NT1100, la “touring-crossover” firmata Honda si aggiorna. Comfort e praticità al massimo per un piacere di guida al top
Fuoribordo: piccoli in crisi, ma avanza l’”armata giapponese”. Novità in arrivo da Yamaha, Suzuki e Honda
Bmw, Ford e Honda, in Usa via a ”ChargeScape”. Piattaforma software per migliorare ricarica domestica di Bev e Phev
Con 2,46 milioni di unità vendute nel 2022, quello dei suv di segmento C rappresenta il primo settore per volumi del mercato europeo (dati Car Industry Analysis). E non è di certo un caso che i tre modelli più gettonati (Hyundai Tucson, Kia Sportage e Nissan Qashqai) offrano anche motorizzazioni full hybrid. Honda, quindi, ha deciso di tuffarsi nel segmento con la nuova ZR-V, prima di tre modelli a ruote alte che la Casa introdurrà nei prossimi mesi, realizzati negli stabilimenti cinesi del costruttore e tutti rigorosamente elettrificati. Dopo la ZR-V arriveranno la nuova generazione della CR-V e la e:Ny1 a batteria. Ma è la ZR-V quella che promette di fare i numeri più interessanti, soprattutto in Italia. Con una lunghezza di 4,57 metri, si posiziona a metà strada fra la HR-V e la già citata CR-V, andando a sfidare rivali nuove di zecca che – oltre a quelle già citate – rispondono al nome di Renault Austral e Toyota Corolla Cross.
Dalla sua la ZR-V può contare sul powertrain ibrido e:Hev brevettato da Honda, che in questo caso viene ulteriormente affinato nel funzionamento. Il suv sfrutta la stessa motorizzazione della Civic, ovvero un 2.0 quattro cilindri a iniezione diretta di benzina e ciclo Atkinson, abbinato a due motori a batteria, per una potenza massima di sistema di 184 cavalli. La piattaforma, invece, unisce alcune strutture della futura CR-V con parti mutuate dalla Civic, più alcune componenti sviluppate ad hoc per la ZR-V. La trasmissione è virtualmente assente in quanto sostituita da una frizione che si apre e chiude, trasmettendo o meno la coppia del motore alle ruote.
Nella marcia urbana la trazione è fornita esclusivamente dall’unità elettrica, facendo procedere di fatto l’auto a zero emissioni. In questo contesto il quattro cilindri viene acceso eventualmente solo per ricaricare la batteria attraverso il secondo motore elettrico, il quale funge da generatore. Al di sotto di una certa velocità, quindi, l’auto si comporta come un’elettrica o come un’ibrida in serie, mentre con l’aumentare del ritmo il propulsore a benzina viene collegato alle ruote mediante un rapporto fisso, essendo la soluzione più efficiente per i tratti autostradali. Se nella descrizione può sembrare un sistema complesso, all’atto pratico basta sedersi e guidare, dal momento che tutti gli accoppiamenti tra elettrico e termico sono gestiti in automatico (e in maniera estremamente fluida) dall’elettronica.
Appena saliti a bordo della Honda ZR-V ci si sente subito a proprio agio grazie alla posizione di guida perfetta, con un’ampia visibilità in tutte le direzioni e un’attenta ergonomia dei comandi (comoda la presenza di rotori fisici per il climatizzatore). L’abitacolo è curato e realizzato con materiali morbidi al tatto, anche se non vi sono particolari “effetti speciali” e l’aspetto è piuttosto razionale. Il feeling di guida è garantito da uno sterzo preciso e comunicativo, mentre l’unità elettrica permette una notevole prontezza di risposta, dal momento che la coppia massima di 315 Newtonmetri è disponibile sin da subito. Insomma, la ZR-V sa rivelarsi brillante quando serve, anche se l’auto è stata pensata principalmente per i viaggi in relax, come conferma l’elevato confort acustico e un assetto che filtra bene le asperità. I sedili posteriori offrono spazio a sufficienza sia per le ginocchia che per la testa degli occupanti e, grazie al tunnel poco pronunciato, anche la posizione centrale non risulta troppo sacrificata.
Sul fronte tecnologia troviamo la strumentazione digitale e lo schermo touchscreen da 9 pollici che comanda l’infotainment, caratterizzato da una grafica chiara e da un utilizzo intuitivo. Grande attenzione è stata data alla sicurezza, con la suite di Adas Honda Sensing completa e ben tarata. Se a tutto ciò si aggiunge un consumo dichiarato nel misto di 17,5 chilometri/litro (dato che risulta veritiero), è evidente come sia difficile trovare dei difetti alla nuova ZR-V. Un limite può essere rappresentato dalla limitata capacità di carico del bagagliaio: 370 litri non sono un dato particolarmente brillante per un suv di segmento C e rivali più corte dispongono di più spazio di carico. Le prime consegne della Honda ZR-V sono previste per il mese di luglio con prezzi (non ancora ufficiali) che partiranno indicativamente da 45mila euro.