di nuovo, lo fa nel campo che le è più congeniale, ovvero la sicurezza. E la nuova XC90 costituirà davvero un punto di svolta a livello assoluto, a cominciare dalla struttura che avrà nuovi brevetti e potrà contare su una percentuale di acciaio al boro formato a caldo del 40% contro il 9% dell’attuale XC90, con ricadute positive anche sul peso. Ma la SPA sarà soprattutto l’arma decisiva che porterà la Volvo a centrare l’obiettivo delle zero vittime entro il 2020 attraverso un approccio che a Goteborg definiscono “olistico” ovvero comprensivo di ogni aspetto coinvolto, preso sia nella propria singolarità sia in rapporto agli altri. La base di tutto sarà una nuova architettura elettrica che consentirà un rapido passaggio dei dati dai vari sensori alle centraline permettendo l’implementazione dei dispositivi più avanzati. La rete che farà da sistema nervoso della XC90 e delle sue sorelle avrà 4 domini – dinamica del veicolo, sicurezza, telaio e infotainment – coordinati per collaborare tra loro e far avere alla vetture occhi a 360° che, prima di proteggere gli occupanti in caso di incidente, penseranno ad evitarli.

Prevede e sterza da sola. Il guidatore sarà dunque “abbracciato” dalla vettura e dai suoi sistemi di ritenuta, ma riusciranno a funzionare meglio proprio grazie ai sensi acuiti dei quali le Volvo future saranno dotate. Ad esempio, la telecamera posteriore non servirà solo per fare le retromarce, ma avrà la collaborazione di un radar per capire se una vettura da dietro sta per tamponarci preparando così in anticipo le cinture di sicurezza con pretensionatori, i sistemi contro i colpi di frusta ed eventualmente anche gli airbag. I sensori poi riusciranno a percepire gli oggetti intorno alla vettura e offriranno assistenza in caso di situazioni critiche come gli incroci o ad alta velocità dove le piccole perdite di controllo possono risultare fatali. Per questo la XC90 interverrà attivamente con lo sterzo per il mantenimento della carreggiata e saprà riconosce nel buio pedoni e animali di taglia diversa agendo di conseguenza, come del resto le Volvo sanno già fare adesso, ma in modo più preciso, accurato e preventivo.

Verso la guida autonoma. Il controllo attivo dello sterzo riguarderà anche la gestione del veicolo nel traffico e questo aprirà la porta alla cosiddetta guida autonoma. Per fare questo, la SPA è già pronta per comunicare con gli altri veicoli (car-to-car) e con l’infrastruttura (car-to-x), così che l’automobile diventa anche uno strumento di rilevazione del pericolo – incidente, deviazione, asfalto scivoloso, etc. – anche per le altre vetture contribuendo alla sicurezza non solo degli occupanti, ma di tutti quelli che circolano sulle strade in quel momento. L’obiettivo è evitare ogni situazione di pericolo andando alla radice della sicurezza: ovvero l’imprevisto e l’errore umano. Lo scambio continuo di informazioni migliorerà anche il comfort e l’ambiente evitando le code, individuando il percorso migliore e il modo più adatto per percorrerlo nel modo più fluido ed economico e pensando già a dove parcheggiare la vettura, magari per fare shopping e trovare un ristorante.

Nuovo modello, nuovi motori. La nuova XC porterà al pieno dispiegamento della famiglia di motori Drive-E composta da due unità 2 litri, una a benzina e una a gasolio, entrambe a iniezione diretta ed entrambi capaci di ospitare diversi sistema di sovralimentazione – singola o doppia – ed essere accoppiati con motori elettrici per dar vita a sistemi ibridi semplici o plug-in che offrano potenze complessive uguali o superiori a quelle attuali, ma con livelli di consumo ed emissioni drasticamente inferiori, anche grazie ai nuovi cambi automatici a 8 rapporti. Non rimane che aspettare e vedere dapprima come sarà la XC Coupé e poi la XC90.

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Mercoledì 18 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 21-12-2013 10:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA